Salvo, come ristoratore(di cui in genere ho repulsione in
quanto spesso disonesti) hai fatto un intervento degno ed
onestamente critico sul tema: °°°°riporto
intervento di un anno e mezzo fa: da:
Scocciato Data: 11 Maggio 2006
Ribadisco
che i ristoratori sono anche peggio di molti commercianti.
Troveranno in ogni modo la scappatoia di servire quello che
gli pare ma a prezzo maggiorato, lucrando
sull'incompetenza del pubblico. La scusa sarà che
il pranzo costerà più caro in quanto devono mettere la
bottiglia di marca stradop, magari con altro olio dentro...e
noi apriremo la bocca fino alle orecchie facendo gli
intenditori. Ma svegliatevi e non siate così
ingenui. e: da: Alex Data: 11 Giugno 2006
Stefano non credo che siano tutti ristoratori, a
partire da scocciato che ha fatto giustamente notare che
un'etichetta messa su una bottiglia che si può riempire
a piacimento non fornisce alcuna garanzia al consumatore ed
anzi si presta alle truffe dei soliti furbi.
3 dicembre 2007 0:00 - Salvo
Pensare di eliminare le frodi nei ristoranti obbligando alle
bottiglie etichettate è stupido. Chi garantisce la
qualità “reale” del contenuto delle bottiglie xyz o
addirittura delle bustine ?? Io sono un ristoratore, ho
sempre preso l’olio d’oliva dal frantoio conoscendo
personalmente chi raccoglie le olive. Ho dato sempre olio
d’oliva di prima qualità riuscendo a farlo pagare
pochissimo ai miei clienti in quanto appunto mi sono sempre
servito dal produttore. Cosa succede con le bottiglie
?? Che mezzo litro costa quanto un litro e le bustine ??
Per esperienza diretta tutti e dico tutti gli olii di oliva
in bottiglia non sono lontanamente paragonabili a quelli che
io per anni ho preso direttamente al frantoio. Quello nelle
bustine probabilmente è più di semi che di altro. La
verità è che così la truffa eventualmente si sposta a
monte, saranno i signori industriali a mettere nelle
bottiglie e nelle bustine olii di infima qualità e di
contro i ristoratori faranno pagare i clienti conti più
salati perchè obbligati ad acquistare bottigliette e
bustine a caro prezzo. Con che risultato ?? I
truffatori resteranno truffatori e chi vuole lavorare
onestamente, come ho fatto finora io, non potrà farlo e
sarà costretto a lavorare con prezzi più alti e qualità
inferiori. Le associazioni dei consumatori prima di
gioire per certe leggi farebbero bene ad informarsi. Auguri!
11 giugno 2006 0:00 - Alex
Stefano non credo che siano tutti ristoratori, a partire da
scocciato che ha fatto giustamente notare che
un'etichetta messa su una bottiglia che si può riempire
a piacimento non fornisce alcuna garanzia al consumatore ed
anzi si presta alle truffe dei soliti furbi.
11 giugno 2006 0:00 - stefano
Ovviamente chi critica questa legge non può che essere un
ristoratore disonesto o un'incompetente sopravvalutato
dagli amici,uno addirittura lo considera un grasso al 99% in
senso dispreggiativo. Se solo il consumatore sapesse quante
qualità benefiche ha l'olio extravergine d'oliva
tante stupidaggini non andrebbero dette, ma è come
predicare nel deserto.
16 maggio 2006 0:00 - Arnaldo
Penso che sia stata approvata la legge in modo frettoloso
senza approfondimenti e forse perchè spinta e molto
caldeggiata dai produttori di olio, allora mi chiedo a
quando l'estensione agli aceti? e per gli altri
alimenti? Se vado in un ristorante e mi sento proporre un
filetto di bufalo al costo più che doppio di una fiorentina
chi mi assicura che non mi verrà servita una semplice
bisteccona di manzo? Mi verrebbe da dire Il buonsenso, ma i
nostri ministri pensano di noi il peggio possibile, per loro
un ristoratore avrà sempre la tentazione di fregare il
consumatore, il produttore di elettrodomestici li costruisce
in modo che si rompano solo a garanzia scaduta, e cosi di
seguito tutti gli italiani. Stiamo rasentando il ridicolo
. Penso a quanti ristoratori professionisti mi anno
conquistato con la loro serietà e i loro piatti e a quanti
mi anno lasciato più che un dubbio proponendomi menù
ricchissimi a prezzi bassissimi. Penso che speculare su
pochi grammi di olio per una insalata sia meschino e non
ripaghi nessuno, tantomeno chi richia di perdere un cliente.
