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Narcotraffico. La contabilita' dei messicani Los Zetas in Europa
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Articolo di Redazione
21 ottobre 2016 18:31
 
  Juan Manuel Muñoz Luévano, alias El Mono, presunto collegamento in Europa del gruppo messicano dei Los Zetas, detenuto dallo scorso mese di marzo nella sua casa di Madrid, aveva due computer nella sua casa con cui seguiva, con dei file Excel, i dettagli di 59 milioni di dollari che erano dentro alcune borse da viaggio e valigie dei capi dell'organizzazione in diversi hotel del centro di Messico. Secondo la contabilita', a cui ha avuto accesso il quotidiano El Pais, il denaro era stato ricevuto in soli sei giorni grazie alla vendita di 2.100 Kg di cocaina in Europa, che hanno fruttato all'organizzazione 63 milioni di euro, convertiti in seguito in 75,6 milioni di dollari.
Questi dati sono contenuti in cinque fogli di un file Excel chiamato sam16254.xlsx e un documento di Word, director dòlares.docx, che riportano dal 2012 al 2013 gli ingressi di cocaina in Europa, al prezzo che si paga per ogni chilogrammo (tra 32 e 34.000 euro), la loro conversione in dollari Usa e la consegna graduale del denaro raccolto verso l'organizzazione criminale in Messico.
La maggior parte delle entrate del denaro rimpatriato dall'Europa, sono stati ad hotel di Citta' del Messico come il Regente, Marquis Reforma, Camino Real Polanco ed edifici della catena Fiesta Americana. Ma anche nel parcheggio dei supermercati Soriana, insieme al centro commerciale Antara Fashion Hall, a Polanco, o a concessionari di automobili. Chi riceve questi soldi, in molti casi, sono Bebe, Pedro, Rich, Juan, Rafa e Tony. Si ritiene che il soprannome di Bebe corrisponda a Juan Cuitlahuac Martinez Hernandez e quello di Tony a Ricardo Fuyivara.
Le autorita' americane hanno chiesto alla Spagna l'estradizione di Juan Manuel Munoz perche' lo considerano “un membro importante dell'organizzazione criminale dei Los Zetas, collegato con politici messicani di alto livello. Per la DEA e la giustizia nordamericana. El Moro Munoz e' “un grande narcotrafficante e riciclatore di capitali di Saltillo”, collegato alla organizzazione criminale dedita al riciclaggio di capitali che vengono inviati dai fratelli Gonzalez Trevino in Messico e a New York. Munoz ha business di carburanti in Messico grazie ai quali ricicla i suoi introiti dal traffico di droga, cosi' come fa sapere la Polizia.
I documenti contabili sono stati redatti, secondo informazioni della polizia spagnola, per Ricardo Fuyivara Romero e, dopo il suo arresto a luglio del 2012 in Messico, l'organizzazione ha trasferito il suo computer in Spagna, un portatile della Sony, e lo ha consegnato nelle mani sicure di Juan Manuel Munoz, il presunto collegamento dei Los Zetas in Europa, che ha continuato a mantenere la contabilita' dell'organizzazione. Fuyivara ha viaggiato in Spagna a giugno del 2012 insieme a sua moglie Marisol Gonzalez Lopez. La Polizia sospetta che abbiano alloggiato nella casa de la Moralejia (Madrid) di Juan Manuel Munoz, poiche' il suo nome non era registrato in nessun albergo della capitale. Uno dei movimenti che sono registrati nella sezione “Director Dolares”, annota la “perdita” per “incidente" di 900.000 dollari come conseguenza dell'arresto di Fuyivara in Messico. Questa quantita' corrisponde a quella che la polizia messicana ha sequestrato in una valigia a questo narcotrafficante quando fu arrestato.
Gli “ingegneri”
Nel foglio di Excel chiamato Saldi, sono annotati gli ingressi di denaro in Messico dalla vendita di cocaina realizzata in Europa da Gallito e Hermano, soprannomi che per la polizia spagnola corrispondono a José Antonio Guaman Inzunza e Said Rbib Erraouy, alias Hermano per la sua amicizia con Munoz. Entrambi hanno fatto visita a Juan Manuel Munoz a Madrid e la polizia li ha seguiti, monitorizzati e fotografati in diverse riunioni. La contabilita' accredita che corrispondono a Gallito 19 consegne per le quali ha percepito una commissione del 16% che e' quantificata in 1.120.288 euro. Said ha distribuito tra 635 e 677 chilogrammi in Europa e si e' intascato, secondo la contabilita', 2.529.345 euro. Nel suo caso la percentuale di commissione oscillava tra il 16 e il 10%.
