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Ode alla bicicletta
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Articolo di Valentina Papanice
16 febbraio 2012 18:19
 
L’uso della bici comporta i seguenti vantaggi:
fa bene alla salute: alla circolazione, alle gambe e alle difese immunitarie

fa bene all’umore: è troppo divertente

fa bene alle tasche: paghi solo la bici

fa bene all’economia, con le tasche meno vuote spendiamo di più... e se il consumatore ha comportamenti più ecocompatibili e, per es., consuma meno petrolio, anche il mercato e la politica potrebbero avere comportamenti più eco

fa bene alla pace: molte guerre non si fanno per il petrolio? e non lo diciamo tutti che le guerre non ci piacciono? e non ci piace nemmeno essere ipocriti..

fa bene all’ambiente (risparmio delle risorse naturali e riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico)

fa bene alla democrazia, ha effetti più concreti di quelli di un voto, oggi come oggi; con la bici manifesti la tua volontà senza nemmeno parlare

fa bene a chi ci vive accanto, siamo molto meno stressati

fa bene alla città, che viene guardata, vissuta e ammirata di più.

L’ordine delle priorità è soggettivo.

Attualmente l’uso della bici comporta anche degli svantaggi:
fa male alla nostra salute, perché respiriamo molto più degli automobilisti l’aria inquinata (anche, anzi, soprattutto dalle auto)

è a rischio la nostra sicurezza fisica, perché, in assenza di piste ciclabili, o andiamo sui marciapiedi (rischiando delle multe o comunque lo scontro con i pedoni) o andiamo sulla strada rischiando di essere messi sotto e magari multati e non risarciti (per l'art. 182, del Codice della Strada “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni”; per l'art. 377, del Regolamento di esecuzione del codice della strada “Nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso e, in generale, dove le circostanze lo richiedano, i ciclisti sono tenuti ad attraversare tenendo il veicolo a mano”; possiamo peraltro contestare la giustezza di norme siffatte alla luce della sempre più diffusa coscienza ecologica, ma tant'è: la legge che ci ritroviamo ancora oggi è questa.

La costruzione di piste ciclabili non è un costo particolarmente esoso per la città.

Il trasporto veicolare è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico.

I Comuni sono responsabili della sicurezza stradale e ambientale.

Come si dice da più parti, non servono interventi estemporanei (come la chiusura del centro una domenica ogni tanto), ma programmazione.

Allora questo messaggio è rivolto ai Sindaci e a tutti i cittadini.

Ai Sindaci, perché una volta tanto non siano miopi, ma forti degli obblighi di legge e dei dati ormai indiscutibili, attuino dove manca, un piano dei trasporti urbano che preveda delle piste ciclabili utilizzabili (e cioè che non si interrompano sul più bello, ad es...) e incoraggino nei cittadini comportamenti virtuosi.
Ai cittadini che già usano la bici.. perchè non si credano soli e non si facciano credere soli… che si facciano sentire, chiedendo al Comune più piste per le bici. Se fossimo la maggioranza le stesse strade potrebbero essere nostre e forse dovrebbero essere le auto a spegnere il motore in presenza delle troppe bici… Allora chiediamolo semplicemente, chiediamolo tutti. Tramite email, tramite social network, tramite fax, tramite protocollo.. anche tramite l’Aduc.

Ai cittadini che ancora usano l’auto, senza dire altre parole.
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