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Italia. Cannabis. Strategia antidroga del Governo ormai incentrata sulla censura delle opinioni
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Articolo di Pietro Yates Moretti
20 agosto 2009 11:08
 
Gia' da tempo abbiamo notato che la strategia antidroga del Governo ha come fondamento il reato d'opinione e la censura. Utilizzando il reato di istigazione al consumo, il Dipartimento per le politiche antidroga sta attivamente perseguendo siti Internet (1), insegnanti e presidi (2), manifestazioni (3), feste, negozi e ora anche Beppe Grillo (4), per il solo fatto di esprimere opinioni contrarie alla verita' governativa. Il ragionamento che sta dietro questa impostazione e' facile da capire. Nonostante la legge italiana abbia raggiunto il massimo grado di severita' e repressione mai conosciuto nel mondo occidentale, l'Italia e' l'unico Paese europeo dove il consumo di cannabis continua a crescere (5). Insomma, dopo sette anni da zar italiano antidroga ed una legge che porta il suo nome, il sottosegretario Carlo Giovanardi si e' rivelato un inefficace quanto dannoso servitore dello Stato.
E' ovvio che a questo punto l'unica cosa che rimane da fare e' perseguire coloro che criticano le sue fallimentari politiche. Con la complicita' di un sistema di informazione disattento alle politiche antidroga, ossessionato in modo miopico dai singoli casi di cronaca, e' un'operazione che potrebbe anche riuscirgli.
 
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LA REPLICA DEL DPA - 
Il Dipartimento Politiche Antidroga 'utilizza e continuera' ad utilizzare doverosamente tutti gli strumenti che l'ordinamento mette a disposizione per contrastare la promozione (diretta o indiretta che sia) e la diffusione delle droghe, ritenendo che l'uso di tali sostanze oltre che illegale sia anche fortemente dannoso per la salute della persona che le assume ma anche per l'incolumita' e la sicurezza delle persone che entrano in contatto con lui specialmente se alla guida di veicoli'. E' quanto si legge in una nota del Dpa 'relativamente alle varie polemiche in merito all'azione intrapresa dal Dipartimento dopo le indecorose esternazioni del comico Beppe Grillo a favore della Cannabis'.
'Tanto piu' - prosegue la nota - se questo uso riguarda persone giovanissime e minorenni. E' questa una risposta anche alle numerose sollecitazioni che arrivano continuamente dal Parlamento e dalla societa' civile, relativamente agli smarth shop, rave party e tutto quello che concorre a favorire sul territorio l'azione di questi mercanti di morte'.
Il dipartimento, conclude la nota, 'esprime pertanto un forte rammarico relativamente al fatto che tutto il grande lavoro educativo e preventivo delle agenzie scolastiche, degli operatori delle dipendenze, e soprattutto delle famiglie per evitare che i ragazzi inizino ad utilizzare le droghe, venga continuamente contrastato e svilito da chi invece esalta il consumo di droghe e ne sminuisce i danni agli occhi dei giovani'.
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