Il presidente dell'Associazione delle farmacie di Zurigo, Valeria Dora, fa sapere che sempre più persone in Svizzera consumano la cannabis e che venderla legalmente darebbe ai consumatori prodotti sicuri, combattendo i criminali che approfittano del mercato nero.
L’Associazione ha stilato un position paper affermando il suo impegno per depenalizzare la marijuana ad uso medico e ricreativo.
La proposta prevede che alle persone di almeno 18 anni che usano la cannabis vengano somministrate sostanze di "qualità farmaceutica" in modo da evitare diluenti e aggiunte di prodotti nocivi.
Attualmente, la Svizzera consente la vendita di cannabis con THC basso (non più dell'1%) come "alternativa al tabacco" e le aziende già presenti sul mercato, con la legalizzazione potrebbero comprensibilmente prendere la leadership in materia nell'industria farmaceutica. Come osserva “The Local”, il divieto di cannabis costa al governo svizzero 1 miliardo di franchi svizzeri (883 milioni di euro) l'anno, mentre le vendite legali alle oltre 200.000 associazioni svizzere di cannabis (per non parlare dei turisti) si stima che porterebbero 600 milioni di franchi svizzeri che oggi sono spesi sul mercato illegale in un mercato legale e fiscalizzato.
Sarà estremamente interessante vedere come farà la Svizzera a porre fine alla proibizione della cannabis, indipendentemente dal fatto che il governo decida di consentire alle farmacie svizzere di controllare sia le vendite mediche che quelle ricreative per adulti, o se i mercati saranno divisi e più diversificati.
Il presente e il futuro del mercato svizzero della cannabis saranno trattati in modo approfondito durante l'imminente International Business Cannabis Conference di Zurigo, il 15 e 16 maggio, una megaconferenza in collaborazione con CannaTrade.

(articolo pubblicato su ICBC - International Cannabis Business Conference del 04/04/2019)