Se posso... Non credo che tutti i NOTAI ad oggi siano
stati degli stinchi di santo...sicuramente ci sono ancora
quelli onesti, ma si contano veramente sulla punta delle
dita. Non so fino a che punto fatturino tutto o invece
facciano la cresta sui cosidetti importi ex art.30, per lo
Stato mai percepiti, per il cliente sempre necessari.
Anche i passaggi auto erano una bella fonte in nero non
sempre da dichiarare per intero. Bastava avere due o
tre concessionari GROSSI per avere una buona fonte di
reddito invisibile. E' vero gli onorari notarili
coprono una piccola parte delle parcelle totali, ma questo
non vale per tutti gli atti. Vogliamo essere onesti e
dichiarare quanto è il GUADAGNO netto per un atto di mutuo
a fronte delle spese effettive sostenute per le visure, la
registrazione (costo 0) e l'iscrizione ipotecaria?.
E' facile buttarla sulla tutela del consumatore a
garanzia della certezza giuridica, ma comunque le spese le
facciamo sempre noi. E' perchè se siete tutti
così onesti, ci sono delle differenze abbissali fra questo
o quel preventivo di questo o di quel notaio (naturalmente
per lo stesso atto). Una differenza di 1.000 o più per un
cittadino che è preso dalla gola, fa una bella
differenza. Alla fine l'atto che ne viene fuori non
è un atto di serie B ma è pur sempre un atto! E non credo
che il Notaio che scende di 1.000 lavori per la gloria.
Avete, a parer mio, esagerato nella certezza di essere una
casta inattaccabile, ora invece, qualcuno si è accorto di
voi e del VS potere talmente grande da riuscire ad
influenzare questa o quella classe politica con semplici
ammiccanti telefonate segrete. Forse gli avvocati non
saranno in grado di tenervi testa fin da subito, ma credo
che le capacità intellettive di questo o di quell'uomo
"di legge" non debbano essere rapportate alla
categoria cui appartengono. Se infine gli avvocati
secondo voi non pagano le tasse, non credo che spetti alla
vostra lobby l'azione punitiva, ma agli organi
competenti. Non è annegando gli altri che riuscirete a
rimanere a galla.... Cordialità
14 giugno 2007 0:00 - Marco
Scusate, sono impiegato in uno studio notarile da circa 3
anni e devo esprimere una mia opinione sulle recenti
liberalizzazioni: in tutta sincerità devo dire che prima di
cominciare a fare questo lavoro (pur avendo una cultura
universitaria) non sapevo quasi nulla dell'attività
notarile e nei pochi casi in cui mi sono recato dal notaio
ho avuto la stessa impressione "comune" cioé:
"per una semplice firma guadagna un sacco di
soldi!!". Ebbene devo dire che questa impressione era
dettata dalla mia ignoranza riguardo tutta l'attività
che c'é prima e dopo quella firma, che attraverso il
mio lavoro ho imparato a capire. Con questo voglio dire che
capisco e comprendo tutti coloro che hanno un idea
"distorta" della funzione notarile, per
l'appunto dettata dalla mancata conoscenza della stessa,
ma invito perciò a cercare di capire e conoscere
l'attività del notaio, prima di esprimere un giudizio
al riguardo. Soltanto così si può esprimere un giudizio
"proprio" e non influenzato da diversi fattori
(vedi titoli sui giornali e falsi scoop televisivi). Le
considerazioni sui costi sopra fatte dal Notaio Fausti vi
posso assicurare che sono assolutamente vere, non c'é
nessuna demagogia o interesse di parte, sono dati certi sui
cui bisognerebbe riflettere!! Saluti a tutti
14 giugno 2007 0:00 - Antonio Frattasio
Lenzuola e tovaglie Il ministro Bersani se è mai
possibile ci ha ancora una volta sorpreso perché agli
industriali ha chiaramente affermato che la Sinistra,
diciamo quella sua, deve avere come scopo i diritti dei
consumatori. La svolta ideologica è a dir poco epocale.
Già nei decreti, chiamati lenzuolate , si era capito. Ma
andiamo con ordine. Chi come me ha percorso i difficili anni
del 68 sa che, oltre alle letture di base, i ricordi più
struggenti ci pervengono dal cd. libretto rosso, ma
soprattutto da Marcuse. Ora senza ripercorre la filosofia
dell’autore ciò che coglievamo come imminente pericolo
per la società era appunto il formarsi di un Ordine
politico che operasse mediante la manipolazioni dei bisogni
da parte di interessi costituiti del Capitalismo. Il Bersani
con la sua affermazione ha garantito di introitare
l’universo dei bisogni e delle idee del popolo della “
sinistra” agli interessi all’élites dominati: l’Alta
Finanza Italiana ed Internazionale. Il consumatore è
infatti il soggetto che si riconosce nelle sue merci, trova
la sua anima nell’auto, nel giradischi, nelle vacanze. Il
suo pensiero è promosso dagli opinion leaders, popolato da
ipotesi autovalidantisi, ripetute incessantemente da fonti
monopolizzate, diventando perciò dettati ipnotici. Così il
Bersani vuole condurre ciò che resta dell’opposizione di
sinistra nel sistema integrato del neo-capitalismo e nel suo
universo dei valori. Esiste però una novità. Infatti ,
secondo la mia opinione, le Multinazionali, l’Alta finanza
Internazionale hanno scoperto che un certo livello di basso
terrore prodotto da una illegalità di base fa aumentare i
profitti in modo smisurato. Ecco perchè
nell’ambito delle cd. liberalizzazioni hanno deciso di
alzare il tiro ed hanno programmato anche di distruggere il
Notariato. Esso rappresenta un fondamentale pilastro della
certezza giuridica nel nostro paese come il professore on.
Diliberto ha riconosciuto in un suo recentissimo articolo
intitolato appunto : Regole di mercato e funzione notarile.
Infatti la sua distruzione provocherà uno stato di
illegalità diffuso nel settore economico. Eliminando il
magistero notarile, si elimina l’alto grado di sicurezza
contrattuale e si aumenta a dismisura il contenzioso e di
fatto si paralizza il nostro sistema giudiziario già oramai
al collasso; si annulla il gettito di imposte complicate ed
versate ora con certezza e tempestività, ed inoltre si
impedisce una rappresentazione esatta della distribuzione
della ricchezza. Per fare un esempio con i numeri, che non
posso essere negati , con la sparizione dell’autentica
notarile dagli autoveicoli, il ministro Bersani ha vantato
un risparmio annuo di 70 milioni di euri. Orbene anche la
rivista 4 Ruote ha dovuto riconoscere invece che non si è
avuto alcun risparmio da parte del consumatore. La sua
sostituzione con un visto privo di garanzia per
l'acquirente, non solo non gli ha prodotto alcun
risparmio, infatti i costi dell'autentica notarile: 40
euro di cui 30 di imposte e 10 di onorario sono stati subito
assorbiti nelle altre pratiche. Si sono però aggiunti degli
effetti collaterali: in primis lo Stato non ha introitato
subito i ¾ di tale somma, poi sul resto si pagheranno le
imposte dirette? Bella domanda e nessuna risposta. E siamo
solo all’inizio. E già si è notato un aumento dei furti.
Questa crescente insicurezza nelle vendite dell'usato (
e quindi il suo deprezzamento ) sta già avendo come effetto
l'aumento degli acquisti di auto nuove e quello che sta
per seguire, ecco il grandissimo affare, i premi delle
assicurazioni sui furti. Non si tratta di lenzuola ma di
tovaglia, alla cui tavola si sono seduti le case
automobilistiche, ( lo sentite Montezemolo) , le
assicurazioni ( di tutti i colori ) e la criminalità che
ha un ostacolo in meno per i suoi affari. Ora i cittadini
italiani debbono prendere coscienza che la legalità non è
un optional. Con il principio del divide ed impera
spingono le professioni contro il controllo di legalità.