Nel foglio intitolato Inventario sono segnati i chili di cocaina che l'organizzazione ha introdotto in Europa, 2.100 chilogrammi in soli sei giorni, tra l'11 e il 17 di febbraio del 2012; e nei capitoli chiamati movimenti e director, la trasformazione in dollari della vendita di Gallito e Sami, questo ultimo altro soprannome con cui presumibilmente si chiamava Said Rbib, E' precisamente in questi fogli di Excel dove compaiono gli ingressi di denaro rimpatriato in Messico. Il foglio intitolato Director riporta la trasformazione in dollari delle vendite di cocaina in Europa. I 63 milioni di euro si sono convertiti con il cambio di 75,6 milioni di dollari. I dati sequestrati dalla Polizia riconoscono i guadagni degli “ingegneri”, persone che coprono le spese dell'invio di denaro effettivo tra Europa e Messico. Vi figurano i nomi di Andres, Arevalo, Rege, Edgard e LC Pulido, che secondo la polizia potrebbe essere Omar Ascension Pulido Flores.
L'ultimo movimento dei dati annota il versamento di 50.000 dollari a “hermana” il 26 di luglio del 2013 nel centro commerciale 222 Plaza de Ciudad de Mexico. Per gli investigatori, “hermana” potrebbe riferirsi a qualcuna delle sorelle di Juan Manuel Munoz, “come Maria del Carmen o come Hypatia”, dice testualmente l'informativa della polizia.
Legato al caso Moreira
Juan Manuel Munoz e' stato arrestato in Spagna nell'ambito di un'ampia indagine sul narcotraffico, los Zetas ed ex-politici come Humberto Moreira, anche lui arrestato a Madrid e in seguito messo in liberta'. L'arresto di Munoz e' collegato alla causa che si svolge in Usa contro Rolando Gonzalez Trevino, accusato di maneggiare i conti del governo di Coahuila, dove Moreira e' stato governatore e dove ha lasciato un gigantesco buco di denaro. Trevino si e' dichiarato colpevole ed ha patteggiato con la procura di San Antonio (Texas) che indagava sul caso con l'aiuto della giustizia spagnola. Vari testimoni protetti e lo stesso Trevino hanno segnalato Moreira come responsabile della distrazione di fondi che presumibilmente servivano per finanziare la campagna presidenziale di Pena Nieto.
Le conclusioni della polizia spagnola influenzano la stretta relazione tra Munoz e los Gallos, José Antonio Guzman Retes (Gallo) e suo figlio José Antonio Guzman Inzunza (Gallito). Da cui si evince che il primo ricevette entrambi all'aeroporto di Madrid-Barajas quando visitarono Madrid mentre andavano in Messico il 12 agosto 2014 e le tre riunioni che tennero insieme, tutte riprese dalle telecamere degli agenti spagnoli della UDEF (Unidad de Delincuencia Económica y Fiscal). Inoltre le sue conversazioni telefoniche sono continue quando Gallo ritorna in Messico. Tutti loro avevano telefoni “di sicurezza”, ma le loro conversazioni sono state intercettate dalla polizia. Quando parlano delle “macchinette nuove” da dare a Sami (Said Rbib Erraouy) si riferiscono a questi telefoni, secondo gli investigatori.
Olanda, Paese chiave
Per gli investigatori, Said Rbib, alias Hermano e Sami, e' un pezzo fondamentale nella organizzazione di Munoz “perche' non solo e' incaricato di approvvigionare di cocaina gli acquirenti e i distributori in Europa, ma anche perche' e' incaricato di provvedere ai terminal e ai sistemi di comunicazione sicura per i distinti membri”, dice l'informativa della polizia. Nel suo viaggio a Madrid usa le auto di Munoza, soprattutto una Range Rover e una Jaguar.
L'Olanda e' un Paese chiave nella distribuzione della droga del cartello dei Los Zetas in Europa. Munoz si e' incontrato con Gallo all'hotel Marriot di Amsterdam a luglio del 2012. Le date coincidono con il trasferimento in Messico dei fondi provenienti dalla vendita dei 2.100 chilogrammi di cocaina.

(articolo pubblicato sul quotidiano El Pais del 21/10/2016)
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