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Inquinamento aria. Parigi annuncia la creazione di un osservatorio mondiale
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Articolo di Redazione
24 marzo 2017 15:55
 
 Riduzione della circolazione in automobile, sviluppo dei trasporti alternativi, pedaggi urbani, limiti di velocita’, nonche’ divieto delle autovetture…. Numerosi metropoli lottano contro l’inquinamento dell’aria, spesso ognuna per proprio conto, sperimentando politiche pubbliche la cui valutazione meriterebbe di essere condivisa. E’ partendo da questa constatazione che si e’ partiti per la preparazione, da parte della citta’ di Parigi, dell’associazione Guapo (Global Urban Air Pollution Observatory), un osservatorio mondiale delle citta’ sulla qualita’ dell’aria, che la Sindaca Anne Hidalgo ha presentato al consiglio della capitale francese il 23 marzo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), associata al progetto, l’inquinamento dell’aria uccide ogni anno 6,5 milioni di persone nel mondo. In questo numero, piu’ di 3 milioni muoiono a causa dell’inquinamento esterno nelle citta’.
Valutare le conseguenze delle politiche
“Per anni l'OMS ha fatto avvertimenti sull'inquinamento atmosferico, e ci sembra opportuno di lavorare strettamente coi Sindaci delle grandi citta’, ed e’ a questo livello che dobbiamo intervenire -spiega Maria Neira, delegata al dipartimento della salute pubblica e dell’ambiente nell’OMS-. La creazione di un osservatorio per valutare l’impatto di ogni intervento pubblico sulla salute, positivo o meno, e’ quindi molto utile”. Per la responsabile, mancava in effetti lo studio degli effetti delle politiche locali sulla salute, partendo dalle realta’ tipiche di ogni citta’.
Per cui, Nairobi si deve confrontare col problema dei rifiuti bruciati in zona urbana, Chicago con gli inquinamenti causati dall’industria, e la maggior parte delle metropoli con la gestione della circolazione urbana. “La prima tappa consiste nel fatto che ogni citta’ faccia l’analisi precisa sui mezzi e sul lungo termine”, dice Maria Neira, che indica come l’OMS abbia gia’ fatto un inventario su piu’ di 3.000 citta’.
Delle reazioni immediate, come restrizioni alla circolazione o chiusura delle strade in occasione di episodi di inquinamento intenso, non permettono sempre di analizzare precisamente le loro conseguenze. Bisogna fare delle indagini epidemiologiche per esempio, e poter estrapolare da altre citta’ le soluzioni scelte.
“Polemiche alimentate dalle incertezze”
“Quando si installa una tramvia,, non e’ tanto la riduzione della circolazione delle automobili che si deve considerare rispetto alle conseguenze sulla salute degli abitanti, che e’ cio’ che interessa gli addetti alla salute, dice Bernard Jomier, assessore alla Salute del Comune di Parigi. Mancano dati sul legame tra i dispositivi resi operativi e le loro conseguenze sanitarie, dovuto alle polemiche alimentate da incertezze come si e’ visto sulla vicenda della banca dati sulla pedonalizzazione delle strade a Parigi”.
Le grandi metropoli hanno gia’ l’abitudine di fare scambi sulle questione climatiche e ambientali. Nel 2006, Ken Livingstone, allora Sindaco di Londra, creo’ il Cities Climate Leadership Group, il C40, che raggruppa oggi 90 grandi citta’, rappresentanti piu’ di 600 milioni di abitanti e il 25% delle emissioni di gas ad effetto serra. Dopo agosto del 2016, il Sindaco di Parigi ne ha assunto la presidenza.
Ma il C40 e’ focalizzato sulle problematiche climatiche e la lotta contro il riscaldamento, talvolta distinti dalle questioni sanitarie e ambientali. La creazione del Guapo mette al centro queste ultime. “Per esempio, l’installazione dei filtri sulle caldaie a legno e’ utile per lottare contro il cambiamento climatico, ma questo concerne delle particelle nocive all’aria che respiriamo ed alla salute”, dice Elsa Martayan, incaricata dell’impostazione del Guapo al Comune di Parigi.
Altro esempio di divergenze in questi obiettivi: il diesel, che aveva il vantaggio di emettere meno CO2 rispetto ai motori a benzina, si rivela molto piu’ nocivo per la salute per quanto riguarda le particelle fini.
Budget annuale intorno ai 450.000 euro
La creazione del Guapo dovrebbe essere votata lunedi’ 27 marzo dai consiglieri di Parigi, ma l’associazione non sara’ lanciata ufficialmente se non a giugno nell’ambito di un evento internazionale a Rotterdam. Il lancio dell’associazione federa una decina di citta’ -Parigi, Rotterdam, Messico, Adidjan, Atene, Londra, Pechino, Tokyo e l’Aja- con il sostegno dell’OMS, dell’OCDE, dell’Agenzia europea dell’Ambiente, ma i promotori del progetto sperano di essere raggiunti dai grandi agglomerati.
Il suo budget di previsione e’ stabilito intorno ai 450.000 euro per l’intero anno, la meta’ del quale sara’ fornito dalle quote delle citta’ aderenti. Un consiglio di orientamento ed un consiglio scientifico organizzeranno dei gruppi di lavoro per l’insieme di questi ambiti.

(Articolo di Rémi Barroux, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 24/03/2017)
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