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Matrimoni omosessuali: fiaba o realta'?
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Articolo di Donatella Poretti
5 febbraio 2010 16:06
 
"... e poi il principe e la principessa si sposarono e vissero per sempre felici e contenti!".
Il lieto fine delle fiabe sara' anche quello per Francesco e Manuel? Non oggi in Italia dove siamo evidentemente rimasti ad una concezione patriarcale della famiglia non più rispondente alla realta' della societa' italiana.
Si puo' essere felici e contenti e amarsi senza sposarsi, ma non essere discriminati perche' omosessuali!
Per spiegare a mia figlia di quasi 4 anni perche' due ragazzi che si amano non possono accedere al lieto fine delle fiabe perche' sono due maschietti, e quindi due principi, non e' semplice. Occorre infatti trovare una spiegazione solo nelle leggi italiane, e non nei sentimenti che spingono le persone ad innamorarsi, e in caso anche a sposarsi.
Stamani nell'accompagnare Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia a chiedere asilo politico all'Ambasciata di Spagna in quanto cittadini discriminati dalle leggi del proprio Paese perche' omosessuali, ho avuto conferma pratica che essere in Europa puo' aiutare il nostro Paese a uscire dalle secche partitocratiche di una classe politica e istituzionale che si guarda l'ombelico e al massimo volge lo sguardo Oltretevere.
La cordialita' e solidarieta' umana vista nei funzionari dell'ambasciata spagnola possono farmi essere orgogliosa di essere cittadina europea!
Spero di poter raccontare presto una storia vera a mia figlia, che oggi e' ancora solo una fiaba: "C'era una volta un bambino che si chiamava Francesco, quando divento' grande conobbe Manuel e se ne innamoro'. Poi si sposarono e vissero per sempre felici e contenti!".

Qui la vicenda: 1  2

* senatrice Radicali-Pd
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