Per cortesia vorrei sapere le condizioni d'uso con cui
devo lasciare un immobile usato cioe: i muri devono essere
ripristinati da eventuali buchi lasciati da quadri e
accessori appesi? l'appartamento deve essere
ritinteggiato? grazie
12 dicembre 2007 0:00 - maria rosaria pilla
mi è capitato di far acquistare un immobile tramite agenzia
immobilare, dopola sottoscrizione del conferimento incarico
all'agenzia e l'accettazione del venditore è
successo che ho scoperto che nel preliminare di vendita è
menzionata una pratica di condono per un eventuale abuso.
dopo ricerche presso il Comune ho scoperto che la pratica di
condono si riferisce ad un altro apartamento sito al 2
piano. Cosa posso consigliare di fare ?
22 giugno 2006 0:00 - Paolo 1
Apprezzo che il Mastrantoni metta in guardia sulla
compravendita di case, ma persino certi suoi consigli
dovrebbero essere presi come un allarme rosso. Quando
consiglia di lasciar passare il minor tempo possibile tra
compromesso e rogito. E sapete perche? Perche' in quel
periodo puo' succedere di tutto, il venditore potrebbe
vendere a 100 altri, intascarsi gli anticipi e sparire,
l'immobile andra' al primo che ha registrato il
rogito. Nel 1997 una legge ha previsto la fideiussione
per garantire chi acquistava immobili da imprese che
potevano anche fallire, e nel 2004 una nuova legge l'ha
resa obbligatoria. Purtroppo anche gente preparata come
Adriano Bonafede, che scrisse sull'argomento gia'
nel 1999 e di nuovo con "Cerco casa" nel 2005,
dice di passare dal notaio, di fargli fare i controlli (in
sostanza sul venditore, che abbia tutti i titoli per
vendere, e sull'immobile, che non sia soggetto a
ipoteche o cose del genere), ma che anche un bravo notaio
non riesche a parare tutte le possibili truffe. Il fatto che
solo nel 2004 si sia resa obbligatoria la fideiussione
comprando da imprese fa vedere come il Parlamento se ne sia
infischiato a lungo, e con quella legge hanno tappato un
buco, ma per i truffatori ne restano altri. Tra i
controlli che il notaio dovrebbe fare, alcuni sono facili
(vedere che non ci siano ipoteche etc, specie se il notaio
ha nello studio un computer collegato a Internet e a tutti
gli archivi del caso), alcuni sono forse piu' rognosetti
(conformita' alle norme edilizie, etc, con norme che
variano da comune a comune), altri io li definirei aleatori,
ad esempio il valutare se un'impresa o un privato sono
solventi o hanno difficolta' economiche o stanno per
fallire. Insomma la legislazione, per quanto
complicata, non e' a prova di bomba, ne' soprattutto
a prova di truffatore. Quindi per cautelarsi si dovrebbe
stendere i vari contratti in modo da coprirsi da qualsiasi
minaccia, in concreto mettere delle clausole che ci tutelino
anche in quei casi in cui nemmeno un notaio diligente ha la
certezza di scoprire tutto (gente che sta per fallire, etc),
e seguire delle procedure che non lascino spazio a brutte
sorprese (ad esempio la proprieta' passera'
all'acquirente solo dopo che ha pagato tutto, e non solo
un anticipo). Bonafede e colleghi dovrebbero poi
spiegarci se quando ci si va a informare dalle
amministratori di condominio sulle delibere in corso di
approvazione (per lavori di ristruttirazione, etc), sul
regolamento contrattuale, sui pagamenti delle bollette, etc,
si abbia diritto a risposte scritte e se e come poter
inserire queste risposte nel rogito (nel senso, se le
bollette risultassero non pagate, si annulla l'atto, e
casa e soldi restano a chi li aveva in partenza). Io
credo che in teoria si dovrebbe riuscire a procedere
evitando ogni rischio, facendo mettere nel preliminare e nel
rogito tutte le clausole del caso, depositando il denaro
presso il notaio, specificando che il denaro verra' dato
al venditore solo dopo che con la registrazione del rogito
si sia acquistata in modo irrevocabile la proprieta'
sull'immobile, etc etc. Bonafede, altri autori, e
vari siti mostrano esempi di incarichi di vendita e proposte
di acquisto ( quando si usano agenzie immobiliari) e
preliminari e rogiti fatti a regola d'arte, in modo da
non rischiare troppo, ma temo che non siano proprio a regola
d'arte e che non garantiscano gran che, tutti gli autori
si tengono sul vago, parlano di infiniti trabocchetti, ma
non li elencano tutti, ne' tanto meno mostrano le
clausole da inserire in modo da coprirsi alle spalle.
