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Isola di Sant'Elena. Si arriva in aereo per vedere dove e' morto Napoleone
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Articolo di Redazione
16 ottobre 2017 10:11
 
 Alla nave che trasportava Napoleone ci vollero dieci settimane, nel 1815, per raggiungere Sant’Elena, il luogo del suo esilio, un territorio britannico perduto nell’oceano Atlantico. Ma ora ci sono sei ore d’aereo, da Johannesburg, per raggiungere l’isola dove l’imperatore corso fini’ i suoi giorni.
Sabato 14 ottobre la compagnia aerea Airlink ha inaugurato il collegamento settimanale tra l’Africa del Sud e Sant’Elena, una delle isole piu’ difficili al mondo per essere raggiunte.
Solo una nave, la RMS St Helena, assicurava un collegamento regolare. La traversata era un epopea: bisognava considerare cinque giorni di mare, e minimo tre settimane per fare andata e ritorno dalla sudafricana Citta’ del Capo.
Condizioni meteorologiche pericolose
L’apertura di una linea aerea segna la fine di una saga che ha fatto usare molto inchiostro alla stampa britannica. Spesso indicato come “il piu’ inutile al mondo”, l’aeroporto di Sant’Elena e’ stato inaugurato nel 2016, con un costo di 320 milioni di euro, presi in carico dal contribuente britannico. Ma, un mese prima dell’inaugurazione, dei voli test hanno rilevato delle condizioni meteorologiche pericolose in fase di avvicinamento, grazie a dei venti imprevedibili e violenti.
In seguito, l’aeroporto e’ servito solo per qualche evacuazione medica o dei voli privati. Concepito per far atterrare dei Boeing 737, le nuove infrastrutture dovranno accontentarsi degli Embraer di Airlink. Non solo: in un primo tempo, la compagnia sudafricana non imbarchera’ piu’ di 76 passeggeri alla volta, rispetto ai 99 posti disponibili nell’apparecchio, in modo da alleggerirsi ed evitare le parti della pista piu esposte ai venti. In caso di discesa particolarmente difficile, meglio astenersi.
Divenire meno dipendente dal Regno Unito
E’ una rivoluzione che si annuncia per questa isola vulcanica, o anche come una boccata di ossigeno per i suoi 4.500 abitanti, mentre i ritardi hanno affondato l’industria turistica con la tormenta. A breve, il governo locale ha in progetto la moltiplicazione per dieci del numero dei visitatori e spera, grazie ad un’economia fiorente stimolata dal turismo, di divenire meno dipendente dal Regno Unito.
Al di la’ del pellegrinaggio dei bonapartisti, Sant’Elena offre diverse attivita’. Jamestown, la capitale, che ad un primo approccio si presenta con una strada tra due montagne, presenta un’architettura georgiana e delle case colorate.
Intorno al paese c’e’ una vegetazione tropicale e verdeggiante, dei paesaggi mozzafiato ed una biodiversita’ che da’ vita agli amanti delle passeggiate. Ed e’ possibile, ovviamente, visitar la localita’ di Longwood, dove Napoleone e’ morto nel 1821, cosi’ come la radura dove il suo corpo riposava prima di essere trasferito agli Invalides (Parigi) nel 1840.
Da Johannesburg, il prezzo del biglietto viene proposto a 900 euro, lo stesso che in nave. I nostalgici del mare hanno tempo fino al 16 febbraio 2018 per imbarcarsi sulla RMS St Helena, che fara’ in quella data la sua ultima traversata, dopo ventisette anni di servizio.

(articolo di Adrien Barbier, corrispondente da Johannesburg, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 16/10/2017)
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