testata ADUC
Gli incontri online possono cambiare la faccia della societa’?
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
21 ottobre 2017 11:36
 
 Due economisti avanzano l’ipotesi che Tinder o Meetic consentano alla societa’ di essere piu’ mista.
E’ un risultato spettacolare quello pubblicato da José Ortega e Philipp Hergovich. In uno studio ampiemente ripreso dalla stampa anglosassone, i due economisti sostengono che gli incontri online favoriscano nettamente i matrimoni interazziali e permettano di fare calare il tasso dei divorzi.
Secondo i due ricercatori, “le persone che si incontrano online hanno la tendenza ad essere dei perfetti estranei”, con cui in apparenza non esiste nessun legame sociale. Ortega e Hergovich evocano “la forza dei legami assenti”, riferendosi ad un articolo di sociologia ben conosciuto, “la forza dei legami deboli” di Granovetter.
Dai legami “deboli” a quelli “assenti”
I legami deboli, per quanto a nostra conoscenza, sono quelli di persone che li hanno vissuti senza avere un vero legame amicale od emozionale. Questi legami deboli sono “forti” secondo Granovetter perche’ ci permettono di accedere a risorse che i nostri amici non possono darci, per esempio quando si cerca un appartamento o un lavoro. Questo e’ tipico degli amici Facebook di cui non si hanno piu’ notizie, e che di colpo pubblicano una notizia che sembra miracolosa.
Per i nostri economisti si trova gia’ l’amore essenziale con questi “legami deboli”: al lavoro, alla scuola, o attraverso degli amici che ci presentano qualcuno. “Probabilmente non ci si sposera’ con i nostri migliori amici, ma ci saranno delle grandi possibilita’ di finire per sposarsi con un amico di un amico o qualcuno con cui abbiamo in passato un qualche rapporto”-
Ci si incontra sempre meno attraverso gli amici, la scuola o il lavoro
Guardiamo il periodo prima di Tinder, 2012, per quanto riguarda gli americani, con risultati che ci danno conclusioni interessanti. Mentre gli incontri attraverso gli amici, la scuola o il lavoro erano frequenti, gli incontri online hanno assunto una posizione determinante (diventando notevoli per le coppie omosessuali). Gli incontri nei bar e ristoranti sono anch’essi in crescita, fatto che dimostra che gli incontri con dei perfetti estranei si sostituiscono lentamente agli incontri con dei “legami deboli”.
I due economisti hanno costruito una modelizzazione del societa’ che fa pensare come l’introduzione dei questi “legami assenti” nelle relazioni amorose, produce maggiore integrazione sociale, a vantaggio dei matrimoni interazziali.
Correlazione non casuale, ma i due ricercatori evidenziano un piu’ forte aumento dei matrimoni interazziali in Usa dopo l’arrivo dei database online nel 1995.
Meno divorzi coi siti di incontri?
Il modello dei nostri economisti mostra anche che i matrimoni tendono a durare piu’ a lungo con l’arrivo degli incontri online e di questi “legami assenti”.
Intervistata da Atlantico, la sociologa Nathalie Nadau-Albertini da’ una spiegazione a questa scoperta:
“Si puo’ spiegare la solidita’ delle unioni dovute a degli incontri online attraverso la dimensione molto individualista del contesto. In effetti, dalla creazione del profilo ai primi incontri, passando per gli scambi online, andare su un sito di incontri e’ una scelta molto personale in cui le persone a se vicine non intervengono. E’ quindi proprio la scelta che guida l’incontro. Non lo si confronta immediatamente con il giudizio degli altri, sia amici che famigliari. E quando la famiglia interviene, la coppia e’ gia’ costituita, i legami ci sono gia’, anche la storia, e i due protagonisti si proiettano insieme in un comune avvenire. Perciò, gli occhi degli altri hanno meno presa sull’unione che se fossero intervenuti all'inizio di questa unione, quando le due persone si alternavano tra entusiasmo e dubbio.”
L’algoritmo ci porta verso i simili
Le conclusioni dello studio dei due ricercatori sono interessanti ma ma sono da prendere con le pinze. Si tratta di un modello teorico di economisti che prendono in considerazione il fatto che i siti di incontri facciano di tutto per farci incontrare con delle persone che ci assomigliano.
Su Tinder, per esempio, c’e’ un algoritmo che decide quali profili vi vengono presentati. Le persone che hanno gia’ amici o dei like in comune avranno priorita’, cosa che assomiglia abbastanza a chiedere ad un amico di presentarci i suoi amici non sposati.
La scrittura come discrimine
Come lo ha dimostrato la sociologa Marie Bergtrom in uno studio su Meetic, le differenze sociali sono ben lungi dall’essere cancellate sui siti di incontri. Il livello di scrittura e’. per esempio, un potente elemento di discrimine:
“Marie Bergstrom mostra anche che i piu’ diplomati sono estremamente sensibili agli errori di ortografia. Per questi ultimi, “una cattiva scrittura squalifica immediatamente l’interlocutore come partner potenziale”, perche’ essa rivela non solo un basso livello di educazione, ma piu’ generalmente una carenza di valori, fatto che gli conferisce un carattere spesso invalidante. “Se vedo che lei fa degli errori di ortografia o che, grossomodo, non scrive bene, questo non e’ possibile. Anche per un piano culturale tra virgolette, io non potrei”, assicura un capo-progetti di webmarketing. Un punto che ricorda come le pratiche culturali, “le preferenze amorose e sessuali non esplicitano solo dei gusti, ma anche dei disgusti”. Anche su Internet non ci incontra a caso.
Per riassumere, si potrebbe dire che i siti di incontri hanno il potenziale teorico per cambiare la struttura della societa’ permettendo degli incontri con dei perfetti sconosciuti, ma alla fine, ognuno preferisce restare nel suo piccolo. E i siti di incontri lo sanno bene, cercando di servire ai propri utenti il buon “match” con un algoritmo che non fa che rafforzare l’omogamia.

(articolo di Vincent Glad, pubblicato sul quotidiano Libération del 2110/2017)
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS