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L’irriverente e gli auspici sulla strage del 2 agosto e i preti pedofili
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Articolo di Vincenzo Donvito
4 agosto 2020 12:33
 
 Il 2 agosto, anniversario della strage alla stazione dei treni di Bologna, è una data importante per l’informazione da e di regime. Ogni anno le dichiarazioni di tutti i politici (ma proprio tutti) sono un fiume in piena, e tutti chiedono che si sappia chi realmente è stato a mettere le bombe ché, a parte alcune mosche bianche, tutti sono convinti che le persone condannate (che continuano a proclamarsi innocenti), che a suo tempo facevano parte di un gruppo terrorista di estrema destra, c’entrino poco.
Tra questi non-convinti sembra ci sia anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, anche lui puntualmente, chiede con sdegno da anni di voler sapere la verità su questa strage. E se lo chiede lui… il capo dei capi, incluso il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)… c’è da crederci.

Cambiamo Stato. Andiamo a quello del Vaticano. In questi ultimi anni, soprattutto col papato Francesco I, sono più frequenti gli appelli (anche Angelus) di Bergoglio sulla pedofilia. Uno dei fenomeni di criminalità sessuale che - senza conoscere confini, spaziando da un Continente all’altro del Pianeta – vede spesso coinvolti prelati bassi e alti della Chiesa romana. Ogni tanto si legge di qualcuno allontanato, altre volte si legge di insabbiamenti (quelli veri probabilmente non sono leggibili), altre ancora di vere e proprie sentenze giudiziali. Ma l’impressione, e non solo, è che non se ne venga a capo o, meglio, non se ne voglia venire a capo.

Mattarella e Bergoglio - loro malgrado - simboli dell’inefficienza di due tipi di giustizia: quella degli Stati e quella della religione cattolica romana (che, comunque, nella fattispecie si chiama anch’essa Stato).

Noi siamo irriverenti e perciò non abbiamo peli sulla lingua a notare questa similitudine e questa comune sorte di “voce nel deserto”.
Ma ci domandiamo: bisogna essere irriverenti per vedere la soluzione ad entrambi i problemi e, nel contempo, capire che non vuole essere trovata e diffusa?

Strage di Bologna. Perché non vengono desecretati gli atti, ammesso che esistano, oppure si dica che non c’è niente da desecretare e tutti la smettono di chiedere “verità” e si mettono l’anima in pace di vivere in uno Stato e in un sistema giustizia che sembra un film di agenti segreti americani che, nella tipica funzione di chi fa il gioco sporco, lo fanno doppio, triplo e quadruplo?

Preti pedofili. Le stesse cose che abbiamo scritto per la strage di Bologna. Ci rendiamo conto che però sarebbe più difficile visto che il Vaticano non è uno Stato democratico ma teocratico. Per cui è più probabile che i segreti muoiano col re.

Ribadiamo: ci vuole un irriverente per dire, consigliare ed auspicare queste cose?
 
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