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La medicina naturale può essere dannosa
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Articolo di Redazione
19 aprile 2012 16:25
 
I medicinali naturali sono essenzialmente meno nocivi di quelli chimici. L'affermazione ha poco senso, ma gode di tanti estimatori e, tra questi, gli amici della Medicina Tradizionale Cinese (MTC).

Dei ricercatori australiani hanno eseguito l'analisi del Dna su quindici prodotti MTC, pubblica PLos Genetics 8/4, e affermano che alcune di quelle medicine comprendono piante delle specie Ephedra e Asarum. "Queste piante contengono sostanze chimiche che, in dosi sbagliate, possono essere velenose, eppure le confezioni non riportano la concentrazione". L'altra avvertenza è che spesso i pochi dati forniti sono falsi: così, in un prodotto descritto come derivato al cento per cento dall'antilope saiga, è stata trovata una notevole quantità di Dna di capra e di pecora. Altri campioni evidenziavano invece il Dna di animali in via di estinzione -e quindi protetti- come l'orso tibetano. Se gli MTC ambiscono a un posto nella farmacopea moderna, devono fare in modo d'essere controllabili, concludono i ricercatori.

La vecchia cattiva Aristolochia clematitis
Di un pericolo concreto per la salute parla uno studio taiwanese pubblicato su Pnas. E' noto da tempo che le piante della specie Aristolochia utilizzate nella medicina popolare cinese, contengono componenti aromatiche formate dagli acidi, che sono tossici, e che gli esperimenti animali hanno dimostrato essere cancerogeni. Ora è stato scoperto il motivo della insolita frequenza del cancro alle vie urinarie superiori registrata a Taiwan: in oltre la metà dei pazienti, le cellule tumorali mostrano una modifica dei geni legati alla formazione del tumore (ad esempio la proteina tumorale 53), tipica dell'incidenza degi acidi di Aristolochia sul Dna.
Secondo la ricerca, tra il 1997 e il 2003 un terzo dei taiwanesi assumeva prodotti a base di Aristolochia, per lo più di Aristolochia clematide, che un tempo era considerata anche da noi un rimedio domestico, e che nell'antichità veniva usata durante il parto. Oggi è bandita dalla medicina europea, e dal 2003 è ufficialmente vietata anche a Taiwan

(da un articolo di Thomas Kramar per Die Presse del 13-04-2012. Traduzione di Rosa a Marca)
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