Per concludere faccio una precisazione, i produttori di olio
e i consorzi hanno spinto in questa direzione sostenendo che
nelle oliere (contengono mediamente 25cl) il prodotto si
deteriori alla luce e all'aria, mentre nelle bottiglie
(le più piccole contengono 33cl ma le più 50cl) l'olio
sia più salvaguardato. ? . Ma rimane esposto anche nelle
bottiglie e per un tempo almeno doppio. Fermiamoci prima che
si arrivi alle bustine monodose.
11 maggio 2006 0:00 - Scocciato
Ribadisco che i ristoratori sono anche peggio di molti
commercianti. Troveranno in ogni modo la scappatoia di
servire quello che gli pare ma a prezzo maggiorato, lucrando
sull'incompetenza del pubblico. La scusa sarà che
il pranzo costerà più caro in quanto devono mettere la
bottiglia di marca stradop, magari con altro olio dentro...e
noi apriremo la bocca fino alle orecchie facendo gli
intenditori. Ma svegliatevi e non siate così ingenui.
11 maggio 2006 0:00 - Ettore
Io sono stato per 39 anni e 6 mesi un agente di commercio di
importanti ditte nazionali e multinazionali alimentari, la
mia regione è la Liguria e qui ho svolto
l'attività.
Lavoravo nel settore del
catering e pertanto i miei clienti erano prevalente i
ristoranti ed alberghi oltre a comunità di vario
genere.
Con l'olio servito nelle oliere per
anni ho avuto "accese" discussioni con i
ristoratori.
Ancora nell'anno 2000 quando ho
cessato l'attività la quasi totalità di alberghi e
ristoranti metteva nelle oliere oli di semi "dichiarato
solo se chiedevi informazioni" il motivo era che
intanto il cliente non capiva nulla, per avere olio di oliva
lo dovevi chiedere e se volevi un extra vergine era
un'impresa. Non da oggi io sostengo che in tavola
andrebbe portata una bottiglia con tanto di marca e
contenuto. La misera opposizione del ristoratore che si
appella alla inesteticità della bottiglia è solo una scusa
meschina per spacciare olii di pessima qualità.
D'altronde non da oggi le aziende più rinomate
producono bottiglie da pochi cc/L di contenuto.
Visto i prezzi che si fanno pagare per un pranzo il più
delle volte mediocre mettere in tavola olii extra vergini di
marca non è certo un lusso, i ristoranti che hanno a
disposizione del cliente un extra vergine del Lago di Garda
o Toscano o Ligure di provenienza controllata si contavano
"quando ero in attività" in poche decine.
11 maggio 2006 0:00 - Mauro
Mi sembra un po eccessivo..... e perchè non fare lo
stesso con il sale il pepe e gli stuzzicadenti? E il
vino? Non potremo più comperare vino sfuso?
Saremo costretti a comprare solo vino in bottiglia? (che tra
l'altro è 3 volte più costoso). Direi che in
questo modo ci stiamo dirigendo verso una legislazione
eccessiva. L'amministrazione di questi
comportamenti secondo me dovrebbe basarsi solo sul buon
senso delle persone.
10 maggio 2006 0:00 - Scocciato
La solita cavolata.Il gestore può manipolare quando e come
vuole. Applicata la solita strafottuta etichetta messo
l'olio che mi pare. Se la bottiglia fosse sigillata alla
vista del ristorato, costerebbe dieci volte di più del già
aureo costo dell'olio (che da studi osservati è
praticamente tutto uguale, differenze minime di sapore,
consistenza, e poco altro di reale, ma molto di imbonimento;
per di più è grasso puro al 99% anche se non contiene
colesterolo) e se non consumato, o almeno in parte, sarebbe
il solito regalo all'oste. Motivo di più per far
aumentare i già stratosferici costi della crapula
ristorantesca. Le etichette non le guarda ormai più
nessuno, tantomeno al ristorante quando ci si trova nella
sancta santorum della nobile culinaria, figuriamoci se ci
mettiamo a criticare le etichette, magari per far multare il
gestore, e far la figuretta da intenditori! Se ce lo
vogliono mettere in quel posto, non c'è bottiglia o
etichetta che tengano. Quindi, contenti ma ben
ingozzati.