Gli ipermarket
Coop vendono più medicine che spaghetti. A una
settimana dall'apertura dei primi tre corner shop di
medicinali da banco e senza obbligo di ricetta, gli effetti
delle liberalizzazioni introdotte dal decreto Bersani a fine
luglio si sono rivelati una manna per i fatturati dei tre
ipermercati sperimentali del gruppo «Coop Estense» di
Carpi (Modena), Ferrara e Bari. Il boom di vendite di
analgesici e antidolorifici come Moment, Tachipirina,Maalox
e Aspirina potrebbe anche essere la conseguenza di
improvvisi attacchi di mal di testa, febbre alta e acidità
di stomaco che hanno colpito i comunisti ed i falsi
pacifisti che non possono sfogarsi nelle piazze.Un risultato
che ha permesso a Coop Estense di superare le vendite di
pasta, riso e farina messi insieme per un fatturato (quello
dei soli farmaci da banco e senza obbligo di ricetta) che
raggiunge l'1,90% dell'intero volume di vendita.
16 agosto 2006 0:00 - Fabio
Ma che cavolo dici , l'omeopatia non cura le malattie ma
riequilibra il terreno della persona. I medici e soprattutto
i farmacisti sono i meno adatti a consigliarli. Non rompete
i coglioni
1 agosto 2006 0:00 - renza
ragazzi, dai che ce la facciamo, evviva Bersani dai evviva
la liberta' lottiamo. ciao
1 agosto 2006 0:00 - antonio
visto che per poter vendere i farmaci da banco i
supermercati devono avere un farmacista regolarmente
iscritto all'albo per tali vendite, perchè tale
farmacista non può vendere anche i farmaci con obbligo di
ricetta? per evitare questo in futuro, proprio i farmacisti
sono contrari al farmacista nei supermercati e chiedono che
i farmaci da banco li possa vendere chiunque, in modo da non
correre pericoli sui ben più lucrosi farmaci con obbligo di
ricetta (dato che i farmacisti ricevono una percentuale sul
venduto, si sa che i farmaci con obbligo di ricetta sono
enormemente più costosi dei farmaci da banco)
24 luglio 2006 0:00 - cittadino
non ho bisogno che mi dici cosa dovevo pensare, e
soprattutto stia tranquillo che rispondo quando ho finito di
leggere. L'iniziativa era della coop e ovviamente si
firmava presso le coop, quindi non vedo il senso della sua
domanda; se mai si potrà chiedere come mai le coop hanno
proposto quell'iniziativa, ma era ovvio che si firmasse
presso di loro. Tra l'altro è partita in un
periodo in cui governava il centrodestra ed in quel periodo
è stata presentata al parlamento.
23 luglio 2006 0:00 - Stefano
Per Umberto:l'omeopatia è una medicina alternativa non
un piatto di spaghetti dove un cuoco lo trovi ovunque.Quindi
ti puoi curare anche da solo ma se hai un medico o un
farmacista che ti indirizzano almeno inizialmente non credo
sia male.C'è anche chi è morto per cure fatte da
erboristi da strapazzo.
Per Stanco: vorrei sapere
ma il diritto di sciopero (in maniera civile e nei vincoli
stabiliti)è di tutti o solo di chi fà comodo a te.Lo
sciopero poi non era solo per i farmaci SOP ed OTC come la
cattiva informazione vuole far credere.
Per
Cittadino: bastava che finissi di leggere il mio post e
avresti capito.Le Coop chiedono e Bersani esegue.Ci sei
arrivato ora.
Un'ultima cosa: le farmacie
sono un servizio o no.Trovatemi una Coop o una farmacia
comunale in un paesetto sperduto. Per il resto sono
d'accordo con quanto espresso da Vittorio.
23 luglio 2006 0:00 - cittadino
ma come mai si firmava solo davanti alle coop e non negli
altri supermercati
Semplicemente perchè
l'iniziativa era della coop. Ovvio che le firme si
raccolgono presso chi ha preso l'iniziativa.
23 luglio 2006 0:00 - Stefano
Corporazione dei farmacisti? Non sarebbe meglio dire delle
industrie farmaceutiche! non mi pare che l'aspirina e il
vivin c costino in maniera diversa pur essendo fatte da 2
ditte farmaceutiche diverse ma con lo stesso principio
attivo.Per me il prezzo è alto lo stesso, ma è
l'industria che decide il prezzo o il farmacista.Per me
il concetto da approfondire è questo.Altrimenti se uno è
forte con i deboli e debole con i forti è bene che lasci
stare.Per quanto riguarda sop ed otc io sono tra quelli che
ha firmato perchè andassero nei supermercati, ma come mai
si firmava solo davanti alle coop e non negli altri
supermercati? Dopo il DL bersani ho capito perchè.quindi se
si parla di corporazioni mettiamo sullo stesso piano coop e
industri farmaceutiche che è meglio.
22 luglio 2006 0:00 - Antonio De Franco
Le liberalizzazioni non passeranno senza un forte movimento
di opinione che spacchi la nazione per ricompattarla sugli
obiettivi di eliminazione dei privilegi corporativi
emarginando la posizione del mantenimento del ruolo pubblico
dei professori universitari, del mantenimento degli
ordini-casta, del numero chiuso dei notai, tassisti e bar,
del monopolio dell'Enel, per poi passare alla
distruzione del libro paga dei patronati e CAF e al
monopolio della promozione delle pmi da parte delle camere
di commercio (ancora non vi basta l'elencazione?Volete
che continui? ...). Al momento stiamo fermi. Mordiamo
il freno: facciamoli sfogare con i loro scioperi; che si
illudano che non hanno una controparte. Un'azione
popolare, forte e diffusa, a fine settembre-ottobre, lontano
dall'emergenza legislativa, li spiazzerà e li
impaurirà, facendoli assumere la consapevolezza che sono
minoranza. Antonio de Franco www.mabonline.org
22 luglio 2006 0:00 - mjguel
La moglie di Bersani ha tenuto aperta la farmacia perchè al
governo sono tutti in depressione e hanno continuamente
bisogno di psicofarmaci.
21 luglio 2006 0:00 - FABRIZIO
Nonostante non sia del mio colore politico, volevo fare un
complimento al mio concittadino Bersani !
Infatti, sul nostro quotidiano locale, ieri, in primissima
pagina e poi con ampio articolo a messa pagina
nell'interno, abbiamo tutti letto che la sua gentile
consorte, farmacista, ha tenuto aperta la sua farmacia.
La gentile consorte, intervistata, ha infatti
affermato che la legge Bersani é giusta, e che le farmacie
da questa liberalizazione hanno solo da guadagnare.
Niente da dire. Un esempio notevole di libertà di
pensiero davvero ecomiabile.
Però, mi viene da
pensare, e se la gentile signora non fosse stata meglie del
ministro Bersani, ma fosse stata una qualunque farmacista,
avrebbe parlato così e avrebbe resistito alla serrata ?
Non lo sapremo mai !
Una cosa é certa:
Chi non sapeva che Bersani avesse una farmacia
ora lo sa, ma sopratutto sa anche ..... dove andare a
prendere i medicinali se lo sciopero dovesse continuare.....
!!!
Il buon Giulio diceva sempre che:
"A pensar male si fa peccato ma..... di solito ci si
becca !"
