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Il 2017 potrebbe essere l'anno migliore della storia dell'uomo
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Articolo di Redazione
24 gennaio 2017 12:20
 
Pubblichiamo la traduzione di questo editoriale di Nicholas Kristof apparso sul New York Times il 21/01/2017, dedicato a tutti coloro che a ritmo di luoghi comuni, rabbia e disinformazione, amano buttare via il bambino ancor più dell'acqua sporca. 

C'è ampio consenso sul fatto che il mondo stia andando a rotoli, ed ogni titolo di giornale ci ricorda come la vita stia diventando sempre più difficile.
Eccetto che non è vero nulla. Infatti, secondo alcuni importanti parametri, il 2016 è stato l'anno migliore della storia dell'umanità. E il 2017 sarà probabilmente ancora meglio.
Ma come può essere? Sono inorridito non meno di altri dall'elezione di Donald Trump, dai massacri in Syria e così via. Ma mentre temo i danni che Turmp potrebbe provocare all'America e al mondo, e applaudo coloro che gli si oppongono, l'amministrazione Trump non è la cosa più importante. Ecco, fate il mio quiz:
Ogni giorno, il numero delle persone che vivono in povertà estrema nel mondo:
A) Sale di 5.000 unità a causa del cambiamento climatico, carenza di cibo e corruzione endemica.
B) Rimane lo stesso.
C) Scende di 250,000 unità.
I sondaggi ci dicono che nove americani su dieci si sono convinti che la povertà globale aumenti o rimanga la stessa. Ma la risposta corretta è la C). Ogni giorno, circa un quarto di milione di persone al mondo escono dalla povertà estrema, secondo i dati della Banca Mondiale.
O se avete bisogno di ulteriori buone notizie, considerate questo: dal 1990 sono stati salvati dalla morte più di 100 milioni di bambini grazie alle vaccinazioni, alla promozione dell'allattamento materno, al trattamento della dissenteria e molto altro. Se la cosa peggiore che può capitare è quella di perdere un figlio, ebbene, le probabilità che questo accada nel mondo sono dimezzate rispetto al 1990.
Quando iniziai ad occuparmi di povertà globale nei primi anni '80, più del 40% degli esseri umani viveva in estrema povertà. Oggi sono meno del 10%. Per il 2030 dovrebbe scendere a circa il 3 o 4%. (Si considera in povertà estrema chi vive con meno di 1,90 dollari al giorno, tenendo conto dell'inflazione).
Per quasi l'intera storia umana, la povertà estrema era la normale condizione per la nostra specie e ora, sotto i nostri occhi, la stiamo spazzando via. E' una trasformazione straordinaria che credo sia la cosa più importante che sta accadendo al mondo oggi - indipendentemente dalle notizie che arrivano da Washington.
Naturalmente la povertà continuerà ad esistere in forme meno estreme, un minor numero di bambini continuerà a morire inutilmente, e le disuguaglianze rimangono immense. Oxfam ha calcolato questo mese che le otto persone più ricche al mondo possiedono la stessa ricchezza della metà della popolazione mondiale più povera.
Ma le diseguaglianze di reddito stanno infatti diminuendo. Anche se la disparità di reddito è aumentata negli Usa, è diminuita a livello globale perché la Cina e l'India hanno sottratto centinaia di milioni di persone alla povertà.
Tutto questo potrebbe sembrare astruso o irrilevante in un momento in cui molti americani sono traumatizzati dall'inaugurazione di Trump. Ma lasciatemi provare a rassicurarvi, e con voi me stesso.
In una mia recente visita in Madagascar per scrivere di cambiamento climatico, sono rimasto colpito dal fatto che diverse madri da me intervistate non sapessero chi fosse Trump, o anche Barack Obama, o persino gli Stati Uniti. La loro ossessione era più disperata: tenere i propri figli in vita. E la cosa stupefacente era che quei bambini, nonostante la grave malnutrizione, erano tutti vivi grazie ai miglioramenti degli aiuti umanitari e della sanità - mostrando tendenze che sono ben più grandiose di ogni singolo uomo.
Alcuni dei progressi più straordinari riguardano malattie che, grazie a Dio!, gli americani incontrano molto raramente. L'elefantiasi è una malattia orribile, deturpante e umiliante, di solito causata da un parassita, che porta le gambe ad espandersi fino ad assomigliare a quelle di un elefante. Questa malattia può far ingrossare lo scroto fino a dimensioni talmente grottesche che costringe gli uomini a poggiarlo su una cariola fatta in casa per poter camminare.
Eppure circa 40 Paesi stanno per eliminare l'elefantiasi. Quando si assiste alla sofferenza causata dall'elefantiasi - o dalla lebbra, dal verme della Guinea, dalla poliomelite, dalla cecità fluviale, o dalla cecità da tracoma - è impossibile non sentirsi positivamente storditi dai progressi fatti contro tutte queste malattie.
C'è anche un simile avanzamento nella emancipazione delle donne e nella riduzione dell'analfabetismo. Fino agli anni '60, la maggioranza degli esseri umani era da sempre analfabeta; ora l'85% degli adulti sa leggere e scrivere. E niente come l'abilità di leggere e scrivere fa la differenza in una società.
Michael Elliott, deceduto lo scorso anno dopo aver guidato la One Campaign contro la povertà, diceva che stiamo vivendo nell' "era dei miracoli". Aveva ragione, anche se i progressi sono troppo lenti e i dubbi sulla reale volontà del presidente Trump di continuare a combattere la povertà globale. Un questionario di quattro pagine della squadra di Trump indirizzato al Dipartimento di Stato sembra mettere in dubbio il valore degli aiuti umanitari.
Una delle ragioni dello scetticismo della squadra di Trump potrebbe essere la convinzione che la lotta alla povertà globale è senza speranza, che niente fa la differenza. Quindi cerchiamo di guardare le cose in prospettiva. Sì, Trump potrebbe causare danni enormi all'America e al mondo nei prossimi anni, e certamente dovremo sfidarlo in modo persistente. Ma quando i titoli di giornale mi danno la nausea, mi tranquillizzo quando penso che vi sono forze nel mondo ben superiori a Trump, e che nella lunga storia dell'umanità, questo anno sarà probabilmente il migliore in assoluto.
Ricordatevi: il fatto più importante non è un tweet di Trump. Ciò che è infinitamente più importante è che in questa giornata circa 18.000 bambini, che in passato sarebbero molti di malattie curabili, oggi sopravviveranno; circa 300.000 persone avranno l'elettricità per la prima volta e 250.000 riusciranno a superare l'estrema povertà.
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