testata ADUC
Val di Susa: una lezione per tutti noi.
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Giuseppe Parisi
15 dicembre 2005 0:00
 
Val Di Susa, e' l'esempio di crescita civile di un mondo, di una popolazione attenta alle problematiche esistenziali e globali.
Gli uomini e donne di questa comunita', a colpi di manganello ed insulti, vivono coraggiosamente e con determinazione un particolare e delicato momento della loro esistenza. C'e' in ballo la stessa sicurezza, la stessa esistenza a poter vivere bene nel benessere (che non e' quello economico), in salute. Quello che e' accaduto e sta accadendo in Val di Susa, potrebbe da sola smascherare molte verita' scottanti. Pertanto non e' un caso che le maggiori testate mediatiche si siano stranamente ovattate. Ma e' legittimo che una comunita' abbia a non desiderare, nell'interesse generale e del prossimo, un qualcosa che sovente coloro che la desiderano risultano essere forse i medesimi che della "cosa" abbiano qualche interesse rilevante?
E' legittimo che un cittadino, quelli che gli "ovattati" chiamano "l'uomo della strada" (cioe' si ciba, dorme, si sveglia, si lava, fa sesso, lavora, vive per strada, solo per la strada), presa coscienza superiore, raggiunta una consapevolezza diversa, si imponga avverso ogni mezzo per salvaguardare il suo credo, che e' il bene supremo: Salute-Vita?.
Oppure, la Salute, la Vita, non sono un bene cosi' prezioso da dover essere tutelato ad ogni costo?
Perche' nai, "manganellare" una comunita' di popoli la cui consapevolezza ha raggiunto livelli superiori, dove esiste la "forza" della "conoscenza"? In quale reato si manifesta l'aver preso corpo, "coscienza", "anima", che l'impatto ambientale e' basilare per il mondo ove si vive, sul benessere, sulla salute, sulla Vita?
Per quale motivo un popolo, una comunita' di popoli, non possa autodeterminarsi, e decidere di non voler l'antenna del ripetitore del telefonino, la centrale termoelettrica, la centrale nucleare, quella a carbone; di non voler i campi di coltivazione geneticamente modificati, semplicemente campi naturali e biologici, di non desiderare le strade, i ponti "speciali", ma soltanto strade e ponti normali, non treni superveloci ma normali treni pendolari (efficienti!), consapevolezza che costruire il Ponte di Messina non e' la soluzione migliore, consapevolezza che bisognerebbe spingere sulle "sfortunate" ferrovie dei nostri treni, la Salerno-Reggio Calabria, lo svincolo di Mestre e la tangenziale di Milano, rifare gli acquedotti, gli argini, i porti, completare le opere lasciate a meta', le scuole, gli ospedali.
Possono o no i popoli essere liberi, liberi di potersi scegliere il modo di nutrirsi, il modo di curarsi, il modo di vivere? Perche' no?
Non sono d'accordo sempre gli stessi, i medesimi del "villaggio globale", della Mc Donald a Pechino, e della Coca-Cola a Phnom Penh . Gli stessi che si servono dei media a fior di milioni di euro (spesso soldi dei popoli) per "gestire" le nostre convinzioni, annebbiare la verita' e la conoscenza.
Sono gli stessi del "The Lancet", o semplicemente sulle nostre testate importanti (autorevoli.).
Puo' considerarsi civile un Paese che annebbia la verita', che fa propaganda sulle cose di cui si e' gia' deciso senza parere del Popolo Sovrano?
Puo' considerarsi civile un Paese che antepone le "manganellate" al chiaro pacifico dibattito?

Di dibattiti ho sentito soltanto quelli che riferiscono che i Valsusini siano come quelli delle caverne, nulla circa i pareri dei Valsusini.
E tra le piogge di manganellate per i Valsusini, c'e' anche il cittadino in divisa che grida: "io sono lo Stato"! e, chi e' lo Stato, se non il cittadino, ed ancor di piu' la comunita' di cittadini?
E' evidente il "progetto" di omologare le grandi masse ad usi e consumi.
E quelli del "Villaggio Globale", alla ricerca dell'occidentale medio, perche' sempre felice e contento, convinto di vivere bene. L'occidentale medio che prende la vita low-cost ed e' convinto di risparmiare. L'Occidentale medio (lo chiamano cosi') che per stare bene si "imbottisce" di vaccino dell'influenza per sconfiggere l'aviaria.

Ma guarda che strano fenomeno biologico.
Il pollo, invece di evolversi verso l'uomo... accade che l'uomo si evolva verso il pollo. Un pollo e' consapevole di valere poco, non osa volare.
Quelli che rimangono felici e contenti, magari vaccinandosi, cosa sono? E, in virtu' del loro numero, accade che il virus stia passando dal pollo all'uomo. Accade che, quelli del "Villaggio Globale", gli estremisti del nuovo potere economico, trovino gli "spazi" di loro piacimento.
La Liberta', diceva un vecchio saggio, non e' un bene acquisito: deve essere conquistata e vigilata giorno dopo giorno.
Non facciamoci illusioni, per loro esiste soltanto il motto: il mondo e' del piu' furbo e forte, la clava e' il profitto, e la terra e' una preda.
Non permettiamo che ci diano del "pollo" proprio loro.
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS