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3 dicembre 2007 0:00 - Scocciato
Salvo, come ristoratore(di cui in genere ho repulsione in quanto spesso disonesti) hai fatto un intervento degno ed onestamente critico sul tema:
°°°°riporto intervento di un anno e mezzo fa:
da:
Scocciato
Data: 11 Maggio 2006

Ribadisco che i ristoratori sono anche peggio di molti commercianti. Troveranno in ogni modo la scappatoia di servire quello che gli pare ma a prezzo maggiorato, lucrando sull'incompetenza del pubblico.
La scusa sarà che il pranzo costerà più caro in quanto devono mettere la bottiglia di marca stradop, magari con altro olio dentro...e noi apriremo la bocca fino alle orecchie facendo gli intenditori.
Ma svegliatevi e non siate così ingenui.
e:
da: Alex
Data: 11 Giugno 2006

Stefano non credo che siano tutti ristoratori, a partire da scocciato che ha fatto giustamente notare che un'etichetta messa su una bottiglia che si può riempire a piacimento non fornisce alcuna garanzia al consumatore ed anzi si presta alle truffe dei soliti furbi.
3 dicembre 2007 0:00 - Salvo
Pensare di eliminare le frodi nei ristoranti obbligando alle bottiglie etichettate è stupido.
Chi garantisce la qualità “reale” del contenuto delle bottiglie xyz o addirittura delle bustine ??
Io sono un ristoratore, ho sempre preso l’olio d’oliva dal frantoio conoscendo personalmente chi raccoglie le olive. Ho dato sempre olio d’oliva di prima qualità riuscendo a farlo pagare pochissimo ai miei clienti in quanto appunto mi sono sempre servito dal produttore.
Cosa succede con le bottiglie ?? Che mezzo litro costa quanto un litro e le bustine ??
Per esperienza diretta tutti e dico tutti gli olii di oliva in bottiglia non sono lontanamente paragonabili a quelli che io per anni ho preso direttamente al frantoio. Quello nelle bustine probabilmente è più di semi che di altro.
La verità è che così la truffa eventualmente si sposta a monte, saranno i signori industriali a mettere nelle bottiglie e nelle bustine olii di infima qualità e di contro i ristoratori faranno pagare i clienti conti più salati perchè obbligati ad acquistare bottigliette e bustine a caro prezzo.
Con che risultato ?? I truffatori resteranno truffatori e chi vuole lavorare onestamente, come ho fatto finora io, non potrà farlo e sarà costretto a lavorare con prezzi più alti e qualità inferiori.
Le associazioni dei consumatori prima di gioire per certe leggi farebbero bene ad informarsi. Auguri!
11 giugno 2006 0:00 - Alex
Stefano non credo che siano tutti ristoratori, a partire da scocciato che ha fatto giustamente notare che un'etichetta messa su una bottiglia che si può riempire a piacimento non fornisce alcuna garanzia al consumatore ed anzi si presta alle truffe dei soliti furbi.
11 giugno 2006 0:00 - stefano
Ovviamente chi critica questa legge non può che essere un ristoratore disonesto o un'incompetente sopravvalutato dagli amici,uno addirittura lo considera un grasso al 99% in senso dispreggiativo. Se solo il consumatore sapesse quante qualità benefiche ha l'olio extravergine d'oliva tante stupidaggini non andrebbero dette, ma è come predicare nel deserto.
16 maggio 2006 0:00 - Arnaldo
Penso che sia stata approvata la legge in modo frettoloso senza approfondimenti e forse perchè spinta e molto caldeggiata dai produttori di olio, allora mi chiedo a quando l'estensione agli aceti? e per gli altri alimenti? Se vado in un ristorante e mi sento proporre un filetto di bufalo al costo più che doppio di una fiorentina chi mi assicura che non mi verrà servita una semplice bisteccona di manzo? Mi verrebbe da dire Il buonsenso, ma i nostri ministri pensano di noi il peggio possibile, per loro un ristoratore avrà sempre la tentazione di fregare il consumatore, il produttore di elettrodomestici li costruisce in modo che si rompano solo a garanzia scaduta, e cosi di seguito tutti gli italiani. Stiamo rasentando il ridicolo . Penso a quanti ristoratori professionisti mi anno conquistato con la loro serietà e i loro piatti e a quanti mi anno lasciato più che un dubbio proponendomi menù ricchissimi a prezzi bassissimi. Penso che speculare su pochi grammi di olio per una insalata sia meschino e non ripaghi nessuno, tantomeno chi richia di perdere un cliente. Per concludere faccio una precisazione, i produttori di olio e i consorzi hanno spinto in questa direzione sostenendo che nelle oliere (contengono mediamente 25cl) il prodotto si deteriori alla luce e all'aria, mentre nelle bottiglie (le più piccole contengono 33cl ma le più 50cl) l'olio sia più salvaguardato. ? . Ma rimane esposto anche nelle bottiglie e per un tempo almeno doppio. Fermiamoci prima che si arrivi alle bustine monodose.
11 maggio 2006 0:00 - Scocciato
Ribadisco che i ristoratori sono anche peggio di molti commercianti. Troveranno in ogni modo la scappatoia di servire quello che gli pare ma a prezzo maggiorato, lucrando sull'incompetenza del pubblico.
La scusa sarà che il pranzo costerà più caro in quanto devono mettere la bottiglia di marca stradop, magari con altro olio dentro...e noi apriremo la bocca fino alle orecchie facendo gli intenditori.
Ma svegliatevi e non siate così ingenui.
11 maggio 2006 0:00 - Ettore
Io sono stato per 39 anni e 6 mesi un agente di commercio di importanti ditte nazionali e multinazionali alimentari, la mia regione è la Liguria e qui ho svolto l'attività.

