testata ADUC
Ue. L'Europarlamento e l'armonizzazione delle pene per i reati di droga
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Donatella Poretti
10 marzo 2004 19:25
 
Il Parlamento Europeo ha approvato ieri una relazione per fissare delle sanzioni minime contro il traffico di droghe, ma non il consumo. In pratica si stabiliscono delle pene minime a cui dovrebbero uniformarsi i Paesi membri per sanzionare la produzione, la fabbricazione, la vendita, il trasporto, la distribuzione, la coltivazione e il possesso di droghe. Nessuna citazione per il consumo personale, che cosi' restera' materia di competenza di ciascun Paese.
Questa "armonizzazione" ad esempio propone di stabilire da 1 a 3 anni la pena per il traffico di piccole quantita' di droghe, da 5 a 10 anni per quantita' piu' grosse; mentre per i reati commessi da organizzazioni criminali le pene dovranno essere di almeno 10 anni.
L'europarlamentare olandese, il popolare Arie Oostlander, proponente dell'iniziativa ha commentato che la risoluzione e' "un piccolo passo ma decisivo per la creazione di uno spazio giudiziario comune".

All'Olanda e ai coffee shops il documento dedicava un capitoletto, di cui riportiamo un passaggio:
"La volonta' dei Paesi Bassi di poter continuare ad autorizzare il possesso di piccole quantita' di droghe leggere e la vendita di questo tipo di droghe nei coffee shops ha rappresentato uno dei principali problemi per giungere a un accordo definitivo. Sebbene nei Paesi Bassi la vendita e il possesso di stupefacenti siano vietati, i tribunali del Paese non perseguono il possesso di piccoli quantitativi. In teoria, la presente decisione quadro non chiede a nessuno Stato membro di cambiare la sua politica in materia di stupefacenti e i Paesi Bassi potrebbero continuare a tollerare i coffee shops. Ciononostante, i Paesi Bassi sono tenuti a inasprire le sanzioni imposte per la vendita di piccole quantita' da 1 mese a 1 anno, ma e' probabile che la tolleranza continui. Il Consiglio e la Commissione hanno indicato con fermezza che in questo settore va applicato il principio di sussidiarieta'.
Tuttavia, i Paesi Bassi sembrano disposti a rendere piu' rigorosa la loro legislazione, visto che il Ministro della Giustizia ha confermato l'auspicio del suo Governo che i coffee shops limitino la vendita ai residenti. Il Consiglio ha dichiarato l'intenzione di scoraggiare il fenomeno del turismo della droga".

Nella relazione di minoranza sottoscritta da Maurizio Turco, Marco Cappato e Ilka Schröder, dopo avere riconosciuto che la relazione quantomeno non intendeva stabilire la penalizzazione del consumo di droghe, si notava comunque che "i risultati controproducenti dell'approvazione della presente decisione quadro sono il rafforzamento del regime proibizionista internazionale, l'incremento dei profitti dei trafficanti di stupefacenti, la corruzione delle istituzioni e la repressione dei consumatori di stupefacenti".

La "Relazione sulla proposta di decisione quadro del Consiglio riguardante la fissazione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e alle sanzioni applicabili in materia di traffico illecito di stupefacenti" e' questo indirizzo Internet: clicca qui
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS