COMMENTI
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14 giugno 2007 0:00 - Alice
Se posso...
Non credo che tutti i NOTAI ad oggi siano stati degli stinchi di santo...sicuramente ci sono ancora quelli onesti, ma si contano veramente sulla punta delle dita.
Non so fino a che punto fatturino tutto o invece facciano la cresta sui cosidetti importi ex art.30, per lo Stato mai percepiti, per il cliente sempre necessari.
Anche i passaggi auto erano una bella fonte in nero non sempre da dichiarare per intero.
Bastava avere due o tre concessionari GROSSI per avere una buona fonte di reddito invisibile.
E' vero gli onorari notarili coprono una piccola parte delle parcelle totali, ma questo non vale per tutti gli atti.
Vogliamo essere onesti e dichiarare quanto è il GUADAGNO netto per un atto di mutuo a fronte delle spese effettive sostenute per le visure, la registrazione (costo 0) e l'iscrizione ipotecaria?.
E' facile buttarla sulla tutela del consumatore a garanzia della certezza giuridica, ma comunque le spese le facciamo sempre noi.
E' perchè se siete tutti così onesti, ci sono delle differenze abbissali fra questo o quel preventivo di questo o di quel notaio (naturalmente per lo stesso atto). Una differenza di 1.000 o più per un cittadino che è preso dalla gola, fa una bella differenza.
Alla fine l'atto che ne viene fuori non è un atto di serie B ma è pur sempre un atto! E non credo che il Notaio che scende di 1.000 lavori per la gloria.
Avete, a parer mio, esagerato nella certezza di essere una casta inattaccabile, ora invece, qualcuno si è accorto di voi e del VS potere talmente grande da riuscire ad influenzare questa o quella classe politica con semplici ammiccanti telefonate segrete.
Forse gli avvocati non saranno in grado di tenervi testa fin da subito, ma credo che le capacità intellettive di questo o di quell'uomo "di legge" non debbano essere rapportate alla categoria cui appartengono.
Se infine gli avvocati secondo voi non pagano le tasse, non credo che spetti alla vostra lobby l'azione punitiva, ma agli organi competenti.
Non è annegando gli altri che riuscirete a rimanere a galla....
Cordialità
14 giugno 2007 0:00 - Marco
Scusate, sono impiegato in uno studio notarile da circa 3 anni e devo esprimere una mia opinione sulle recenti liberalizzazioni: in tutta sincerità devo dire che prima di cominciare a fare questo lavoro (pur avendo una cultura universitaria) non sapevo quasi nulla dell'attività notarile e nei pochi casi in cui mi sono recato dal notaio ho avuto la stessa impressione "comune" cioé: "per una semplice firma guadagna un sacco di soldi!!". Ebbene devo dire che questa impressione era dettata dalla mia ignoranza riguardo tutta l'attività che c'é prima e dopo quella firma, che attraverso il mio lavoro ho imparato a capire. Con questo voglio dire che capisco e comprendo tutti coloro che hanno un idea "distorta" della funzione notarile, per l'appunto dettata dalla mancata conoscenza della stessa, ma invito perciò a cercare di capire e conoscere l'attività del notaio, prima di esprimere un giudizio al riguardo. Soltanto così si può esprimere un giudizio "proprio" e non influenzato da diversi fattori (vedi titoli sui giornali e falsi scoop televisivi). Le considerazioni sui costi sopra fatte dal Notaio Fausti vi posso assicurare che sono assolutamente vere, non c'é nessuna demagogia o interesse di parte, sono dati certi sui cui bisognerebbe riflettere!!
Saluti a tutti
14 giugno 2007 0:00 - Antonio Frattasio

Lenzuola e tovaglie
Il ministro Bersani se è mai possibile ci ha ancora una volta sorpreso perché agli industriali ha chiaramente affermato che la Sinistra, diciamo quella sua, deve avere come scopo i diritti dei consumatori. La svolta ideologica è a dir poco epocale. Già nei decreti, chiamati lenzuolate , si era capito. Ma andiamo con ordine. Chi come me ha percorso i difficili anni del 68 sa che, oltre alle letture di base, i ricordi più struggenti ci pervengono dal cd. libretto rosso, ma soprattutto da Marcuse. Ora senza ripercorre la filosofia dell’autore ciò che coglievamo come imminente pericolo per la società era appunto il formarsi di un Ordine politico che operasse mediante la manipolazioni dei bisogni da parte di interessi costituiti del Capitalismo. Il Bersani con la sua affermazione ha garantito di introitare l’universo dei bisogni e delle idee del popolo della “ sinistra” agli interessi all’élites dominati: l’Alta Finanza Italiana ed Internazionale. Il consumatore è infatti il soggetto che si riconosce nelle sue merci, trova la sua anima nell’auto, nel giradischi, nelle vacanze. Il suo pensiero è promosso dagli opinion leaders, popolato da ipotesi autovalidantisi, ripetute incessantemente da fonti monopolizzate, diventando perciò dettati ipnotici. Così il Bersani vuole condurre ciò che resta dell’opposizione di sinistra nel sistema integrato del neo-capitalismo e nel suo universo dei valori. Esiste però una novità. Infatti , secondo la mia opinione, le Multinazionali, l’Alta finanza Internazionale hanno scoperto che un certo livello di basso terrore prodotto da una illegalità di base fa aumentare i profitti in modo smisurato. Ecco perchè
nell’ambito delle cd. liberalizzazioni hanno deciso di alzare il tiro ed hanno programmato anche di distruggere il Notariato. Esso rappresenta un fondamentale pilastro della certezza giuridica nel nostro paese come il professore on. Diliberto ha riconosciuto in un suo recentissimo articolo intitolato appunto : Regole di mercato e funzione notarile. Infatti la sua distruzione provocherà uno stato di illegalità diffuso nel settore economico. Eliminando il magistero notarile, si elimina l’alto grado di sicurezza contrattuale e si aumenta a dismisura il contenzioso e di fatto si paralizza il nostro sistema giudiziario già oramai al collasso; si annulla il gettito di imposte complicate ed versate ora con certezza e tempestività, ed inoltre si impedisce una rappresentazione esatta della distribuzione della ricchezza. Per fare un esempio con i numeri, che non posso essere negati , con la sparizione dell’autentica notarile dagli autoveicoli, il ministro Bersani ha vantato un risparmio annuo di 70 milioni di euri. Orbene anche la rivista 4 Ruote ha dovuto riconoscere invece che non si è avuto alcun risparmio da parte del consumatore. La sua sostituzione con un visto privo di garanzia per l'acquirente, non solo non gli ha prodotto alcun risparmio, infatti i costi dell'autentica notarile: 40 euro di cui 30 di imposte e 10 di onorario sono stati subito assorbiti nelle altre pratiche. Si sono però aggiunti degli effetti collaterali: in primis lo Stato non ha introitato subito i ¾ di tale somma, poi sul resto si pagheranno le imposte dirette? Bella domanda e nessuna risposta. E siamo solo all’inizio. E già si è notato un aumento dei furti. Questa crescente insicurezza nelle vendite dell'usato ( e quindi il suo deprezzamento ) sta già avendo come effetto l'aumento degli acquisti di auto nuove e quello che sta per seguire, ecco il grandissimo affare, i premi delle assicurazioni sui furti. Non si tratta di lenzuola ma di tovaglia, alla cui tavola si sono seduti le case automobilistiche, ( lo sentite Montezemolo) , le assicurazioni ( di tutti i colori ) e la criminalità che ha un ostacolo in meno per i suoi affari. Ora i cittadini italiani debbono prendere coscienza che la legalità non è un optional. Con il principio del divide ed impera spingono le professioni contro il controllo di legalità. E’ noto che molte categorie professionali sono allettate dalla speranza di limitare i danni dell’aumento vertiginoso ed esponenziale dei loro iscritti acquisendo delle “ esclusive”, paradossalmente inserite nelle liberalizzazioni, sostituendosi ai controlli notarili, ma mi chiedo, oltre a mille altre considerazioni quale la competenza specifica, l’economicità della prestazione professionale, le garanzie del Notariato, è mai possibile far credere che una parte possa svolgere anche le funzioni di giudice o controllore di se stesso? Ecco perché signor Ministro Bersani siamo con il professor on. Diliberto e non con lei né con la sua visione di trasformarci tutti in un'unica dimensione: quello di consumatori di noi stessi. Antonio Frattasio
14 giugno 2007 0:00 - Francesco Fimiani
sono notaio da trent'anni e lo sono divenuto a 34 anni dopo aver superato, all'epoca, l'esame di procuratore legale, aver maturato l'anzianità per essere iscritto all'albo degli avvocati e l'abilitazione all'insegnamento di diritto.
Mi chiedo, ma non sono riuscito a darmi una risposta che vorrei dai consumatori:
- che vantaggio avrebbero i consumatori a potersi rivolgere ad un'avvocato o ad un pubblico dipendente per farsi autenticare le firme in calce ad un contratto di compravendita?
- il contratto chi lo predisporrebbe?
- tutti gli incombenti, precedenti e posteriori alla firma (visure cataslai, ipotecarie, dei titoli di provenienza, copie degli atti, trasmissione telematica per la registrazione, voltura, trascrizione da chi verrebbero effettuati)?
- non credo che un normale cittadino sarebbe in condizione di svolgere tutte queste attività da solo, per cui in ogni caso, sarebbe costretto a rivolgersi ad uno o più professionisti o agenzie che non credo lo farebbe gratuitamente;
- se semplificazione significa anche guadagno di tempo, mi sapete indicare quanti giorni impiegherebbe un normale cittadino a svolgere tutte queste attività.
Grazie
14 giugno 2007 0:00 - MASSIMO
FALSO:

Oggi nell'atto notarile DEVONO essere indicato il prezzo di vendita e i mezzi attraverso cui questo è stato pagato.

L'amministrazione finanziaria per di più oggi può fare accertamenti incrociati sui conti correnti così da DISINCENTIVARE anche l'imprenditore edile meno cauto.


PARCELLA:

il Notaio è caro?
bhè suppongo che il giudizio verso l'onorario del suddetto debba tenere conto invece di quanto richiesto dagli agenti immobiliri che è anche 10/20 volte superiore.


NUMERO CHIUSO:

con esso solo i MIGLIORI diventano notai (vista la difficoltà ed IMPORTANZA della professione ad ogni concorso bi/triennale su 7/8.000 candidati passano meno di 200), e ricordo che laddove il notaio sbagli PAGA DI TASCA PROPRIA o a mezzo di un fondo appositamente costituito.


DICHIARA 500.000 Eu?

vero, ma non tutti.
ti ricordo inoltre che REDDITO DICHIARATO è ben diverso da REDDITO REALE...e si da il caso che i Notai dichiarino pressochè tutto visti i controlli a cui sono soggetti.
le altre categoria dichiarano meno? ma se in italia ogni anno si evadono miliardi di eu di imposte...SECONDO TE DA COSA DIPENDE???
Nessuno dichiara il vero come i notai.


UN MINIMO DI OBBIETTIVITA' E DI CONOSCENZA SAREBBE OPPORTUNA PER EVITAR DI SOSTENERE IDEE FOLLI...O LUOGHI COMUNI


PRECISO che io NON sono notaio, ma per motivi lavorativi vi collaboro molto spesso e ne sono ben contento.

Dovessi fare lo stesso con avvocati, commercialisti o peggio ancora funzionari pubblici mi metterei le mani nei capelli.
14 giugno 2007 0:00 - Giacomo
Incompresibile tale accanimeto verso i notai.

Ho sentito in questi anni molte voci in merito alla categoria, le quali si son rivelate tutte fasulle nel momento in cui ho avuto modo di conoscerne un notaio e diventarne caro amico.

Sono persone per bene, rispettose della legalità, grandi studiosi, ben preparate ed in grado di garantire noi consumatori come nessun altro.

Conosco bene gli avvocati e mai mi fiderei a far a loro autenticare un atto di vendita di una casa.

La casa è l'investimento + importante della vita VOGLIO ESSERE IL + TRANQUILLO POSSIBILE ed inoltre chi mi assicura che il mutuo con la banca sia regolare al 100% se non il Notaio???
14 giugno 2007 0:00 - Gianluca
Non sono Notaio ma trovo questa pseudo liberalizzazione la cosa più pericolosa che un governo poteva proporre... Il Notaio ha la duplice funzione di libero professionista e di pubblico ufficiale. Come libero prof percepisce un compenso per la compravendita, quindi un compenso per due parti in causa (venditore e acquirente). Come pubblico ufficiale DEVE garantire entrambe le parti. Un Avv. è SOLO un libero prof. incaricato da UNA delle parti e quindi DEVE garantire quella. Questo vuol dire che io acquirente avrò un Avv. e tu compratore ne avrai un altro. E mi volete far credere che due liberi prof. costino meno di uno solo? Specialmente quando la categoria interessata dichiara mediamente meno di un operaio? Ma andiamo... Io ho acquistato una casa qualche anno fa a Bologna e ho speso 1200 euro di onorario notarile e 6300 di tasse! Cosa pensate che mi abbiano pesato di più? Il governo vuol venirci incontro? Che tolga l'ICI e le tasse sulla prima casa! Vuole attaccare i privilegi dei Notai? Che gli tolga il numero chiuso, ma che non si sogni nemmeno di facilitare il superamento del concorso notarile o di eliminarne la figura professionale che ad oggi è l'UNICA garanzia che abbiamo in una compravendita! Il libero mercato si fa con la libera concorrenza, non con il massacro delle professioni! O per caso si voleva in realtà affidare le compravendite a nuovi uffici gestiti da mega finanziarie? O affidare i mutui direttamente alle banche, così decidono loro le clausule e noi stiamo zitti sempre e comunque? Chiamiamo le cose col loro nome a questo punto...
14 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
E' paradossale che si addossi ai notai la responsabilità dell'evasione fiscale perpetrata con la sottodichiarazione del prezzo nelle compravendite, sia perché con essa si riduce l'onorario e quindi non vi avrebbe alcun interesse materiale, e poi perché vi è addirittura una legge dello Stato che inibisce l'accertamento di valore da parte dell'Ag.delle entrate se si dichiara il valore minimo catastale in atto.Faccio presente che i notai da sempre si battono affinché venga emanata una norma che faccia emergere,con limitati costi per i contribuenti,il reale valore delle compravendite, pur a fronte di una riduzione degli onorari notarili per la differenza,richiesta solo in parte recentemente accolta dal legislatore.
Per quanto riguarda il nero dei notai è mai come oggi argomento demagogico in quanto,oltre al repertorio degli atti che documenta analiticamente l'attività notarile,la possibilità attuale di detrarre le spese notarili da parte dei contribuenti fa sì che tutti chiedano la fattura al notaio.
3000 euro possono essere chiesti solo per atti di particolare importanza;tale importo,dedotti gli oneri fiscali e contributivi, si riduce di quasi tre quinti.
Il numero chiuso è una garanzia per il cittadino in considerazione del ruolo di Pubblico Ufficiale del notaio, faccio presente che il Consiglio Nazionale del Notariato, con documenti ufficiali, continuamente sollecitia il Ministero della Giustizia, unico organo deputato a determinare il numero dei notai, ad espletare con regolarità il concorso al fine di coprire le centinaia di posti attualmente vacanti e si è reso sempre disponibile a dare il proprio contributo e la propria disponibilità per l'aumento delle sedi, laddove le condizioni socio-economiche lo richiedano.
La concorrenza tra i notai esiste già.
Parlare di categoria senza rischi imprenditoriali significa non conoscere approfonditamente la realtà notarile, dico questo senza alcun spirito polemico ma solo perché molto spesso vengono fatte affermazioni sul notariato senza una puntuale cognizione di causa:il notaio è forse l'unico professionista inequivocabilmente responsabile del suo operato, con prestazioone che non è di mezzi, ma di risultato, sistematicamente ribadita dalla giurisprudenza nei casi in cui si dibatteva della responsabilità professionale del notaio,inoltre quest'ultimo, a causa degli onerosissimi adempimenti che lo Stato gli ha delegato,è costretto a dotarsi di organizzazione professionale estremamente costosa, il cui costo cede,esclusivamente,in capo al notaio.
Infine si parla dei redditi:innanzitutto la media è una media, ma a fronte di notai che dichiarano cifre prossime o superiori al milione di euro ci sono notai che dichiarano meno di altri professionisti e notai che,per mantenere lo studio aperto,nel luogo che gli ha assegnato lo Stato,hanno bisogno dell'assegno di sussistenza. Pertanto non si può colpevolizzare una categoria professionale per il fatto che alcuni suoi esponenti guadagnano tantissimo e tutti sono fedeli contribuenti;anche relativamente alle sedi molto remunerative vi è in corso l'attuale opera del CNN per sollecitare un aumento di posti in quei territori,in modo da assicurare una più equa dsitribuzione del reddito e,ancora più impotrtante,la massima qualità professionale,non scalfita da una quantità incompatibile con gli standard che un notaio DEVE assicurare.
Credo che quanto da me riferito non possa considerarsi "teoria".
Credetemi,anche i notai sono consapevoli che alcune cose vanno cambiate,ma sono ancora più consapevoli che,nell'opinione pubblica, vi sia una disinformazione che non fa cogliere il valore oggettivo del notariato:tutela della legalità,certezza del diritto,sicurezza della circolazione dei beni,economicità della prestazione.
Questo,ripeto,lo stanno comprendendo anche gli altri paesi, e parliamo degli U.S.A., che stanno guardando con sempre maggior interesse al notariato latino,collassati da costi sociali immani per le controversie immobiliari e societarie, mentre paesi come la Cina e la ex Unione Sovietica hanno già scelto, per il loro ordinamento, il notariato latino.
Per altre informazioni Vi invito a rivolgerVi direttamente ad un notaio, troverete una persona abituata ad ascoltare la gente ed a risolvere le sue problematiche.
Cordialità.
Notaio Matteo Fasano - Salerno.
14 giugno 2007 0:00 - cittadino
La teoria è tutta bella, peccato che per diversi anni (e lo si fa ancora) i notai hanno avallato falsi in atto pubblico, accettando dichiarazioni di compravendita con valori molto inferiori al mercato, con corresponsione di nero che avveniva mentre il notaio andava a fare le fotocopie o consegnare un documento alla segretaria...
Per non parlare dei notai che prendono ancora soldi in nero (non tutti, ovviamente, ma qualcosa sì).
Per non parlare che per compravendita + mutuo si spende solo di parcelle oltre 3000 euro per poche ore di lavoro.

Il concorso sarà pure difficile e selettivo.. ma perchè deve esistere il numero chiuso?
Forse l'apertura del mercato ha fatto in modo che gli ingegneri progettino solo ponti che crollano?
Perchè non mettere in concorrenza anche i notai? Perchè si accetta che esista una categoria che senza alcun rischio imprenditoriale, ma solo per la chiusura del mercato, dichiara tranquillamente 500.000 euro annui?
14 giugno 2007 0:00 - Maria Paola
siamo sicuri che quelle sbandierate dal governo non siano liberalizzazioni false e bugiarde? Quanto favoriranno noi consumatori, al di là degli apparenti risparmi economici? In settori delicati come quello dei servizi pubblici dei farmacisti e dei notai, l'apertura indiscriminata all'esercizio di simili attività non rischia di essere un boomerang? Non è meglio acquistare una medicina da qualcuno che ti possa spiegare a cosa serve realmente piuttosto che da un banconista del supermarket? e se dovessi compiere l'atto della tua vita comprando con tutti i risparmi e con un mutuo la tua casa, preferiresti essere assistito da un notaio che ha esperienza collaudata nel settore immobiliare, oppure da un impiegato comunale normalmente assenteista? E come mai questo governo si è piegato ai poteri forti, assecondando le banche con la reintroduzione con le commissioni di massimo scoperto?
Maria Paola
13 giugno 2007 0:00 - Annamaria
Veramente non capisco cosa guadagnerei io consumatrice se anziché il notaio, mi autenticasse la firma un avvocato o un altro incaricato.
per la verità, tutte le volte (poche) che ho frequentato uno studio notarile, mi sono sempre trovata bene, al contrario che nel rapporto con altri professionisti.
Ho pagato anche somme ingenti, ma in esse erano comprese le tasse e ben poco riguardava l'onorario netto. E in ogni caso mi sono sentita ben tutelata nel compiere lr operazioni economiche più importanti della mia vita, come l'acquisto della casa dove felicemente - grazie anche ai consigli del notaio - vivo con la mia famiglia.
Cordialmente
Annamaria
13 giugno 2007 0:00 - disilluso
"Il trasposrto pubblico innovativo, che il Governo aveva presentato come fattibile dalle aziende del trasporto pubblico locale, grazie allo sciopero di un giorno dei taxisti, è stato modificato dal medesimo Governo a favore esclusivamente di questi ultimi".
??

