In attesa di scoprire se dalla prossima riunione della BCE si avranno novità sui tassi di riferimento, come già paventato durante l'incontro del mese passato, il Presidente della Banca Centrale Mario Draghi, in un intervento ad Amsterdam dei giorni scorsi, ammonisce le banche, affermando come sia sconcertante che gli istituti di credito siano restii nei prestiti alle PMI: “se le banche in alcuni paesi non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l'Eurozona sono gravi”.

 

Le banche, dal canto loro, continuano a fare raccolta e ad incamerare denaro cercando di attirare clientela anche attraverso la promozione di prodotti con condizioni allettanti, come avviene nel caso dei conti di deposito.

 

Venendo quindi ai conti deposito, cuore di questo articolo, nessuna controtendenza, tassi di interesse e rendimenti ancora in discesa, supportati da spread in diminuzione (al momento siamo tornati sotto quota 300 punti base) e dalla politica della Banca Centrale che come sappiamo spinge verso una maggiore liquidità delle banche.

 

Fra i primi tagli da segnalare troviamo Banca Ifis, uno dei pionieri dei conti deposito, che ha rivisto i tassi del suo Rendimax, dopo un periodo di stallo durato dal passato novembre.

Si riducono così i rendimenti corrisposti su tutte le forme e per tutte le scadenze: sul conto vincolato a 12 mesi, con corresponsione posticipata degli interessi, il tasso passa dal 4,10% all'attuale 3,85%.

Ridotto anche il tasso di Rendimax Like, il particolare conto deposito libero “a chiamata” (somme disponibili dando un preavviso di 30 giorni) dove il rendimento scende al 3,50% dal precedente 3,75%, e del conto deposito libero, dal 2,00% all'1,75%.

Per chi ha sottoscritto il conto nella forma vincolata non vi sarà nessuna variazione, verrà corrisposto a scadenza il tasso pattuito al momento della stipula del contratto. I clienti che hanno invece il prodotto nella forma libera o libera a chiamata, subiranno l'adattamento dei rendimenti a partire dal prossimo 5 giugno.

Con i tagli apportati, Banca Ifis scivola al terzo posto della nostra classifica, identica sia per i 6 mesi che per i 12, che non vede nessun'altra variazione rispetto alla scorsa pubblicazione.

 

Passando alle altre novità, tassi in diminuzione anche su Time Deposit di Banca Santander, su tutte le scadenze: 12 mesi, per depositi inferiori a 100.000 euro – non più 150.000 come fino ad ora – da 3,50% a 3,25%. Rimane invece invariato il tasso corrisposto in caso di estinzione anticipata del conto, tasso che, come già accennato in una scorsa pubblicazione, è fra i più alti e meno penalizzanti (2,25%).

Banca Sella invece ha rivisto sia il rendimento del conto deposito biennale Deposito di più (rendimento medio annuo dal 2,15% all',190%) che ha tagliato dello 0,25% i tassi del deposito vincolato WebSella.it su tutte le durate, lasciando invariato solamente il tasso per il vincolo a 12 mesi al 2,80%.

 

Riduzioni pure da parte di Banca Mediolanum dello 0,20% annuo su InMediolanum (deposito annuale dal 2,5% al 2,3%) e da IngDirect, che lascia invariato il rendimento di Conto Arancio+ a 12 mesi per tutti gli importi, mentre riduce fra lo 0,10 e lo 0,20% i tassi corrisposti per vincoli a 3 e 6 mesi. Rivisti anche il tasso di Conto Arancio (dal 2,80% al 2,40%) e del conto libero che scende all'1% dal precedente 1,20%.

IwBank infine archivia IwPower special 3% che diventa adesso IwPower special 2,50%, mantenendo la solita formula della remunerazione base agganciata al tasso bonus.