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Assassinata 'La Reina de la coca' in Colombia
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Articolo di Redazione
4 settembre 2012 11:11
 
Alle tre del pomeriggio di questo lunedi', a Medellin, una donna anziana e' entrata in una macelleria del quartiere di Belen. Da 30 minuti stava ordinando e prendendo la carne che le sarebbe servita per tutta la settimana. Il macellaio, che le aveva presentato un conto di quasi 120 euro, stava consegnando il tutto alla donna quando all'improvviso sono esplosi due colpi di arma da fuoco. La donna anziana era stata colpita alla testa da due sicari che sono subito scappati a bordo di una moto.
Cosi' e' terminata la vita di Griselda Blanco, La Reina del la coca, La Madrina, una donna di 69 anni responsabile di 250 omicidi in Colombia e che nel decennio tra il 70 e l'80 ha accumulato una fortuna incalcolabile trafficando cocaina da questo Paese verso gli Usa, Essa, come Pablo Escobar, aveva un proprio repertorio di eccentricita' nell'ambito della propria carriera criminale: uccise due dei suoi mariti per difficolta' nel narcotraffico, due dei suoi quattro figli furono assassinati per affinita' con la mafia, un altro fu messo in carcere in Usa e l'ultimo, Michael Corleone, fu colpito da una grave malattia.
Undici anni dopo essere tornata dagli Usa, dove aveva scontato 30 anni di carcere per aver dato vita alla rotta del narcotraffico tra Colombia e Florida, che alcuni anni prima aveva ereditato dal cartello di Medellin di Escobar, aveva una vita come una donna normale che faceva le sue compere, pagava i propri conti e non c'era alcun sospetto di chi fosse in realta', avendo anche cambiato il proprio nome. Blanco, almeno formalmente, non aveva conservato alcuna proprieta' che avrebbe potuto vendere per trascorrere il resto dei propri giorni.
Un suo profilo scritto da Ethan Brown e pubblicato sulla rivista colombiana Don Juan nell'ottobre del 2008, descrive come questa donna, quando era appena una bambina, assassino' a Medellin la sua prima vittima: “Griselda, all'eta' di undici anni, scese dalle colline che circondavano la citta', giungendo presso un gruppo di bimbi mendicanti, verso il centro della valle, dove era stato rapito un bambino di dieci anni appartenente ad una famiglia ricca. In tutta segretezza il bambino era stato trasportato in un quartiere povero della collina, dove lei e i suoi complici lo tenevano in ostaggio mentre facevano le loro richieste di riscatto alla famiglia. Il gruppo di mocciosi aveva dato a Blanco un'arma perche' le potesse sparare in mezzo agli occhi. Forse, per il fatto di di vivere in ambiente intriso di violenza, la bimba di undici anni si sentiva insensibile alle idee sanguinarie che viveva invece con naturalezza. Griselda poggio' l'arma sulla testa del bimbo e gli sparo', mettendo a segno la prima di una lunga lista di vittime”.
Blanco sopravvisse miracolosamente per otto anni in Colombia, nonostante i nemici che si era fatta nel suo business con le droghe.
“La vendetta è un piatto che va servito freddo”, diceva spesso Griselda quando si riferiva ai propri nemici morti. E' quanto veniva anche detto ne “Il padrino”, il film preferito da La Reina de la coca.
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