Gli intoccabili, cioè i benzinai, fanno sapere che, siccome l’Antitrust ha aperto un’istruttoria sul loro mercato, lo sciopero che avevano annullato lo faranno. Hanno capito come funziona la politica del governo: quando qualcosa non torna… “zacchete” un bello sciopero. Vi erano  riusciti quando tutti parlavano male di loro tacciandoli di profittatori e speculatori, e il governo si era scusato e fatto un decreto legge sul nulla e per il nulla. Ci riprovano.
Abitualmente quando uno si sente diffamato ricorre alla magistratura… loro no! I benzinai usano lo sciopero, altro che udienze e anni e anni… “zacchete” un bello sciopero.
L’interlocutore questa volta, però, è extraparlamentare, chissà se, nelle more del tripudio per l’arresto di Messina Denaro, al ministero dell’Interno faranno in tempo a pensare ai problemi di ordine pubblico che innegabilmente ci saranno per lo sciopero e si inventeranno qualcosa per far tornare indietro quegli avventurieri dell’Antitrust.
Questa è la politica oggi. Alcuni si reputano intoccabili sotto tutti i punti di vista e, pur di non interessare il proprio studio legale, usano questa politica.
Saremo attenti a vedere come evolve questa volta.
A noi consumatori non ci resta che leccarci le ferite, aprire i portafogli e pagare il carburante carissimo. Mentre non interviene chi potrebbe intervenire ed ha deciso di non farlo (tagliando l’accisa in via definitiva uscendo dalle continue emergenze in materia) perché non ha voglia  di dare fastidio a tutti quelli che campano col 70% di accise sulla benzina.

  CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA