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Siamo in Primavera avanzata: scoppiano le allergie
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Articolo di Giuseppe Parisi
15 maggio 2005 0:00
 
Sono circa 7 milioni gli italiani che, con l'arrivo della fioritura della vegetazione, ogni anno sono alle prese con le allergie. Colpa dei pollini? Che vibrano allegri nell'aria, anche se con particolare ritardo: quelli dei cipressi, noccioli e betulle (quest'anno in ritardo per il freddo imprevisto), nonche' la parietaria, e le graminacee.
E via allora con i record di starnuti, tremendi pruriti al naso, alla gola e alle orecchie. Talvolta non si riesce a guidare l'automobile, a causa della lacrimazione degli occhi. Subito si corre ai ripari. e diventa un business.
La corsa in farmacia per acquistare i famosi anti-istaminici, sotto qualsiasi forma, compresse, spray etc. I meno fortunati passeranno direttamente ai cortisonici.
Questo fenomeno allergico, un tempo circoscritto a pochi sfortunati, oggi sta diventando un problema di massa. Boom delle allergie, mistero fitto sulle cause.
La verita' e' scottante: da 25 anni a questa parte l'incremento dei soggetti allergici e' stato vertiginoso, e il significato brancola nel buio, almeno cosi' appare su uno studio del Wolfson Institute of Preventive Medicine sul Journal of Medical Genetics.
Una volta il problema era tipico dei soli mesi primaverili, oggi il fenomeno allergico e' in qualsiasi stagione, e certamente presenta cause ben piu' approfondite ed articolate.
Cosa sta accadendo?
Perchè le allergie sono in libera impennata?

Sono diverse le spiegazioni, e le cause sono cagionate dall'uomo.
Non ci dovremmo stupire di cio'.
Basti pensare come le stagioni non sono le stesse di quelle di soli 25-30 anni fa. A quel tempo era godibile la bellezza dell'alternarsi dei suoi cicli, che ci veniva spiegato fossero quattro, e in effetti 4 ne vedevamo. Come potremmo spiegare la medesima cosa ad un bimbo di oggi, ammesso che tutto cio' gli fosse spiegato?
A quel tempo, si osservava l'alternarsi dei colori, degli odori, dei messaggi energetici che ogni singola stagione determinava sui nostri comportamenti, e ne influenzava le nostre vite, il nostro modo di agire, pensare, la vita di relazione, la fame e la sete, il desiderio di luce, buio, aria, il desiderio di amore e sesso.
L'uomo al centro della natura e dei cicli naturali. E' credibile possa non avere interferenze?
Oggi nessun testo di medicina ufficiale ne ha traccia, a differenza dei testi di medicine millenarie come quella tradizionale cinese. E questo e' il motivo per cui se ne sa poco, soprattutto tra i medici.
Cosa e' una stagione?
Se un bambino vi chiedesse questo, cosa rispondereste?

Eppure, era accattivante godere del ciclo delle stagioni, ognuna con energie precise, scandite da codici intelligenti della natura.
L'uomo non e' altro che una particella energetica al centro di un regolato sistema di codici. E' il microcosmo all'interno del macrocosmo.
Microcosmo e macrocosmo sono energeticamente interconnessi ed interdipendenti, tutto quanto accade nel macrocosmo (ambiente ed Universo) si rigenerera' nel microcosmo (uomo).
Ogni specie vivente sulla Terra rappresenta un microcosmo, anche una pianta vive, e dipende nel suo esistere dalle influenze che le singole stagioni determinano su di essa. Alla medesima maniera gli animali, legati da regole e codici naturali regolari e alternanti.
Le influenze delle stagioni erano ben conosciute un tempo.
A primavera qualcuno aveva il naso colante, in autunno qualcuno era depresso, d'estate sembrava che la gente si sentisse tanta energia addosso, e d'inverno il gioco di gruppo, rintanati avanti al camino, era un bisogno.
Oggi difficilmente possiamo interpretare la presenza di quattro stagioni.
Quando un tempo si passava da una stagione all'altra, lo si faceva per gradi, esistevano le mezze stagioni. Oggi esse sono piu' un fatto di moda, per la commercializzazione del vestiario, piuttosto che una realta' atmosferica.
Quella saggezza antica si e' persa, la stagione non porta dietro di se' quel bagaglio di informazioni e di impulsi che governano ancora la flora e la fauna, tutti i mammiferi con l'eccezione dell'uomo. Che, nell'alto della sua intelligenza sfida ogni giorno leggi naturali che sono il caposaldo degli equilibri dinamici del nostro esistere. Ce ne dimentichiamo: chi per distrazione, chi per egoismo.
E quelli meno fortunati, si chiamano: prossimo. Ad esso e' triste spiegare che l'uomo e' riuscito anche ad impedire il fluire naturale delle stagioni.
Adesso e' difficile credere che esse siano ancora quattro.
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