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OTTO PER MILLE: AGGIORNAMENTO SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE
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Articolo di Annapaola Laldi
1 giugno 2004 0:00
 
(l'aggiornamento sull'OPM a gestione statale e' a questo indirizzo:
clicca qui)

Sospendo per il momento l'elaborazione di dati e informazioni per l'ARCHIVIO OPM che, fra poco, trovera' una sua stabile collocazione nel sito dell'Aduc, per fornire un aggiornamento sull'OPM assegnato nel 2003 alle confessioni religiose e, per quanto possibile, sulla sua utilizzazione. Come e' noto a molte persone, le confessioni religiose che possono godere dell'assegnazione dell'OPM sono, per adesso, ancora sei, e le menziono secondo la loro denominazione ufficiale, mettendo fra parentesi l'eventuale abbreviazione che usero' in questa mia panoramica:
1) Chiesa cattolica;
2) Chiesa evangelica valdese -Unione delle chiese metodiste e valdesi (Valdesi);
3) Unione delle comunita' ebraiche italiane (UCEI);
4) Chiesa evangelica luterana in Italia (Luterani);
5 Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Avventisti);
6) Assemblee di Dio in Italia (ADI).

UNO SGUARDO D'INSIEME SUL 2003
La tabella ufficiale della ripartizione (clicca qui) dell'OPM del 2003 (redditi del 1999, denunciati nel 2000) ci fornisce dati interessanti.
Da essa veniamo a sapere che l'OPM dell'IRPEF ammontava in totale a ¤ 903.803.906,24 e che solo il 38,33% di esso e' stato distribuito secondo le scelte espresse (quindi circa 346 milioni e mezzo di euro); il resto (piu' di 557 milioni di euro, vale a dire circa il 160% della prima cifra) e' stato distribuito secondo le stesse percentuali delle scelte espresse a cinque dei sette "concorrenti", dato che le ADI e i Valdesi non accettano le quote non espresse, che vengono assegnate allo Stato.

Riepilogando, se le scelte espresse sono il 38,33%, significa allora che il 61,67% dei contribuenti NON ha espresso la propria volonta' e quindi le percentuali di gradimento si modificano di parecchio se si rapportano al 100% dei contribuenti. Facciamo dunque un confronto di queste due percentuali, quella rispetto al 38,33% di chi ha scelto la destinazione OPM e quella rispetto alla totalita' dei contribuenti:
- Stato: 10,35% delle scelte espresse (e' il 3,97% sul totale dei contribuenti)
- Chiesa cattolica: 87,17% (e' il 33,41% sul totale)
- Valdesi: 1,21% (e' lo 0,46% sul totale)
- UCEI: 0,46% (e' lo 0,18% sul totale)
- Luterani: 0,32% (e' lo 0,12 sul totale)
- Avventisti: 0,28% (e' lo 0,10% sul totale)
- ADI: 0,21% (e' lo 0,08% sul totale).
Un esempio per tutti di come funziona questo meccanismo: lo Stato, con il 3,97% di preferenze sul totale dei contribuenti, si attribuisce il 10,35 dell'intero OPM, e cosi' via per ciascun altro beneficiario che accetta le quote non espresse.
In seguito, richiamero' queste percentuali, voce per voce.
In questo primo approccio generale, inserisco anche lo Stato, di cui abbiamo gia' visto la gestione nei particolari (Pulce del 15.4.2004: clicca qui).

LO STATO ...
Lo Stato (preferenze relative: 10,35%; assolute: 3,97%) ha ricevuto in totale ¤ 101.458.441,64 (per scelte espresse: ¤ 35.8555.301,86; per scelte non espresse: ¤ 65. 603.148,77). Fra le scelte non espresse attribuite allo Stato ci sono quelle che sarebbero toccate all'ADI e ai Valdesi, che vi hanno rinunciato. Per la precisione, lo Stato deve ringraziare i valdesi per una somma pari a ¤ 6.744.248,01, e l'ADI per una somma pari a ¤ 1.170.489,32. Tanto piu' dunque si propone l'interrogativo sulla liceita' di usare l'OPM dello Stato per opere relative alla Chiesa cattolica (non intendo dire che lo Stato non debba farsi carico del restauro di chiese, conventi, eccetera che rappresentano, comunque un patrimonio di tutto il Paese; si sostiene qui che questo andrebbe fatto con altri fondi, diversi da quelli dell'OPM; non e' solo una questione di buon gusto, ma anche di rispetto di quelle confessioni religiose che, rinunciando a prendere piu' di quanto viene loro espressamente attribuito, passano allo Stato, come si vede, una bella somma di denaro).

... E LE CONFESSIONI RELIGIOSE
- CHIESA CATTOLICA: (preferenze relative: 87,17%; assolute: 33,41%), ha ricevuto: ¤ 787.845.865,07 (scelte espresse: ¤ 301.981.320,08; scelte non espresse: ¤ 485.864.544,99);
- VALDESI: SOLO SCELTE ESPRESSE (quindi: circa 0,46% del totale OPM) : ¤ 4.191.779,25;
- UCEI: (preferenze relative:0,46; assolute: 0,18) ¤ 4.157.497,97 (scelte espresse: ¤1.593.568,97; scelte non espresse: ¤2.563.929,00);
- LUTERANI: (preferenze relative 0,32%; assolute: 0,12%) ¤ 2.892.172,50 (scelte espresse: ¤1.108.569,72; scelte non espresse: ¤ 1.783.602,78);
- AVVENTISTI: (preferenze relative: 0,28%; assolute: 0,10%) ¤ 2.530.650,94 (scelte espresse: 969.998,50; scelte non espresse: ¤1.560.652,43);
- ADI: SOLO SCELTE ESPRESSE (quindi circa lo 0,08% del totale OPM): ¤ 727.498,88.

Ed ora vediamo, confessione per confessione, quali notizie abbiamo sulla gestione dei fondi OPM.

CHIESA CATTOLICA (clicca qui)
La Chiesa cattolica offre un sommario riepilogo delle destinazioni dell'OPM. Un "quadro generale" segnala gli introiti arrotondati e le spese globali per settore per tutti gli anni dal 1990. Lo accompagnano tre schede illustrative delle attivita' comprese in ciascuna delle grandi voci a cui viene destinato l'OPM: esigenze di culto, opere di carita', sostentamento del clero. Nel quadro generale, per il 2003, e' segnalato un introito pari a poco piu' di MILLE MILIONI DI EURO, quindi circa 230 milioni di euro in piu' rispetto a quanto segnalato di sopra. Anche togliendo 79,4 milioni di euro che figurano come "riserva", restano sempre circa 150 milioni in piu' rispetto all'assegnazione dello Stato. Puo' darsi che cio' rappresenti l'atteso conguaglio, dato che la Chiesa cattolica riceve l'OPM in due fasi, come stabilisce il quinto comma dell'art.47 della L. 222/1985: "A decorrere dall'anno finanziario 1993, lo Stato corrisponde annualmente, entro il mese di giugno, alla Conferenza episcopale italiana, a titolo di anticipo e salvo conguaglio entro il mese di gennaio del terzo periodo d'imposta successivo, una somma calcolata sull'importo liquidato dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali relative al terzo periodo d'imposta precedente con destinazione alla Chiesa cattolica).
Questa somma di ¤ 1.016.400.000,00, risulta cosi' ripartita:
- ESIGENZE DI CULTO: 422,5 milioni di euro (pari a circa il 42%). Questa voce comprende: stanziamenti alle diocesi per culto e pastorale, costruzione nuove chiese e canoniche nel Sud, iniziative di rilievo nazionale, beni culturali e artistici (per questi ultimi la spesa e' di 50 milioni di euro, pari a uno scarso 5%));
- SOSTENTAMENTO DEL CLERO: 329,5 milioni di euro (pari a circa il 33%); secondo la stessa Chiesa cattolica, nel 2001 i preti in servizio attivo erano 34.457 e quelli inabili 2.890.
- INTERVENTI CARITATIVI: 185 milioni di euro (pari a circa il 18,5%). In questa voce rientrano gli stanziamenti alle diocesi e a favore di iniziative nel Terzo mondo, oltre alle cosiddette "iniziative di rilievo nazionale".
Salta agli occhi che, introitando quasi dieci volte piu' dello Stato, la Chiesa cattolica spende per i beni culturali e artistici uno scarso 5%, mentre lo Stato, nel 2003, ha speso, per il restauro di edifici legati al culto cattolico, il 36,46% del proprio OPM.
VALDESI (clicca qui)
Mentre sto scrivendo (27 maggio 2004), sul sito dell'OPM della chiesa valdese non risulta ancora disponibile il rendiconto del 2003, che pero' e' stato pubblicato in un inserto del settimanale "Riforma" nell'autunno scorso, e che si puo' ottenere scrivendo a: clicca qui. Comunque, su questo sito sono consultabili tutti i rendiconti dal primo anno di godimento dell'OPM, cioe' dal 1997 (redditi del 1993).
Va subito detto che i Valdesi NON usano l'OPM per il mantenimento dei propri pastori/e ne' per altri scopi legati al culto. E' per loro, infatti, un principio inderogabile che tutto cio' che concerne il culto sia pagato di tasca propria da coloro che usufruiscono di esso o che comunque lo apprezzano. Di conseguenza, TUTTO L'OPM devoluto espressamente ai Valdesi e' usato per progetti di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero. Da notare che il rendiconto e' estremamente analitico e quindi consente di contattare direttamente le associazioni o le istituzioni destinatarie dei loro contributi. Nel 2003, il 64,46% e' stato speso per progetti in Italia (fra i quali rientrano anche quelli relativi ad opere della chiesa valdese sorella in Uruguay); il 27,84% per progetti all'estero (del restante 7,70% si parlera' alla fine, a proposito delle spese di gestione e pubblicita').
Per quanto riguarda la spesa in Italia (¤ 2.713.649,03), i finanziamenti sono andati a progetti per:
- Cultura, pace e diritti umani: 25,99%;
- anziani e sanita': 24,97%;
- bambini e giovani: 23,20%;
- occupazione, assistenza sociale: 19,71%;
- rifugiati, migranti e nomadi: 6,13%.
Per quanto riguarda le spese all'estero (Europa dell'est, Africa, America meridionale, Asia), pari a ¤ 1.166.933,78, la suddivisione e' stata la seguente:
- sviluppo agricolo e attivita' produttive: 30,14%;
- bambini e giovani: 28,12%;
- assistenza e sviluppo sociale: 22,57%;
- sanita': 12,60%;
- diritti umani: 6,57%.
UCEI (comunita' ebraiche): clicca qui
Sul sito dell'UCEI non si trova alcun archivio sull'OPM, che essa riceve dal 2000 (redditi 1996). Recentemente ho trovato soltanto un riepilogo delle percentuali distribuite nei vari settori relativo al 2001, senza pero' alcuna indicazione delle cifre assolute:
- attivita' formative in cultura ebraica: 50,71%;
- attivita' culturali: 23,75%
- tutela delle minoranze e attivita' sociali (lotta a razzismo, antisemitismo, assistenza anziani, infanzia e portatori di handicap): 17,50%;
- conservazione patrimonio artistico ebraico: 8,04% (a cui va aggiunto un contributo dall'OPM statale dello 0,6%, pari a 400 milioni di lire (¤ 206.582,76 ).
Secondo un prospetto ufficiale relativo alla distribuzione OPM del 2001 (quindi redditi del 1997), all'UCEI erano stati assegnate £ 9.202.614.000 (pari a ¤ 4.752.753,48), fra quote espresse e non espresse.
LUTERANI (clicca qui)
Ricevono l'OPM (compresa quota non espressa) dal 1999 (redditi del 1995). Attualmente sul loro sito non si trova un archivio OPM, ma e' disponibile il riepilogo della gestione del 2001, e cioe' £ 5.550.782.877 (pari a ¤ 2.866.740,11), con l'indicazione delle quote espresse e non espresse, e delle percentuali di spesa, che riguardano anche opere legate al culto e al mantenimento dei pastori/e.
La suddivisione e' questa:
- per il concistoro: 37,4%
- per le comunita': 30,5%
- per i ministri di culto: 12,2%;
- per opere sociali: 9,9%.
Del restante 10% si parlera' alla fine, nel paragrafo su gestione e pubblicita' -a proposito della quale, ricordo che l'anno scorso la loro pubblicita' consisteva nella pubblicazione del rendiconto analitico dell'ultimo OPM incassato.
AVVENTISTI (clicca qui)
Ricevono l'OPM (compresa la quota non espressa) dal 2000 (redditi del 1996). Come i Valdesi destinano l'OPM ESCLUSIVAMENTE A INTERVENTI SOCIALI E UMANITARI in Italia e all'estero. Sul loro sito si trova un archivio con rendiconti abbastanza analitici della gestione OPM, l'ultimo dei quali si riferisce al 2002, allorche' ricevettero ¤ 2.677.069,37. La cifra che hanno gestito in realta' e' lievemente maggiore per un accantonamento precedente. La ripartizione in percentuale (ma loro danno le cifre assolute) e' la seguente:
- In Italia (progetti culturali, di accoglienza a giovani, stranieri, donne, interventi nelle carceri, ecc.): circa il 92%;
- All'estero (per analoghi progetti in Ghana, Marocco, Angola, Spagna e Albania): circa 8%.
ADI (clicca qui)
Ricevono l'OPM dal 1994 (redditi 1990). NON accettano la quota non espressa e destinano TUTTO L'OPM a progetti di solidarieta' in Italia e all'estero. L'organismo che si occupa dell'OPM si chiama "Servizio evangelico assistenza sociale" (SEAS). Non hanno un archivio della gestione OPM, non dicono la cifra ricevuta, ne' forniscono le percentuali per l'utilizzazione.
Attualmente si trovano indicazioni relative all'OPM 2003, che parlano del sostegno di "programmi di aiuto alimentare, medico e sociale, umanitario e di istruzione" nei seguenti paesi in Africa (Burkina Faso, Mozambico, Somalia, Ruanda e Congo), Asia (India), America Latina (Venezuela, El Salvador, Peru', Argentina), Europa dell'Est (Ucraina, Moldavia, Romania, Serbia, Croazia, Macedonia e Kosovo).
In Italia e' segnalato il sostegno a tre case di riposo, un orfanotrofio, due centri di riabilitazione per tossicodipendenti, colonie elioterapiche per ragazzi/e provenienti dalla Bielorussia (Chernobil), associazioni per la lotta al cancro e alla leucemia, eccetera.