E’ noto che molte categorie professionali sono allettate
dalla speranza di limitare i danni dell’aumento
vertiginoso ed esponenziale dei loro iscritti acquisendo
delle “ esclusive”, paradossalmente inserite nelle
liberalizzazioni, sostituendosi ai controlli notarili, ma
mi chiedo, oltre a mille altre considerazioni quale la
competenza specifica, l’economicità della prestazione
professionale, le garanzie del Notariato, è mai
possibile far credere che una parte possa svolgere anche le
funzioni di giudice o controllore di se stesso? Ecco
perché signor Ministro Bersani siamo con il professor on.
Diliberto e non con lei né con la sua visione di
trasformarci tutti in un'unica dimensione: quello di
consumatori di noi stessi. Antonio Frattasio
14 giugno 2007 0:00 - Francesco Fimiani
sono notaio da trent'anni e lo sono divenuto a 34 anni
dopo aver superato, all'epoca, l'esame di
procuratore legale, aver maturato l'anzianità per
essere iscritto all'albo degli avvocati e
l'abilitazione all'insegnamento di diritto. Mi
chiedo, ma non sono riuscito a darmi una risposta che vorrei
dai consumatori: - che vantaggio avrebbero i
consumatori a potersi rivolgere ad un'avvocato o ad un
pubblico dipendente per farsi autenticare le firme in calce
ad un contratto di compravendita? - il contratto chi lo
predisporrebbe? - tutti gli incombenti, precedenti e
posteriori alla firma (visure cataslai, ipotecarie, dei
titoli di provenienza, copie degli atti, trasmissione
telematica per la registrazione, voltura, trascrizione da
chi verrebbero effettuati)? - non credo che un normale
cittadino sarebbe in condizione di svolgere tutte queste
attività da solo, per cui in ogni caso, sarebbe costretto a
rivolgersi ad uno o più professionisti o agenzie che non
credo lo farebbe gratuitamente; - se semplificazione
significa anche guadagno di tempo, mi sapete indicare quanti
giorni impiegherebbe un normale cittadino a svolgere tutte
queste attività. Grazie
14 giugno 2007 0:00 - MASSIMO
FALSO:
Oggi nell'atto notarile DEVONO essere
indicato il prezzo di vendita e i mezzi attraverso cui
questo è stato pagato.
L'amministrazione
finanziaria per di più oggi può fare accertamenti
incrociati sui conti correnti così da DISINCENTIVARE anche
l'imprenditore edile meno cauto.
PARCELLA:
il Notaio è caro? bhè suppongo
che il giudizio verso l'onorario del suddetto debba
tenere conto invece di quanto richiesto dagli agenti
immobiliri che è anche 10/20 volte superiore.
NUMERO CHIUSO:
con esso solo i MIGLIORI
diventano notai (vista la difficoltà ed IMPORTANZA della
professione ad ogni concorso bi/triennale su 7/8.000
candidati passano meno di 200), e ricordo che laddove il
notaio sbagli PAGA DI TASCA PROPRIA o a mezzo di un fondo
appositamente costituito.
DICHIARA 500.000
Eu?
vero, ma non tutti. ti ricordo inoltre
che REDDITO DICHIARATO è ben diverso da REDDITO REALE...e
si da il caso che i Notai dichiarino pressochè tutto visti
i controlli a cui sono soggetti. le altre categoria
dichiarano meno? ma se in italia ogni anno si evadono
miliardi di eu di imposte...SECONDO TE DA COSA
DIPENDE??? Nessuno dichiara il vero come i notai.
UN MINIMO DI OBBIETTIVITA' E DI CONOSCENZA
SAREBBE OPPORTUNA PER EVITAR DI SOSTENERE IDEE FOLLI...O
LUOGHI COMUNI
PRECISO che io NON sono
notaio, ma per motivi lavorativi vi collaboro molto spesso e
ne sono ben contento.
Dovessi fare lo stesso con
avvocati, commercialisti o peggio ancora funzionari pubblici
mi metterei le mani nei capelli.
14 giugno 2007 0:00 - Giacomo
Incompresibile tale accanimeto verso i notai.
Ho
sentito in questi anni molte voci in merito alla categoria,
le quali si son rivelate tutte fasulle nel momento in cui ho
avuto modo di conoscerne un notaio e diventarne caro
amico.
Sono persone per bene, rispettose della
legalità, grandi studiosi, ben preparate ed in grado di
garantire noi consumatori come nessun altro.
Conosco bene gli avvocati e mai mi fiderei a far a loro
autenticare un atto di vendita di una casa.
La
casa è l'investimento + importante della vita VOGLIO
ESSERE IL + TRANQUILLO POSSIBILE ed inoltre chi mi assicura
che il mutuo con la banca sia regolare al 100% se non il
Notaio???
14 giugno 2007 0:00 - Gianluca
Non sono Notaio ma trovo questa pseudo liberalizzazione la
cosa più pericolosa che un governo poteva proporre... Il
Notaio ha la duplice funzione di libero professionista e di
pubblico ufficiale. Come libero prof percepisce un compenso
per la compravendita, quindi un compenso per due parti in
causa (venditore e acquirente). Come pubblico ufficiale DEVE
garantire entrambe le parti. Un Avv. è SOLO un libero prof.
incaricato da UNA delle parti e quindi DEVE garantire
quella. Questo vuol dire che io acquirente avrò un Avv. e
tu compratore ne avrai un altro. E mi volete far credere che
due liberi prof. costino meno di uno solo? Specialmente
quando la categoria interessata dichiara mediamente meno di
un operaio? Ma andiamo... Io ho acquistato una casa qualche
anno fa a Bologna e ho speso 1200 euro di onorario notarile
e 6300 di tasse! Cosa pensate che mi abbiano pesato di più?
Il governo vuol venirci incontro? Che tolga l'ICI e le
tasse sulla prima casa! Vuole attaccare i privilegi dei
Notai? Che gli tolga il numero chiuso, ma che non si sogni
nemmeno di facilitare il superamento del concorso notarile o
di eliminarne la figura professionale che ad oggi è
l'UNICA garanzia che abbiamo in una compravendita! Il
libero mercato si fa con la libera concorrenza, non con il
massacro delle professioni! O per caso si voleva in realtà
affidare le compravendite a nuovi uffici gestiti da mega
finanziarie? O affidare i mutui direttamente alle banche,
così decidono loro le clausule e noi stiamo zitti sempre e
comunque? Chiamiamo le cose col loro nome a questo punto...
14 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
E' paradossale che si addossi ai notai la
responsabilità dell'evasione fiscale perpetrata con la
sottodichiarazione del prezzo nelle compravendite, sia
perché con essa si riduce l'onorario e quindi non vi
avrebbe alcun interesse materiale, e poi perché vi è
addirittura una legge dello Stato che inibisce
l'accertamento di valore da parte dell'Ag.delle
entrate se si dichiara il valore minimo catastale in
atto.Faccio presente che i notai da sempre si battono
affinché venga emanata una norma che faccia emergere,con
limitati costi per i contribuenti,il reale valore delle
compravendite, pur a fronte di una riduzione degli onorari
notarili per la differenza,richiesta solo in parte
recentemente accolta dal legislatore. Per quanto
riguarda il nero dei notai è mai come oggi argomento
demagogico in quanto,oltre al repertorio degli atti che
documenta analiticamente l'attività notarile,la
possibilità attuale di detrarre le spese notarili da parte
dei contribuenti fa sì che tutti chiedano la fattura al
notaio. 3000 euro possono essere chiesti solo per atti
di particolare importanza;tale importo,dedotti gli oneri
fiscali e contributivi, si riduce di quasi tre quinti.