Per chiarire volevo semplicemente dire al sig. Donvito, che il motivo per cui è stato cambiato non è perchè i taxisti hanno fatto un giorno di sciopero (figuriamoci!), ma perchè probabilmente si configurava una situazione di concorrenza sleale. Infatti le aziende di traporto pubblico locale, potendo usufruire di sovvenzioni, avrebbero potuto praticare prezzi più bassi offrendo di fatto un servizio parallelo al taxi. Immagini Lei se lo stato decidesse di fare il suo stesso lavoro, praticando super sconti grazie a soldi pubblici; Lei che direbbe?
Io, piuttosto, mi sono posto un'altra domanda: Come è stato possibile che il provvedimento in questione sia stato proposto da esponenti di governo?
Forse non si sono resi conto che si andava a creare un situazione di concorrenza potenzialmente sleale?
Saluti.
13 giugno 2007 0:00 - antonio
Mi sembra che tutte queste liberalizzazioni in realtà come al solito siano una gigantesca presa per il sedere della povera gente.
Francamente a me che sono uno stipendiato con 950 euro al mese non frega proprio nulla di risparmiare pochi centesimi sull'aspirina o di risparmiare le spese notarili perchè non avrò mai la possibilità di comprare una casa.
A bersani del consumatore povero non interessa proprio nulla.
Come mi ha fatto notare un mio amico si tratta di grandi manovre volte solo a favorire la grandi imprese e le grandi catene di distribuzione (in particolare le coop) alle quali attribuire un nuovo mercato di milioni di euro...
... altro che 10 centesimi dell'aspirina.
Dito nell'occhio sempre della povera gente, i miliardari barbieri, gli addetti alle pompe di benzina, i taxisti.

QUELLO CHE è PAZZESCO è CHE UN GOVERNO CHE ASSERISCE DI ESSERE DI SINISTRA TUTELI GLI INTERESSI DELLE GRANDI INDUSTRIE SPACCIANDO I PROVVEDIMENTI IN FAVORE DELLA POVERA GENTE.

PURA DEMAGOGIA.

Se il governo liberalizzasse veramente tutto e quindi anche gli importi degli stipedi, io sarei rovinato considerato che il mio lavoro sottopagato lo può svolgere chiunque e di persone che sarebbero disposte a farlo per molto meno ce ne sono centinaia.

