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Depenalizzazione cannabis in Francia. Il via libera del neo-ministro dell’Interno
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Articolo di Redazione
25 maggio 2017 9:21
 
 Delle multe per reprimere l’uso di droga saranno decise entro “tre o quattro mesi”, ha dichiarato ieri 24 maggio il neo-ministro dell’Interno Gerard Collomb su Radio Montecarlo.
Nel suo programma per la presidenza, Emmanuel Macron prevedeva una semplice contravvenzione per il consumo e il possesso di cannabis, invece di una eventuale pena detentiva e il passaggio davanti ad un tribunale. “Lanciamo l’iniziativa, senza attendere i risultati di riflessione e concertazione in materia, per un risultato entro la fine dell’anno”, ha precisato l’entourage del ministro dell’Interno.
Il sindacato UNSA-Police soddisfatto
Ieri sera, un sindacato di polizia, l’UNSA, si e’ complimentato per questo annuncio. “Il ministro, facendo sua questa rivendicazione sindacale di lunga data, risponde ad una forte domanda di semplificazione e alleggerimento del lavoro, senza recar danni all’efficacia”, ha detto Philippe Capom, segretario generale dell’UNSA-Police in un comunicato.
Favorevole ad “una semplificazione delle procedure penali”, il sindacato ritiene che “le procedure abituali che vengono utilizzate sui consumatori sono state fino ad oggi troppo pesanti nell’ambito delle sanzioni penali, e troppo dispersive in termini di tempo per i servizi di polizia”, non avendo inoltre “mai dimostrato la minima efficacia nell’ambito della lotta contro il traffico”.
Il dibattito politico sulla depenalizzazione o legalizzazione della cannabis e’ attuale, le associazioni di consumatori fanno regolarmente manifestazioni per chiedere una modifica della legge del 1970 che penalizza il consumo e il traffico con un ano di carcere e una ammenda di massimo 3.750 euro.
In pratica, se la carcerazione per consumo e’ un fatto eccezionale, le ammende continuano ad esserci. Il ministro ha sottolineato che “si vede sempre di piu’ che c’e’ un’articolazione molto forte tra traffico di stupefacenti, diversi tipi di traffico e terrorismo”. Nel suo discorso durante il passaggio di poteri lo scorso 17 maggio, il ministro ha detto di considerare la lotta contro “l’insicurezza” e “l’incivilta’” la sua priorita’ con la lotta contro il terrorismo.
Nel 2014, 17 milioni di persone hanno detto di aver preso della cannabis durante la propria vita e 700.000 la consumano quotidianamente, secondo l’Observatoire français des drogues et des toxicomanies.

(da un lancio dell'agenzia France Press - AFP del 24/05/2017)
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