Il numero chiuso è una garanzia per il cittadino in
considerazione del ruolo di Pubblico Ufficiale del notaio,
faccio presente che il Consiglio Nazionale del Notariato,
con documenti ufficiali, continuamente sollecitia il
Ministero della Giustizia, unico organo deputato a
determinare il numero dei notai, ad espletare con
regolarità il concorso al fine di coprire le centinaia di
posti attualmente vacanti e si è reso sempre disponibile a
dare il proprio contributo e la propria disponibilità per
l'aumento delle sedi, laddove le condizioni
socio-economiche lo richiedano. La concorrenza tra i
notai esiste già. Parlare di categoria senza rischi
imprenditoriali significa non conoscere approfonditamente la
realtà notarile, dico questo senza alcun spirito polemico
ma solo perché molto spesso vengono fatte affermazioni sul
notariato senza una puntuale cognizione di causa:il notaio
è forse l'unico professionista inequivocabilmente
responsabile del suo operato, con prestazioone che non è di
mezzi, ma di risultato, sistematicamente ribadita dalla
giurisprudenza nei casi in cui si dibatteva della
responsabilità professionale del notaio,inoltre
quest'ultimo, a causa degli onerosissimi adempimenti che
lo Stato gli ha delegato,è costretto a dotarsi di
organizzazione professionale estremamente costosa, il cui
costo cede,esclusivamente,in capo al notaio. Infine si
parla dei redditi:innanzitutto la media è una media, ma a
fronte di notai che dichiarano cifre prossime o superiori al
milione di euro ci sono notai che dichiarano meno di altri
professionisti e notai che,per mantenere lo studio
aperto,nel luogo che gli ha assegnato lo Stato,hanno bisogno
dell'assegno di sussistenza. Pertanto non si può
colpevolizzare una categoria professionale per il fatto che
alcuni suoi esponenti guadagnano tantissimo e tutti sono
fedeli contribuenti;anche relativamente alle sedi molto
remunerative vi è in corso l'attuale opera del CNN per
sollecitare un aumento di posti in quei territori,in modo da
assicurare una più equa dsitribuzione del reddito e,ancora
più impotrtante,la massima qualità professionale,non
scalfita da una quantità incompatibile con gli standard che
un notaio DEVE assicurare. Credo che quanto da me
riferito non possa considerarsi "teoria".
Credetemi,anche i notai sono consapevoli che alcune cose
vanno cambiate,ma sono ancora più consapevoli
che,nell'opinione pubblica, vi sia una disinformazione
che non fa cogliere il valore oggettivo del notariato:tutela
della legalità,certezza del diritto,sicurezza della
circolazione dei beni,economicità della prestazione.
Questo,ripeto,lo stanno comprendendo anche gli altri paesi,
e parliamo degli U.S.A., che stanno guardando con sempre
maggior interesse al notariato latino,collassati da costi
sociali immani per le controversie immobiliari e societarie,
mentre paesi come la Cina e la ex Unione Sovietica hanno
già scelto, per il loro ordinamento, il notariato
latino. Per altre informazioni Vi invito a rivolgerVi
direttamente ad un notaio, troverete una persona abituata ad
ascoltare la gente ed a risolvere le sue problematiche.
Cordialità. Notaio Matteo Fasano - Salerno.
14 giugno 2007 0:00 - cittadino
La teoria è tutta bella, peccato che per diversi anni (e lo
si fa ancora) i notai hanno avallato falsi in atto pubblico,
accettando dichiarazioni di compravendita con valori molto
inferiori al mercato, con corresponsione di nero che
avveniva mentre il notaio andava a fare le fotocopie o
consegnare un documento alla segretaria... Per non
parlare dei notai che prendono ancora soldi in nero (non
tutti, ovviamente, ma qualcosa sì). Per non parlare
che per compravendita + mutuo si spende solo di parcelle
oltre 3000 euro per poche ore di lavoro.
Il
concorso sarà pure difficile e selettivo.. ma perchè deve
esistere il numero chiuso? Forse l'apertura del
mercato ha fatto in modo che gli ingegneri progettino solo
ponti che crollano? Perchè non mettere in concorrenza
anche i notai? Perchè si accetta che esista una categoria
che senza alcun rischio imprenditoriale, ma solo per la
chiusura del mercato, dichiara tranquillamente 500.000 euro
annui?
14 giugno 2007 0:00 - Maria Paola
siamo sicuri che quelle sbandierate dal governo non siano
liberalizzazioni false e bugiarde? Quanto favoriranno noi
consumatori, al di là degli apparenti risparmi economici?