21 luglio 2006 0:00 - vittorio farmacista
Io credo che ogni professione abbia il dovere di essere
trattata con rispetto da chiunque e non insultata da gente
che essendo al di fuori non capisce le ragioni dei
farmacisti.Lo scopo del decreto bersani non e' tanto
quello di favorire i cittadini che alla lunga pagherebbero
questa situazione ma quello di favorire le coop e le
multinazionali che che se all' inizio vorranno solo i
farmaci da banco in seguito reclameranno anche altri farmaci
fino a creare catene enormi di farmacie con le quali la
piccola farmacia italiana non potra' mai
competere.Propongono inoltre meno vincoli per gestire
piu' farmacie e parlano di una revisione della pianta
organica. Questo, come accaduto in Francia e Grecia che sono
corse ai ripari in seguito,porterebbe una concentrazione di
farmacie solo nelle zone piu' remunerative lasciando
scoperte molte zone rurali e cancellando la capillarita'
vero fiore all'occhiello della farmacia italiana.In
Italia c'e' una farmacia ogni 3500
abitanti,perfettamente in linea con la media europea.Se se
ne vuole aumentare il numero basterebbe assegnare in tempi
rapidi le farmacie vinte a concorso che pero' per
inspiegabili ritardi non accade quasi mai.L'unico paese
d'europa dove tutti i farmaci da banco sono venduti al
di fuori della farmacia (e senza farmacista!) e' l'
Olanda che pero' ha una farmacia ogni 15.000 abitanti e
che sta considerando di rivedere la lista di farmaci
vendibili visto le numerose malattie iatrogene(abuso di
farmaci).I prezzi di alcuni farmaci(non tutti!) in Italia
sono piu' cari che altrove,vero! siamo noi i primi a
dirlo,noi contestiamo il criterio di formazione del
prezzo:l'industria propone liberamente il
prezzo,l'Agenzia Italiana del Farmaco lo esamina e se
approva il gioco e' fatto,per noi sarebbe piu'
giusto un prezzo calmierato.Bisogna dire una cosa
pero':una ditta farmaceutica che ha in prontuario
farmaci di fascia A e di fascia C a volte e' costretta
ad aumentare il prezzo di questi ultimi altrimenti i primi
non sarebbero rimborsati dallo stato,e l'Italia e'
forse il paese che in Europa ha la lista maggiore di farmaci
rimborsati.Un ultima cosa la concorrenza,Federfarma e'
perfettamente in linea con le proposte dell'ADUC:vendere
una lista di medicinali da banco ritenuta sicura dal
Ministero della Sanita' a confezione e dosaggi ridotti
anche in altri esercizi senza l'obbligo del farmacista,e
cosi' anche nei luoghi come autogrill,porti o stazioni
dove c'e' un grande afflusso di gente e non
c'e' la farmacia questa carenza sarebbe colmata.Ed
e' questo che avviene nella gran parte
dell'Europa.Poi per piacere non prendete ad esempio i
drugstore americani,magari li' ti compri 100 aspirine a
2 dollari ma se non hai i soldi per farti ricoverare ti
lasciano morire per strada! Abbiamo un SSN e un servizio
farmaceutico che il mondo ci invidia...discutiamo come
migliorarlo ma stiamo attenti a non distruggerlo
20 luglio 2006 0:00 - Umberto
Farmacista , i rimedi omeopatici dovrebbero essere venduti
anche dalle erboristerie (se vai a Lugano , a due passi nel
cantone Italiano sono venduti anche da loro , non parliamo
della Francia ecc.); Il rimedio omeopatico puo' essere
consigliato , anzi , sarebbe meglio se lo fosse da un
omeopata (non necessariamente medico , come nel resto
d'Europa). Per il resto , non mi interessa se le
farmacie lo vendono , ma non mi va giu' che siate solo
voi a differenza e in barba agli stati UE. Farmacista...io
non ci faccio e non ci sono...dico solo come stanno le cose!
Umberto
19 luglio 2006 0:00 - farmacista
umberto ma ci sei o ci fai? leggi ciò che ho scritto:
"gli omeopatici non richiedono ricetta medica, tu puoi
andare in qualunque farmacia e richiederli senza ricetta
medica. è però consigliabile prima di iniziare una terapia
omeopatica rivolgersi ad un omeopata che possa prescriverti
quelli più adatti ai tuoi problemi." Se non vuoi
andare dall'omeopata ma preferisci curarti per i cavoli
tuoi fallo, chi te lo vieta!! vai in farmacia e ordina gli
omeopatici che vuoi. Perchè vengono venduti in farmacia?
