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Canada. Governo conservatore continua la sua battaglia contro riduzione del danno e cure palliative
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Articolo di Katia Moscano
20 agosto 2008 0:00
 
Continua la battaglia del Governo conservatore contro la riduzione del danno, dopo che scienziati e giuristi si sono pronunciati a favore della narcosala Insite di Vancouver. Tony Clement, ministro federale della salute, ha dichiarato che i luoghi di somministrazione controllata delle droghe hanno fatto sorgere dei dubbi etici, avanzando anche delle riserve sui medici che sostengono questa pratica.

"E' etico che i professionisti che si occupano della salute pubblica sostengano la somministrazione delle droghe, sostanze illegali?", ha dichiarato Clement alla riunione annuale dell'Associazione medica canadese che si e' svolta a Montreal. "In qualsiasi altro contesto, questa pratica sarebbe considerata altamente non professionale. Le stanze del buco minano l'aspetto etico della pratica medica, diventando un esempio negativo per tutti i medici e le infermiere che potrebbero pensare che sia accettabile lasciare un proprio paziente in overdose. Le stanze del buco dell'Insite di Vancouver non hanno ridotto il numero dei decessi per overdose, continuando il consumo nelle vie di periferia e nei motels di infimo ordine".

Il minsitro ha anche messo in dubbio il concetto di cure palliative, concetto gia' avanzato alla fine degli anni '90 dall'Associazione medica della British Colombia. "Immaginiamo il caso di un medico che abbia un paziente malato di cancro, curabile. E' preferibile cha somministri subito della morfina o invece consigli delle cure? Perche' limitare le cure a quelle palliative? Ci deve essere una valida alternativa alle stanze del buco, e questa e' la possibilita' di disintossicazione. Anche se il tentativo fallisse, si deve riprovare una seconda, una terza volta e anche oltre".

Il presidente dell'Associazione medica canadese Brian Day ha dichiarato che quasi l'80% degli associati sostiene le stanze del buco. Luoghi dove, sotto la supervisione medica, i tossicodipendenti possono iniettarsi le droghe, e che risultati rivelano avere dimezzato il consumo illegale. "E' chiaro che il ministro ha avanzato queste riserve per scopi politici", ha concluso Day.

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