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Traffico droghe. Il disastro tra Spagna, Gibilterra e Marocco
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Articolo di Redazione
21 maggio 2017 18:38
 
 Vedere avvicinarsi una Land Cruiser Grand Land Toyota alla spiaggia, non avrebbe dovuto destare sospetti di nessuno. E’ uno dei migliori fuoristrada per la sabbia. A meno che non siamo nella spiaggia di Tonelero, nel Comune La Linea de la Concepciòn (ndr. al confine tra Spagna e Gibilterra). Qui ci sono diverse possibilita’ che si tratti dello sbarco di droghe, fatto in pieno giorno, dopo essersi assicurati che in zona non ci sono ne’ poliziotti ne’ guardie civili. Come se non fosse con loro, una decina di uomini in muta sono capaci di scaricare una lancia con tre tonnellate di droga in dieci minuti. La sfrontatezza dei narco stupisce gli abitanti della zona e gli estranei. Nessuno parla di numero, potrebbero essere un centinaio, un migliaio o due, ma una piccola mafia si e’ insediata a La Linea, con la preoccupazione degli abitanti della zona.
“Una larga maggioranza della popolazione e’ nauseata dal narcotraffico, perche’ questo sta provocando un effetto ‘chiamata” che desta preoccupazione”. Sono parole di Juan Franco, Sindaco di una delle cittadine di Cadiz piu’ colpite dalla disoccupazione, il 35%. “Il nostro problema e’ che abbiamo il Marocco alle nostre porte, che qui c’e’ un livello tremendo di poverta’ e che alcuni, non so quanti, partecipano a queste azioni illegali, provocando un cattiva immagine e un disprezzo per la Linea”.
I tetti delle case
In gergo sono conosciuti come "i punti" puo’ essere in un angolo, montato su un motorino di quelli che non hanno bisogno della patente per essere guidati, in auto o su un tetto strategico ad alta visibilita’. Il suo lavoro, per chiamarlo in qualche modo, consiste nel controllare le pattuglie della Guardia Civil. Usano telefoni i portatili usa e getta, o walkie-talkies si’ da non essere rintracciati durante le telefonate. “Posso no guadagnare mille euro al giorno”, dice Juan Encinas, segretario provinciale a Cadiz della AUGC, Asociación Unificada de Guardias Civiles.
Pietre contro un auto della Guardia Civil
Che l’impunita’ con cui agiscono queste bande di narcos e’ in crescita, lo dimostra il fatto che nei due ultimi mesi ci sono stati due attacchi agli agenti di polizia. Il primo c’e’ stato ad aprile, quando un auto-pattuglia della Guardia Civil era andata per dare rinforzo alla Policia Nacional, dopo che un centinaio di residenti l’avevano chiamata per cercare di far fronte ad un’operazione di droga attraverso il porto. Ci fu un ferito lieve. A maggio l’altro caso di un poliziotto che fu preso a lanci di pietre mentre andava al lavoro, alle sei meno un quarto della mattina, dopo che aveva segnalato coi lampeggiatori ad un automobilista che erano in corso delle strane manovre.
“Si rubano fra di loro”
“Qui ci si conosce, sappiamo la scuola dove vanno i nostri figli, le nostre automobili e i supermercati dove andiamo a fare compere nel fine settimana, ma questa cittadina e’ molto piccola e sappiamo chi sono. Alla fine, tutti giocano col fuoco, prima o poi qualcuno si brucia, o le bande si levano di mezzo da sole, perche’ talvolta si rubano fra di loro”, dice un agente che lavora in zona e che preferisce restare anonimo.
Quando parliamo di numeri, le cifre scandalizzano. Un pilota a “caché” nel mondo del narco, abile nella guida di uno zodiac con 900 cavalli di potenza, puo’ incassare trentamila euro in un viaggio dal Marocco alla Spagna. La quantita’ e’ proporzionale non solo al rischio, anche, ma vale quello che trasporta, centinaia di balle di hashish a 30.000 euro l’una: tre milioni in tutto. Che si moltiplicano in modo esponenziale rispetto a come viene usata la droga, che si venda per strada all’ingrosso o in confezioni singole.
Venite “neri”
La scorsa settimana santa, c’e’ stato un altro scandaloso sbarco in una spiaggia piena di gente, e di conseguenza c’e’ stata una riunione della giunta locale di Seguridad del Ayuntamiento. Ed hanno promesso di inviare i GRS, gli specialisti antisommossa della Guardia Civil, conosciuti come “i neri”, per il colore della loro uniforme. Mentre erano a La Linea, non successe nulla. “Ma non possiamo militarizzare la citta’”, dice il Sindaco Juan Franco. “Abbiamo bisogno che vengano rafforzati gli effettivi della Guardia Civil, ma con anche un piano strategico speciale che sia in armonia con l’economia di questa citta’. Siamo in concorrenza con Gibilterra, dove le societa’ pagano il 10% di imposte, io ho 8.700 disoccupati, il 95% dei quali nn hanno fatto le scuole superiori, che possono cascare nel contrabbando del tabacco e in mano alle mafie”, si giustifica il Sindaco indipendente de La Linea.
“Nokia vive dei telefonini da 20 euro che vengono venduti qui per controllare”
“Vestono come cani, ma con una tuta sportiva di Armani che gli costa 300 euro”. Cosi’ descrive i narcos una guardia civile che lavora nella zona. “Non si privano di nulla, mostrano le loro auto talvolta Suv, di alta gamma, e ori, ed hanno un sacchetto dove tengono i documenti e le banconote intascate con il traffico di droga”.
Quando gli chiedo se si sente osservato nel suo lavoro, mi risponde di si’. “Si spostano durante il giorno perche’ una rete di “punti” fanno loro sapere dove siamo. Nokia vive dei telefonini da 20 euro, che di per se’ non valgono nulla, non hanno Internet e con schede prepagata che comprano per ascoltare di nascosto”.
Il prossimo 23 maggio, diverse associazioni della Guardia Civil e della Policia Nacional manifesteranno nella piazza alta di Algeciras per chiedere maggiore sicurezza.

(articolo del quotidiano ABC, pubblicato il 21/05/2017)
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