In settori delicati come quello dei servizi pubblici dei
farmacisti e dei notai, l'apertura indiscriminata
all'esercizio di simili attività non rischia di essere
un boomerang? Non è meglio acquistare una medicina da
qualcuno che ti possa spiegare a cosa serve realmente
piuttosto che da un banconista del supermarket? e se dovessi
compiere l'atto della tua vita comprando con tutti i
risparmi e con un mutuo la tua casa, preferiresti essere
assistito da un notaio che ha esperienza collaudata nel
settore immobiliare, oppure da un impiegato comunale
normalmente assenteista? E come mai questo governo si è
piegato ai poteri forti, assecondando le banche con la
reintroduzione con le commissioni di massimo scoperto?
Maria Paola
13 giugno 2007 0:00 - Annamaria
Veramente non capisco cosa guadagnerei io consumatrice se
anziché il notaio, mi autenticasse la firma un avvocato o
un altro incaricato. per la verità, tutte le volte
(poche) che ho frequentato uno studio notarile, mi sono
sempre trovata bene, al contrario che nel rapporto con altri
professionisti. Ho pagato anche somme ingenti, ma in
esse erano comprese le tasse e ben poco riguardava
l'onorario netto. E in ogni caso mi sono sentita ben
tutelata nel compiere lr operazioni economiche più
importanti della mia vita, come l'acquisto della casa
dove felicemente - grazie anche ai consigli del notaio -
vivo con la mia famiglia. Cordialmente Annamaria
13 giugno 2007 0:00 - disilluso
"Il trasposrto pubblico innovativo, che il Governo
aveva presentato come fattibile dalle aziende del trasporto
pubblico locale, grazie allo sciopero di un giorno dei
taxisti, è stato modificato dal medesimo Governo a favore
esclusivamente di questi ultimi". ??
Per chiarire volevo semplicemente dire al sig. Donvito, che
il motivo per cui è stato cambiato non è perchè i taxisti
hanno fatto un giorno di sciopero (figuriamoci!), ma perchè
probabilmente si configurava una situazione di concorrenza
sleale. Infatti le aziende di traporto pubblico locale,
potendo usufruire di sovvenzioni, avrebbero potuto praticare
prezzi più bassi offrendo di fatto un servizio parallelo al
taxi. Immagini Lei se lo stato decidesse di fare il suo
stesso lavoro, praticando super sconti grazie a soldi
pubblici; Lei che direbbe? Io, piuttosto, mi sono
posto un'altra domanda: Come è stato possibile che il
provvedimento in questione sia stato proposto da esponenti
di governo? Forse non si sono resi conto che si andava
a creare un situazione di concorrenza potenzialmente
sleale? Saluti.
13 giugno 2007 0:00 - antonio
Mi sembra che tutte queste liberalizzazioni in realtà come
al solito siano una gigantesca presa per il sedere della
povera gente. Francamente a me che sono uno stipendiato
con 950 euro al mese non frega proprio nulla di risparmiare
pochi centesimi sull'aspirina o di risparmiare le spese
notarili perchè non avrò mai la possibilità di comprare
una casa. A bersani del consumatore povero non
interessa proprio nulla. Come mi ha fatto notare un
mio amico si tratta di grandi manovre volte solo a favorire
la grandi imprese e le grandi catene di distribuzione (in
particolare le coop) alle quali attribuire un nuovo mercato
di milioni di euro... ... altro che 10 centesimi
dell'aspirina. Dito nell'occhio sempre della
povera gente, i miliardari barbieri, gli addetti alle pompe
di benzina, i taxisti.
QUELLO CHE è PAZZESCO è
CHE UN GOVERNO CHE ASSERISCE DI ESSERE DI SINISTRA TUTELI
GLI INTERESSI DELLE GRANDI INDUSTRIE SPACCIANDO I
PROVVEDIMENTI IN FAVORE DELLA POVERA GENTE.
PURA
DEMAGOGIA.
Se il governo liberalizzasse veramente
tutto e quindi anche gli importi degli stipedi, io sarei
rovinato considerato che il mio lavoro sottopagato lo può
svolgere chiunque e di persone che sarebbero disposte a
farlo per molto meno ce ne sono centinaia.
