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Vincent Lambert e i fanatici
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Articolo di Redazione
21 maggio 2019 17:38
 
 Parole degli avvocati dei genitori di Vincent Lambert, sull'annuncio della decisione della Corte d'Appello che ordina la ripresa delle cure, il tutto in un'atmosfera di “fine partita”: "Abbiamo vinto!", "Questa è la rimonta!". Dichiarazione della madre di Vincent Lambert, dopo questo nuovo annuncio, quando la fine del trattamento è stata annunciata: "E 'un crimine, sono nazisti". Ed ha girato un video di suo figlio per concederlo al suo voyeurismo, chiedendo la "rimozione" del medico il cui "crimine" consisteva nell'applicare la legge. Possiamo vedere da quale parte c’é delicatezza, decenza, senso dell'intimità e, in una parola, carità cristiana, in questa tragica vicenda sotto tutti gli aspetti.
La verità è che le autorità mediche e giudiziarie, inclusa la decisione della Corte d'Appello, rispettavano scrupolosamente la lettera e lo spirito della legge Claeys-Leonetti sul fine vita dei malati mantenuti farmacologicamente, votata quasi all'unanimità dall'Assemblea nazionale (un'assemblea di "nazisti", senza dubbio ...) e applicata in centinaia di casi simili. L'indecenza è contagiosa: diversi leader di destra hanno preso la difesa dei genitori di Lambert, in totale contraddizione con la legge da loro stessi votata.
Questa legge è chiara: se la volontà del paziente va in questa direzione e se famiglia e medici sono d'accordo, è sia legale che umano non indulgere in un'irragionevole ostinazione a favore delle persone. ridotte in stato vegetativo senza speranza di miglioramento. Non c'è "crimine", "illegalità", per non parlare di "nazisti" o "rimonta". L'uso di questo vocabolario scandaloso, volgare e aggressivo conferma quello che sappiamo fin dall'inizio: i genitori Lambert, membri di una setta cattolica integralista illuminata, la Fraternità San Pio X, con la quale Vincent Lambert aveva rotto bruscamente, hanno strumentalizzato la sofferenza del loro figlio con l'obiettivo di imporre i loro principi oscurantisti e innalzare i dogmi con cui sono febbrilmente crociati.
La volontà di Vincent Lambert? Sua moglie Rachel, che vive da dieci anni un calvario doppio, personale e mediatico, è la legittima interprete: Vincent, dice - senza che le leggi possano contraddirla - non voleva che giorno, in caso di disgrazia, ci fosse un accanimento così feroce su di lui. È l'ostinazione di sua madre e quella di suo padre, un attivista di vecchia data dell'associazione “Laissez-les vivre”, che ha bloccato il meccanismo legale. Questa ostinazione ora conduce alla gogna il dottor Sanchez, onesto medico che si è limitato ad agire secondo le regole.
La decisione della Corte d'Appello – sorprendente - prolunga questa situazione assurda. Così la via crucis di sua moglie e dei suoi parenti può continuare per mesi, sotto l'occhio immodesto delle telecamere, tra le grida stridenti dei fanatici.

(articolo di Laurent Joffrin, pubblicato sul quotidiano Libération del 21/05/2019)
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