PER CONCLUDERE
Un ultimo sguardo vale la pena di darlo alle spese di gestione e pubblicita'.
* Chiesa cattolica, ADI e UCEI non dichiarano niente a questo proposito.
* Valdesi, Avventisti e Luterani, invece, dichiarano quanto hanno speso per queste voci:
- I Valdesi dichiarano per il 2003 ¤ 321.910,25 per spese di gestione (7,7%), di cui ¤ 252.981,12 per la pubblicita' (6%).
- Gli Avventisti dichiarano per il 2002 quasi 310 mila euro di spese di gestione (11,6%), di cui ¤222.685,34 per la pubblicita' (8,4%).
- I Luterani, dal canto loro, dichiarano, per il 2001, il 10% di spese di gestione e pubblicita', lasciando a noi di stabilire che si tratta di circa 290 mila euro in cifra assoluta.

APPENDICE
TAVOLA DELLE CORRISPONDENZE PER IL PAGAMENTO OPM ALLE CONFESSIONI DIVERSE DALLA CHIESA CATTOLICA
- OPM 2003 (DENUNCIA REDDITI DEL 2000 RELATIVA AI REDDITI DEL 1999)
- OPM 2002 (DENUNCIA REDDITI DEL 1999 RELATIVA AI REDDITI DEL 1998)
- OPM 2001 (DENUNCIA REDDITI DEL 1998 RELATIVA AI REDDITI DEL 1997)
- OPM 2000 (DENUNCIA REDDITI DEL 1997 RELATIVA AI REDDITI DEL 1996)
ECCETERA...
I primi a usufruire dell'OPM sono state le ADI (1993), poi i Valdesi (dal 1997), quindi i Luterani (1999), infine gli Avventisti e l'UCEI (dal 2000).

QUALCHE NOTIZIA SULLE INTESE
- I Valdesi, i primi a firmare un'Intesa con lo Stato italiano gia' il 21 febbraio 1984, quando l'OPM non era stato ancora inventato ne' si prevedeva che il finanziamento pensato per la Chiesa cattolica potesse essere esteso anche alle altre confessioni religiose, stipularono una nuova Intesa il 25 gennaio 1993, accettando l'OPM solo per le scelte espresse, dopo molte sofferte discussioni al loro interno. E' infatti dai redditi di quell'anno che essi cominciano a usufruire dell'OPM. Per precisione storica, va detto che, il Sinodo del 2001 approvo', sempre con molte discussioni e voti contrari, l'accettazione anche delle quote non espresse. Tuttavia, lo Stato non ha ancora risposto alla richiesta dei Valdesi di rivedere l'Intesa in tal senso, e quindi per ora i Valdesi continuano a usufruire solo delle quote espresse.
- Le ADI firmarono l'Intesa nel 1988 e accettarono subito l'OPM.
- Gli Avventisti, nella prima Intesa (1986), avevano rinunciato all'OPM. Lo hanno poi accettato, stipulando con lo Stato una nuova Intesa nel 1996.
- Anche l'UCEI ha stipulato due Intese; la prima nel 1987 (approvata dal Parlamento nel 1989) e la seconda nel 1996, nella quale accetta l'OPM.
- Nel 1993 lo Stato stipulo' un'altra Intesa con i Battisti (Unione cristiana evangelica battista d'Italia -UCEBI), che fu ratificata nel 1995. I Battisti NON accettarono l'OPM ne', per ora, hanno avuto ripensamenti. Per concludere l'argomento, occorre ricordare che il 20 marzo 2000 furono firmate due nuove intese, una con l'Unione buddhista italiana (UBI), e l'altra con la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova (ambedue concorrono all'OPM; i Buddhisti accettano anche le quote non espresse, i Testimoni di Geova no). Sono passati quattro anni, ma queste intese attendono ancora la ratifica del Parlamento italiano. Perche'???
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