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I conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità
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Articolo di Nicola Zanella
11 aprile 2010 17:11
 
In questi anni i conti di deposito hanno avuto un indiscusso successo, tanto che sono sempre più i risparmiatori italiani che ne hanno aperto almeno uno.
Conto Arancio di Ing Direct è stato certamente l’apripista, con una vasta campagna pubblicitaria sui giornali e in tv. Ora, anche in Italia, ce ne sono diversi di questi conti bancari ad alti tassi di interesse, offerti soprattutto dalle banche on-line, come CheBanca!, Ing Direct, WebSella, etc.
È quasi un anno che tramite il mio sito www.bondreali.it tengo monitorati i rendimenti settimanali di questi conti e la sezione che mostra i tassi aggiornati di questi strumenti è diventata la pagina più visitata dell’intero sito, segno di un vivo interesse da parte dei lettori.
Spesso i gestori e i consulenti affermano che questi conti di deposito non sono uno strumento di investimento, ma al massimo un parcheggio per la liquidità, sostanzialmente, a detta loro, un modo per tenere i soldi al sicuro a tassi relativamente bassi per poi investirli in strumenti di investimento dal più alto rendimento (sempre certo, secondo loro), atteso o incerto secondo me.
Quante volte in tv, durante la crisi finanziaria e non solo, abbiamo sentito esperti vari consigliare di “stare liquidi” o “stare sulla parte breve delle curva dei tassi”, date le incerte condizioni economiche e la rischiosità di strumenti di investimento come le azioni.
Bene, queste “dotte” considerazioni sono completamente prive di valore se non si specifica a chi sono riferite, cioè per quale tipo di investitore sono adatte.
È un concetto che la maggioranza degli addetti ai lavori ignora o fa finta di dimenticarsi, ma che è di fondamentale importanza in campo finanziario, dove vi sono differenti fattori di rischio prezzati dagli investitori che alla fine “guidano” i rendimenti attesi dei vari strumenti finanziari.
Per cui, consigliare di investire a breve termine date le cattive condizioni economico-finanziarie non ha alcun senso, se non si spiega chi sono gli investitori che dovrebbero attuare questa strategia di investimento e chi sono gli investitori che al contrario potrebbero anche non seguirla.
La semplicità e l’incompletezza delle risposte date dalla maggioranza degli addetti finanziari quando vengono intervistati in tv o nei giornali lascia davvero senza parole.
Sostanzialmente, chi consiglia gli investitori, ad esempio durante una recessione, di investire principalmente in bond a breve termine (BOT) o in conti di deposito o in pronti contro termine, dovrebbe anche spiegare perché questi investitori dovrebbero farlo, nello specifico capire perché questi investitori diventano più avversi ai rischi di lungo periodo degli strumenti a breve termine in un simile contesto economico.
Meglio, prima di consigliare gli investitori ad attuare questa strategia di investimento, gli addetti ai lavori dovrebbero capire come cambiano durante il ciclo economico sia i rischi che gli investitori devono affrontare sia l’avversione a questi rischi.
Dunque, il discorso è molto più complicato di quanto non possa sembrare.
Allo stesso modo, molti risparmiatori potrebbero pensare che investire in un conto di deposito sia la cosa più semplice del mondo, tanto la procedura di apertura del conto è veloce e nella maggioranza dei casi anche in assenza di costi.
Molti potrebbero pensare che un consulente che consiglia di investire una parte del patrimonio finanziario in conti di deposito non meriti la parcella (che è vero se consiglia il conto all’investitore sbagliato e nel contesto economico sbagliato), dato che la bravura del consulente dovrebbe consistere “nel giocare in borsa” o “nel far girare i soldi”, come spesso crede chi non ha molta pratica con gli investimenti e scarsa cultura finanziaria. Nulla di più sbagliato: un bravo consulente si merita la parcella anche se dovesse costruire un portafoglio finanziario per un suo cliente interamente obbligazionario, in titoli di Stato ad esempio e con una serie di strumenti ritenuti “semplici” come i conti di deposito o i pronti contro termine.
Perché solo chi non ha competenza in questo campo può ritenere che investire nel mercato obbligazionario sia semplice e che la bravura di un consulente o gestore consista invece nell’acquistare e vendere azioni, opzioni o altro decine di volte al mese, con l’idea (malsana) di battere il mercato di riferimento o più spesso un indice di riferimento che ha poco senso scelto ad hoc dal consulente stesso.
Gli studi accademici degli ultimi quaranta anni non dicono affatto questo, anzi. Per la maggioranza degli investitori l’acquisto e detenzione a scadenza di bond in linea con il loro orizzonte temporale è la scelta migliore e più sicura.
Per esempio, molti addetti ai lavori considerano l’investimento in bond a breve termine (esempio i BOT) la scelta più sicura che un risparmiatore possa compiere.
In realtà, gli studi accademici da diversi anni hanno ampiamente dimostrato che per chi ha un preciso orizzonte temporale, la strategia di rolling ad esempio annuale di bond a breve termine introduce un notevole di rischio di tasso di interesse, soprattutto in contesti economici di bassi tassi come questo che stiamo vivendo, dato che è incerto il tasso futuro dei bond a breve termine che annualmente si devono comprare seguendo una simile strategia.
Per questi investitori la soluzione risk-free è invece una obbligazione con una vita residua in linea con il proprio orizzonte temporale.
Per un investitore che pone la propria attenzione ai ritorni reali, cioè al netto dell’inflazione, la soluzione di investimento priva di rischio è l’acquisto e detenzione fino a scadenza di bond reali, ossia di obbligazioni indicizzate all’inflazione, non l’acquisto pluriennale di BOT con scadenza a 6 mesi o un anno.
Ritornando ai conti di deposito, ritengo sbagliato considerarli solo dei “parcheggi per la liquidità”, perché questa considerazione presuppone che l’investitore a cui è indirizzata possa allungare e accorciare la durata dei propri investimenti a piacimento, che abbia cioè degli orizzonti temporali di investimento molto vaghi, tanto da far decidere al consulente di volta in volta la durata degli investimenti.
I conti di deposito inoltre da molti mesi, anche grazie alle promozioni, rendono più di BOT, pronti contro termine e buoni postali a breve termine, per cui per gli investitori che più di altri avevano e hanno le caratteristiche per investire in questi strumenti a breve termine in questo contesto economico la scelta dei conti di deposito sarebbe stata ed è assolutamente una buona scelta.
Considerate i BOT, i certificati di deposito e i pronti contro termine uno strumento di investimento se avete un orizzonte temporale di breve periodo?
Bene, cominciate a pensare ai conti di deposito come ad un loro valido concorrente, soprattutto se si è in grado di sfruttare le varie promozione dei conti on-line. Ricordo che per la maggioranza dei conti di deposito i costi di apertura e chiusura sono nulli o comunque molto bassi.
Dunque, i conti di deposito non sono solo un parcheggio per la liquidità e dunque non sono una forma di investimento sempre e comunque adatta a tutti i risparmiatori.
Dipende dal loro portafoglio finanziario, dal loro capitale umano, dalla propensione al rischio, dai loro obiettivi di investimento e dai loro orizzonti temporali.
Di seguito i tassi aggiornati dei conti di deposito on-line aggiornati settimanalmente nel mio sito.