NON SAREBBE UN DITO NELL'OCCHIO DELLA GRANDE IMPRESA MA UNA TRAVE NEL SEDERE...
...QUELLO MIO E DI TANTA ALTRA POVERA GENTE.
13 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
Io faccio il notaio da 18 anni,non ho mai succhiato soldi a nessuno.
Per diventare notaio ho dovuto studiare 30 anni della mia vita, ho dovuto fare un concorso difficile,selettivo,giustamente selettivo visto che lo Stato affida ai notai la tutela della fede pubblica,dove non ci sono raccomandazioni:sono figlio di un umile bottegaio ed il 90% dei miei colleghi non è figlio di notaio.
Il mio lavoro consiste nel dare certezza, sicurezza e legalità agli atti che stipulo, assicurando pari,imparziale tutela a tutte le parti,siano essi ricchi imprenditori,banche,anziani pensionati o giovani coppie.Nel mio lavoro lo stato mi controlla,ogni 4 mesi se ho correttamente percepito le tasse per suo conto,ogni due anni con l'ispezione di tutti i miei atti, per controllare se sono completamente soddisfatti i requisiti di legalità;se sbaglio pago di tasca mia.Sono economico, per la redazione di un atto di compravendita la tariffa notarile, prevista dalla legge, prevede un onorario che va dalla metà ad un quinto dell'onorario dell'avvocato (solo gli sprovveduti pensano che il notaio si metta in tasca i soldi che gli date, solo l'imposta di registro,una delle tante che colpiscono una vendita immobiliare, può raggiungere il 18% del prezzo),
e tutelo entrambe le parti,non una sola,come fanno per professione gli avvocati.Di questo se ne stanno accorgendo anche in U.S.A.,dove le controversie immobiliari superano il 30%,da noi sono allo 0,0029%, per cui molti stati,in primis la Florida,stanno orientando il loro ordinamento giuridico nella direzione del nostro.
Per chiarezza.
Notaio Matteo Fasano - Salerno.
13 giugno 2007 0:00 - mik
da: mik
Data: 13 Giugno 2007

Se può servire per il dibattito vi riporto la mia recente esperienza.
Ho acquistato da un privato casa del valore di euro 100.000, con le agevolazioni prima casa.
Parcella notaio per rogito: 1.400 euro più Iva, il resto di oltre 3.000 euro sono state tasse e imposte per l'acquisto.
Parcella avvocato per preliminare: euro 2.000 - senza fattura.
Parcella agenzia mediazione: 4.000 senza fattura.
Non capisco dove si voglia arrivare con la recente proposta di liberalizzazione e dove sta il vantaggio per noi poveri consumatori: personalmente ho la sensazione che forse dovrò pagare l'avvocato, se l'autentica me la fa lui o il geometra se l'autentica me la faccio in comune, più di quello che ora pago al notaio !!! e forse con meno garanzie ??.
Chi può darmi una spiegazione ??
Grazie Michele
13 giugno 2007 0:00 - pier luigi fausti
buona sera, sono il notaio pier luigi fausti. leggo: "I notai continueranno a succhiarci soldi per l'acquisto di immobili". lasciatemi fare solo un esempio. vendita di prima casa a favore di privato con sistema di prezzo/valore: prezzo 200.000 euro, valore catastale 100.000 euro.
costo del mediatore per venditore (3%) euro 6.000;costo del mediatore per acquirente(3%) euro 6.000; tasse euro 3.600 circa. costo del notaio (costi indicativi reperibili sul sito ufficiale): da euro 1420 (pari allo 0,71% del valore della casa) a euro 2100 (pari allo 1,05% del valore della casa). Tutto l'onorario del notaio è fiscalmente dichiarato. il notaio garantisce ed è responsabile della sicurezza della transazione (civile, fiscale , uebanistica ecc.). ma siete proprio sicuri che sia quello notarile il costo da tagliare?
cari saluti a tutti.
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