NON
SAREBBE UN DITO NELL'OCCHIO DELLA GRANDE IMPRESA MA UNA
TRAVE NEL SEDERE... ...QUELLO MIO E DI TANTA ALTRA
POVERA GENTE.
13 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
Io faccio il notaio da 18 anni,non ho mai succhiato soldi a
nessuno. Per diventare notaio ho dovuto studiare 30
anni della mia vita, ho dovuto fare un concorso
difficile,selettivo,giustamente selettivo visto che lo Stato
affida ai notai la tutela della fede pubblica,dove non ci
sono raccomandazioni:sono figlio di un umile bottegaio ed il
90% dei miei colleghi non è figlio di notaio. Il mio
lavoro consiste nel dare certezza, sicurezza e legalità
agli atti che stipulo, assicurando pari,imparziale tutela a
tutte le parti,siano essi ricchi imprenditori,banche,anziani
pensionati o giovani coppie.Nel mio lavoro lo stato mi
controlla,ogni 4 mesi se ho correttamente percepito le tasse
per suo conto,ogni due anni con l'ispezione di tutti i
miei atti, per controllare se sono completamente soddisfatti
i requisiti di legalità;se sbaglio pago di tasca mia.Sono
economico, per la redazione di un atto di compravendita la
tariffa notarile, prevista dalla legge, prevede un onorario
che va dalla metà ad un quinto dell'onorario
dell'avvocato (solo gli sprovveduti pensano che il
notaio si metta in tasca i soldi che gli date, solo
l'imposta di registro,una delle tante che colpiscono una
vendita immobiliare, può raggiungere il 18% del
prezzo), e tutelo entrambe le parti,non una sola,come
fanno per professione gli avvocati.Di questo se ne stanno
accorgendo anche in U.S.A.,dove le controversie immobiliari
superano il 30%,da noi sono allo 0,0029%, per cui molti
stati,in primis la Florida,stanno orientando il loro
ordinamento giuridico nella direzione del nostro. Per
chiarezza. Notaio Matteo Fasano - Salerno.
13 giugno 2007 0:00 - mik
da: mik Data: 13 Giugno 2007
Se può
servire per il dibattito vi riporto la mia recente
esperienza. Ho acquistato da un privato casa del valore
di euro 100.000, con le agevolazioni prima casa.
Parcella notaio per rogito: 1.400 euro più Iva, il resto di
oltre 3.000 euro sono state tasse e imposte per
l'acquisto. Parcella avvocato per preliminare: euro
2.000 - senza fattura. Parcella agenzia mediazione:
4.000 senza fattura. Non capisco dove si voglia
arrivare con la recente proposta di liberalizzazione e dove
sta il vantaggio per noi poveri consumatori: personalmente
ho la sensazione che forse dovrò pagare l'avvocato, se
l'autentica me la fa lui o il geometra se
l'autentica me la faccio in comune, più di quello che
ora pago al notaio !!! e forse con meno garanzie ??.
Chi può darmi una spiegazione ?? Grazie Michele
13 giugno 2007 0:00 - pier luigi fausti
buona sera, sono il notaio pier luigi fausti. leggo: "I
notai continueranno a succhiarci soldi per l'acquisto di
immobili". lasciatemi fare solo un esempio. vendita di
prima casa a favore di privato con sistema di prezzo/valore:
prezzo 200.000 euro, valore catastale 100.000 euro.
costo del mediatore per venditore (3%) euro 6.000;costo del
mediatore per acquirente(3%) euro 6.000; tasse euro 3.600
circa. costo del notaio (costi indicativi reperibili sul
sito ufficiale): da euro 1420 (pari allo 0,71% del valore
della casa) a euro 2100 (pari allo 1,05% del valore della
casa). Tutto l'onorario del notaio è fiscalmente
dichiarato. il notaio garantisce ed è responsabile della
sicurezza della transazione (civile, fiscale , uebanistica
ecc.). ma siete proprio sicuri che sia quello notarile il
costo da tagliare? cari saluti a tutti.