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Popolazione. La Cina e' seconda all'India?
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Articolo di Redazione
26 maggio 2017 14:18
 
 La Cina e’ un Paese abituato a battere record, di ogni tipo. E’ la nazione che produce piu’ acciaio (la meta’ di tutto il mondo), con il maggior numero di utenti di Internet (piu' di 700 milioni), che consuma piu’ carne di maiale (piu’ di 53 milioni di tonnellate). E fino ad oggi ha ostentato il titolo della nazione piu’ popolata al mondo. Ma ora un famoso demografo cinese ha messo questa posizione in dubbio: secondo lui, l’India e’ il Paese con maggior numero di abitanti di tutto il Pianeta.
Yi Fuxian, dell’Universita’ del Winsconsin-Madison, ha detto questa settimana in un simposio a Pechino che, secondo i suoi calcoli, le cifre ufficiali sono sbagliate.
Se la popolazione cinese, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, e’ di 1.380 milioni di persone, secondo lui la popolazione reale e’ di 1,280 milioni. Sono 90 milioni in meno. L’India, al contrario, e’ abitata da circa 1.320 milioni.
I calcoli del demografo fanno quindi notare un sorpasso che l’ONU non prevedeva fino al 2022. Yi crede che dal 1990 sono state registrate piu’ nascite del numero reale. Le sue indagini evidenziano che tra il 1990 e il 2016 ci sono state 377,6 milioni di nascite invece dei 464,8 milioni che riportano i dati ufficiali.
Secondo quanto pubblicato dal periodico South China Mornig Post, altri demografi cinesi sono d’accordo con lui. “I dati della popolazione dopo l’adozione della politica del figlio unico sono stati gravemente falsati e i dati delle pianificazioni famigliari sono esagerati del 30% -ha detto Liang Zhongtang, ricercatore dell’Accademia di Scienze Sociali di Shanghai, citato da questo giornale.
Non e’ a prima volta che Yi e’ coinvolto in una polemica. Nell’ambito della sua carriera, ha criticato duramente le restrizioni alla natalita' imposte dal regime cinese. L’esperto ritiene si debba eliminare qualunque tipo di limitazione, non solo, ma anche incentivare le nascite per combattere il rapido invecchiamento della popolazione cinese.
Il suo libro, "Un grande Paese con un nido vuoto", del 2007, e’ stato proibito per anni nella Cina continentale, poiche’ criticava con durezza la politica del figlio unico che e’ stata in vigore fino alla fine del 2015 in questo Paese. Anche se da allora, in coincidenza con un prima rilassamento parziale fino al superamento completo di questa politica, gli argomenti del professore sono diventati sempre piu’ accettabili da parte del governo cinese. Nel 2013, la sua opera e’ stata finalmente pubblicata in Cina.
L’anno scorso, dopo che Pechino ha autorizzato a tutte le coppie sposate di poter avere due figli, Yi e’ stato invitato a partecipare a forum come quello di Boao, con il quale Pechino cerca di emulare gli incontri di Davos.
Secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica della Cina, lo scorso anno la popolazione attiva del Paese si e’ ridotta di 3,49 milioni, mentre il numero dei maggiori di 60 anni e’ cresciuto di 10,86 milioni di persone. I calcoli di questo organismo prevedono che per il 2030 la Cina raggiunga il suo massimo livello di popolazione, 1.450 milioni di persone, ma questa cifra sta cominciando a diminuire gradualmente fin da ora.
Nel 2016 la Cina ha registrato 17,86 milioni di nascite, il maggior numero annuale dal 1993, grazie in parte alla eliminazione dalla politica del figlio unico.

(articolo di Macarena Vidal Liy, pubblicato sul quotidiano El Pais del 26/05/2017)
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