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Euro. Uscire? Tra Minenna, Grillo e Di Maio
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Articolo di Primo Mastrantoni
20 dicembre 2017 12:23
 
  Uscire dall'Euro e tornare alla lira? "E' ragionevole ipotizzare che ci sarebbe una svalutazione del 30-40%, forse fino ad arrivare al 50%". E' quanto sosteneva l'economista Marcello Minenna, che è stato assessore al Bilancio del Comune di Roma, nella giunta della sindaca Virginia Raggi (M5S). Dal che ne consegue che i beni, mobili e immobili, vale a dire il denaro e le case, subirebbero una svalutazione del 30-40 o anche del 50%.
 Di qui i quattro "consigli" ai risparmiatori che abbiamo dato per rimarcare quanto sarebbe assurda un'uscita dalla divisa europea: 
1. Ritirare i soldi dai depositi bancari e postali;
2. Vendere i titoli di Stato (Bot, Btp, ecc.) o investimenti che includano titoli di Stato;
3. Vendere azioni, obbligazioni o altre tipologie di investimenti di aziende italiane.
4. Vendere le proprietà immobiliari.

Veniamo alle dichiarazioni di Beppe Grillo, leader del M5S, sull'euro:
Anno 2013: non ho mai detto di uscire dall'euro.
Anno 2014: il problema vero non è uscire dall'euro, è uscirne il più velocemente possibile.
Anno 2015: fuori dall'euro.
Anno 2017: non ha importanza, è metafisica.
Insomma, obiettivi pochi e confusi.
 
Pochi giorni fa Luigi Di Maio, che si propone a governare l'Italia, a proposito del referendum sull'euro ha dichiarato: voterei per l'uscita.
Le conseguenze sarebbero quelle elencate dall'economista e assessore "grillino", Minenna: i beni degli italiani svalutati fino al 50%. 
Insomma, con le lire potremmo giocare a monòpoli.
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