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22 novembre 2006 0:00 - isaia Kwick
Donatella Grazie!
Per la tua semplicita'.
Isaia
21 novembre 2006 0:00 - francesca
Mi piacerebbe sapere se nelle varie statistiche che vengono fatte ce n'è una che dice se l'incidenza del cesareo è più al primo o al secondo figlio. Sono pronta a scommettere che è più elevata al secondo. Il motivo? Semplice: le donne che al primo parto hanno avuto travagli devastanti, con dolori che non si possono neanche descrivere, o si tengono il figlio unico oppure pretendono il cesareo, che in confronto ai travagli suddetti è una passeggiata, ve lo garantisco! Che credete che le donne ci godino a farsi aprire la pancia e l'utero per partorire? e' comunque un'operazione! Ma è l'unica alternativa che lo stato offre a chi vuole partorire mantenendo il dolore ai limiti della dignità. La soluzione per far diminuire l'incidenza dei cesarei è veramente semplice: limitare il dolore con l'utilizzo dell'analgesia epidurale! Ma qui, al di là di tante belle parole, subentra l'aspetto economico e ultima ma non ultima, la cultura e i pregiudizi tuttora presenti in Italia!
15 giugno 2006 0:00 - Raffaella Brizzi
La mia testimonianza è la seguente: anni fa, soprattutto nelle cliniche private, si cercava in tutti i modi di indurre la partoriente ad avere il bambino ricorrendo al cesareo, per guadagnare i soldi relativi all'operazione.Io ho partorito il 7 giugno 1991 presso la clinica S.Pio X di Milano. Ricordo di essere stata indotta in tutti i modi a partorire con cesareo, nonostante fossi totalmente contraria. Chiesi comunque il cesareo con l'allora singolare epidurale (perchè almeno volevo rendermi conto della nascita di mio figlio, non riuscivo ad accettare di subire l'anestesia totale per partorire), e venni messa nelle mani di un anestesista che mi fece uscire parecchio liquido rachidiale, procurandomi un dolore fortissimo alla testa per oltre un mese, se appena mi mettevo verticale, anche solo seduta. Potete immaginarvi, con un bambino appena nato, dover stare completamente orizzontale per un mese e più... Oltre a ciò, fui oggetto di un ulteriore violenza. Mio figlio mi veniva portato per l'allattamento solo qualche volta. Altre volte veniva allattato con biberon e latte artificiale. Questo provocò in lui una minor voracità quando attaccato alla mammella, e quindi una mia minor produzione di latte. Con la conseguenza che l'allattamento al seno durò solo poco più di un mese, e poi dovetti ricorrere al latte artificiale. Non mancarono, nella clinica, di regalarmi una confezione omaggio di latte artificiale, come pubblicità perfetta. Insomma: tutto questo accadeva 15 anni or sono. Leggo ora questo articolo, e noto che ben poco è cambiato da allora.... Sono davvero schifata e scandalizzata...
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