Conti di deposito

Rend. nominale lordo (%)

Conto arancio interessi base

1,50

Conto arancio interessi base + promozione

2,50

Conto arancio interessi base + promozione + apertura conto corrente

2,75

Conto arancio +: 3 mesi e > 5.000 €

1,55

Conto arancio +: 3 mesi e > 50.000 €

1,60

Conto arancio +: 3 mesi e > 100.000 €

1,60

Conto arancio +: 6 mesi e > 5.000 €

1,60

Conto arancio +: 6 mesi e > 50.000 €

1,65

Conto arancio +: 6 mesi e > 100.000 €

1,75

Conto arancio +: 9 mesi e > 5.000 €

1,65

Conto arancio +: 9 mesi e > 50.000 €

1,75

Conto arancio +: 9 mesi e > 100.000 €

1,90

Conto arancio +: 12 mesi e > 5.000 €

1,80

Conto arancio +: 12 mesi e > 50.000 €

2,20

Conto arancio +: 12 mesi e > 100.000 €

2,60

CheBanca! Interessi base

1,00

CheBanca! Interessi subito: 3 mesi

1,50

CheBanca! Interessi subito: 6 mesi

2,00

CheBanca! Interessi subito: 12 mesi

2,50

contoconto.it Banca Carige

1,85

IWBank: IWPower deposito

1,00

WebSella.it deposito: 3 mesi

1,50

WebSella.it deposito: 6 mesi

2,00

WebSella.it deposito: 12 mesi

2,50

Conto rendimax

2,26

Conto rendimax vincolato 6 mesi

2,75

Conto rendimax vincolato 12 mesi

3,00

Conto Extra Sparkasse

1,59

Conto SparTIME

1,75

Conto Webank: 3 mesi

1,70

Conto Webank: 6 mesi

2,00

Conto Webank: 12 mesi

2,50

Conto Santander

2,50

Conto Santander time deposit: 6 mesi

2,75

Conto Santander time deposit: 12 mesi

3,00


Nicola Zanella si occupa di ricerca finanziaria. Ha fondato il sito www.bondreali.it. I suoi interessi di ricerca sono: la teoria dei mercati efficienti, la finanza comportamentale, l’equity premium e l’equity premium puzzle, la prevedibilità delle serie azionarie, l’effetto di diversificazione temporale delle azioni, l’asset allocation e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Può essere contattato all’indirizzo E-mail: n.zanella (c-h-i-o-c-c-i-o-l-a) aduc (p-u-n-t-o) it, oppure usando la form 
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