Da una lettura affrettata del libro di Bonafede del 2005 mi
e' sembrato che dopo aver illustrato certe clausole
vessatorie, poi le lasci nei facsimili, come nei facsimili
lasci in bianco cosa vada scritto in certe voci
(conformita' urbanistica o altro) o lasci passare certe
ambiguita' ("la casa dovra' essere libera il
giorno tale", gia', ma non specifica cosa accade se
non lo e', ad esempio una rescissione automatica del
contratto, o una penale tanto al giorno, ma con i soldi
gia' depositati, in modo da non correre rischi),
cosi' non ho visto nei facsimili di rogiti clausole che
subordinino la validita' del rogito al verificarsi di
tutte le condizioni (se la controparte ha firmato il falso,
che me ne frega di avere il diritto di fargli causa, in tal
caso quello che mi interessa e' l'annullamento di
tutta la procedura e riavere la casa o i soldi, tutti e
senza spese). Insomma anche gli "amici" dei
compratori e venditori di case non sembrano rendersi
piu' che tanto utili. Le Camere di commercio poi,
che dovrebbero avere i moduli standard per i mandati alle
agenzie immobiliari, dicono di non averli, idem le tabelle
delle provvigioni, rispondono che c'e' la libera
concorrenza! Un altro campo in cui l'ADUC, se
volesse, potrebbe rendersi utile, pubblicando un po' di
facsimili fatti davvero bene, sia per i mandati alle agenzie
immobiliari, sia come preliminare e rogito. Egregio
Mastrantoni, e' vero che il preliminare si puo'
saltare, ma perche' non ci spiega come farlo, e
soprattutto come farlo senza correre rischi, ad esempio
facendo fare comunque al notaio tutti i controlli del caso
(ma prima del rogito) e/o inserendo nel rogito clausole che
ci tutelino da qualsiasi possibile imbroglio?
21 giugno 2006 0:00 - FABRIZIO
Sarebbe meglio che i notai, visto quanto percepiscono per
una semplice firmetta, si guadagnassero i soldi che ci
prendono per un semplice atto di compravendita.
In fondo, lo scopo del notaio é proprio quello di
assicurare la regolarità della transazione.
Quindi, il mio consiglio, prima di dare una lira di caparra
a chiccessia, pretendete di fare un regolare compromesso
registrato come prevede la legge, non un semplice foglietto
dove chi vende, specie se impresa, ha tutti i diritti, e chi
compra solo oneri e incertezze.
E prima di
firmare il compromesso, fatelo esaminare dal notaio che
dovrà fare le opportune visure al fine di accertare che
l'immobile sia nella totale disponibilità di chi vende,
altrimenti, cosa lo paghiamo a fare il notaio ?
Certo, un compromesso registrato e regolarmente stilato e
verificato costerà di più di un semplice foglietto
dattiloscritto, ma almeno vi garantirà che non state
comprando una bufala.
E che i notati facciano un
pò meglio il loro mestiere e si accertino della veridicità
dei dati forniti dal venditore (visto che ne hanno tutta la
possibilità).
Questi sono i consigli da
dare.
Se invece volete continuare nei compromessi
"fai da te" poi non venite a piangere......
21 giugno 2006 0:00 - fiscale
L'invim era l'imposta sull'incremento di valore
degli immobili, colpiva chi vendeva casa (non
l'acquirente) sulla plusvalenza realizzata. Oggi
c'è l'ici, che ci accompagna invece per tutta la
vita. Di male in peggio.