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Controversie dei consumatori in ambito europeo: la nuova risoluzione stragiudiziale. Scheda pratica
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Articolo di Rita Sabelli
23 settembre 2015 13:08
 
Il 3/9/2015 sono state introdotte nell'ordinamento italiano le ADR (Alternative Dispute Resolution) per i consumatori, in ottemperanza alle direttive europee (Direttiva 2013/11/UE recepita dal D.lgs.130/2015), procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tramite specifici organismi iscritti in appositi elenchi.
Esse si applicano alle controversie inerenti contratti di vendita o di servizi stipulati tra consumatore e professionista sia nazionali (tra parti residenti nello stesso stato membro UE) che transfrontaliere (tra parti residenti in diversi stati membri UE).

Si tratta di nuove procedure della durata massima fissata per legge in 90 giorni con costi nulli o ridotti per i consumatori, attivabili con o senza assistenza di un legale.
Esse non modificano né confliggono con le mediazioni già previste dalla legge (come la mediazione civile che in taluni campi è obbligatoria) ma si applicano in un certo senso “orizzontalmente”, stante il loro specifico e “ridotto” raggio.
Il consumatore quindi potrà trovare organismi ADR in ogni ambito conciliativo, sia come organismi nuovi sia come organismi già attivi nel campo della mediazione civile, ognuno con un regolamento che si dovrà rifare alle disposizioni generali fissate a livello europeo.

Usiamo verbi al futuro perché in realtà al momento queste procedure non risultano attive.
La normativa prevede come primo passo dell'iter burocratico che i potenziali nuovi organismi ADR si iscrivano in elenchi tenuti da varie Autorità diverse a seconda del settore di competenza (Ministero della giustizia, Consob, Autorità garante per l'energia e il gas, Autorità garante per le telecomunicazioni, etc.), e che ogni Autorità regolarizzi con propri provvedimenti il funzionamento specifico della procedura.
Il punto è che pur se secondo la Direttiva 2013/11/UE gli Stati membri dovevano esser pronti entro il 9/7/2015, e pur se il decreto di recepimento è entrato in vigore il 3/9/2015, l'ultima data entro cui il Ministero dello sviluppo economico, organo che coordina tutte le Autorità coinvolte, deve comunicare alla Commissione europea il primo elenco di ADR è il 9 Gennaio 2016.
Il 9 Gennaio 2016 è anche la data in cui entreranno in vigore le nuove norme regolatrici delle ODR (Online Dispute Resolution), risoluzioni online applicate soprattutto in ambito transfrontaliero, disciplinate fin'ora in modo non specifico delle quali a livello europeo si occupa il Regolamento 524/2013.

E' probabile che le due procedure, ADR e ODR, che si intrecciano, utilizzino a livello europeo la stessa “piattaforma” organizzativa, che ci auguriamo sarà pronta alla data suddetta.

Per tutte le informazioni è online la nuova scheda pratica Risoluzione stragiudiziale delle controversie del consumatore in ambito europeo con le nuove ADR: informazioni ed operatività
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