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Phishing. Mail truffaldine con oggetto “verifica tributaria”, avviso dell'Agenzia delle Entrate
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Articolo di Rita Sabelli
26 agosto 2015 10:47
 
E' di ieri il comunicato con cui L'Agenzia delle entrate avvisa formalmente privati ed imprese che le mail che stanno circolando con oggetto “verifica tributaria” non provengono dall'Agenzia ma sono false e truffaldine, e che l'indirizzo pec da cui provengono ([email protected]) è ingannevole e contraffatto.

Il consiglio che viene dato è quello di cancellare il messaggio senza aprire l'allegato che contiene virus che potrebbero infettare il computer.

Si tratta infatti di phishing, una forma particolare di truffa informatica tentata attraverso l'invio di messaggi di posta elettronica ideati per trarre in inganno il destinatario al fine di carpirgli informazioni personali (password, numero di carta di credito, etc.) da utilizzare per frodi finanziarie e/o furti di identità.
Questi messaggi di solito riproducono quasi fedelmente pagine di siti (banche, posta) loghi o simboli in modo da ingannare il destinatario invitandolo a inserire dati, cliccare su link (che riportano a pagine altrettanto false) o scaricare allegati.

I consigli da seguire sono:
- diffidare di mail che invitano a inserire dati personali e/o relativi ai propri mezzi di pagamento poco chiare e/o scritte in un italiano incerto e/o contenenti richieste di cambio password, proposte promozionali particolari, vincite inaspettate, avvisi di controlli o verifiche, etc.;
- non rispondere alla mail e non aprire l'allegato, né cliccare sui link proposti;
- nei casi sospetti, se si vuole comunque verificare (per esempio se davvero ci ha scritto la nostra banca) contattare per telefono il mittente oppure accedere al suo sito digitandone l'Url direttamente nella barra dell'indirizzo del proprio browser;
- cancellare la mail e semmai farsene copia se si vuole segnalare o denunciare il fatto o comunque tenerne traccia.

Sono esclusi ovviamente i casi in cui la mail segua un acquisto online o l'attivazione di un contratto per il quale sia necessario o proficuo registrarsi su un sito e fornire propri dati personali. Anche in questi casi, però, se all'arrivo di una mail si sospetta qualcosa, è meglio contattare direttamente il mittente per una verifica.

Segnalazioni e denunce possono essere fatte anche online, attraverso il sito della Polizia Postale.
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