Lavoravo nel settore del catering e pertanto i miei clienti erano prevalente i ristoranti ed alberghi oltre a comunità di vario genere.

Con l'olio servito nelle oliere per anni ho avuto "accese" discussioni con i ristoratori.

Ancora nell'anno 2000 quando ho cessato l'attività la quasi totalità di alberghi e ristoranti metteva nelle oliere oli di semi "dichiarato solo se chiedevi informazioni" il motivo era che intanto il cliente non capiva nulla, per avere olio di oliva lo dovevi chiedere e se volevi un extra vergine era un'impresa.
Non da oggi io sostengo che in tavola andrebbe portata una bottiglia con tanto di marca e contenuto.
La misera opposizione del ristoratore che si appella alla inesteticità della bottiglia è solo una scusa meschina per spacciare olii di pessima qualità.
D'altronde non da oggi le aziende più rinomate producono bottiglie da pochi cc/L di contenuto.

Visto i prezzi che si fanno pagare per un pranzo il più delle volte mediocre mettere in tavola olii extra vergini di marca non è certo un lusso, i ristoranti che hanno a disposizione del cliente un extra vergine del Lago di Garda o Toscano o Ligure di provenienza controllata si contavano "quando ero in attività" in poche decine.
11 maggio 2006 0:00 - Mauro
Mi sembra un po eccessivo.....
e perchè non fare lo stesso con il sale il pepe e gli stuzzicadenti?
E il vino?
Non potremo più comperare vino sfuso?
Saremo costretti a comprare solo vino in bottiglia? (che tra l'altro è 3 volte più costoso).
Direi che in questo modo ci stiamo dirigendo verso una legislazione eccessiva.
L'amministrazione di questi comportamenti secondo me dovrebbe basarsi solo sul buon senso delle persone.
10 maggio 2006 0:00 - Scocciato
La solita cavolata.Il gestore può manipolare quando e come vuole. Applicata la solita strafottuta etichetta messo l'olio che mi pare. Se la bottiglia fosse sigillata alla vista del ristorato, costerebbe dieci volte di più del già aureo costo dell'olio (che da studi osservati è praticamente tutto uguale, differenze minime di sapore, consistenza, e poco altro di reale, ma molto di imbonimento; per di più è grasso puro al 99% anche se non contiene colesterolo) e se non consumato, o almeno in parte, sarebbe il solito regalo all'oste. Motivo di più per far aumentare i già stratosferici costi della crapula ristorantesca. Le etichette non le guarda ormai più nessuno, tantomeno al ristorante quando ci si trova nella sancta santorum della nobile culinaria, figuriamoci se ci mettiamo a criticare le etichette, magari per far multare il gestore, e far la figuretta da intenditori!
Se ce lo vogliono mettere in quel posto, non c'è bottiglia o etichetta che tengano.
Quindi, contenti ma ben ingozzati.
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