Perchè se hai bisogno di un consiglio puoi chiedere al
farmacista (visto che non ci sono le istruzioni), al
supermercato non ti cagano di striscio; se hai bisogno di
procurare l'omeopatico la farmacia lo fa in breve tempo,
negli altri canali succede lo stesso? il prezzo degli
omeopatici è stabilito dalle case produttrici. e
comunque visto che ce l'hai tanto con i farmacisti
chiedi ai tuoi amici del supermercato di tenere gli
omeopatici no? ma loro spingono solo per gli OTC come
aspirina ecc. dove hanno grosso mercato, degli omeopatici
non gliene frega niente perchè il giro è piccolo e i
margini risicati. vai al supermercato che loro si che sanno
come tutelare il cittadino! tutto questo astio
infondato verso le farmacie è stato creato dalla propaganda
ingannevole di certi esponenti di lobby ben piu potenti
della nostra.
E carissimo Stanco, mi sembra che
lo sciopera sia stato veramente civile, non sparare
cretinate del tipo che si bloccano i treni per far valere le
proprie ragioni, i farmacisti non hanno bisogno di ricorrere
a mezzucci del genere
19 luglio 2006 0:00 - Stanco
Tanto adesso faranno un po' di scioperi, bloccheranno
qualche treno (danneggiando 2 volte i cittadini), il governo
se la fara' sotto e tutto tornera' come prima. La
mia fiducia e' ZERO, ma spero, almeno per una volta, di
sbagliarmi.
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
I rimedi omeopatici in UE sono prescritti e indicati
soprattutto dagli operatori non medici o heilpraktiker o
naturopati. Vedi la legislazione in Germania , Olanda ,
Danimarca , Norvegia , Belgio , Portogallo , Spagna ,
Svizzera; Come mai in Italia deve essere il solo medico ad
occuparsi di prevenzione (l'omeopatia cura il terreno e
non la patologia , la persona e non il sintomo) e suggerire
rmedi omeopatici? Come mai solo in Italia sono le farmacie a
venderli? MISTERO DELLA MAFIA SANITARIA!
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Caro amico farmacista , il rimedio omeopatico in Europa è
libero di essere indicato e prescritto dai non medici o
naturopati o heilpraktiker...studiati le leggi in UE e ne
vedrai delle belle!! Chissa' cosa ti hanno inculcato i
bugiardoni delle case farmaceutiche e la FNOMCEO la piu'
grossa lobby scroccasoldi italiana! Umberto
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Solo qui in Italia la "terapia" omeopatica
necessita della diagnosi del medico...quando non trattasi di
diagnosi nosologica , perchè l'omeopatia agisce sul
terreno e non sulla malattia , sul soggetto e non sul
sintomo , dove i medici che fanno corsetti di 100 ore sono
abilitati (si fa per dire , perchè non esiste ancora
nessuna legge , che impone di essere medici per suggerire
rimedi omeopatici) a prescrivere rimedi , dove in Europa i
non medici , ovvero gli heilpraktiker tedeschi , danesi ,
norvegesi , olandesi , e i naturopati portoghesi , spagnoli
, (cioè quelli piu' competenti)tutti per legge
abilitati ad esercitare le medicine complementari ,
suggeriscono con liceita' i rimedi omeopatici , molto
meglio e in barba alle pressioni corporativiste
dell'Italia , cioè la FNOMCEO e la FEDERFARMa. Basta
dire minchiate all'Italiana , basta storpiare la
verita', qui in Italia comandano ancora il parrino , il
sindaco e il maresciallo dei carabinieri , come nei paesi di
100 anni fa! Umberto
19 luglio 2006 0:00 - Elena Bianchi
Pieno sostegno al Decreto Bersani! Impediamo che
finisca come con i tassisti!
19 luglio 2006 0:00 - Ciribiribì
C'è un detto molto efficace a mio avviso per
rappresentare la corporazione dei farmacisti... che si
addice ovviamente anche a notai... avvocati...giudici...
taxisti... ed un'infinità di categorie che pretendono
di conservare privilegi da medio evo.
Il
cittadino comune... il lavoratore comune... l'umile che
non ha la tracotanza di queste categorie se.....
AVESSE IL CULO COME LA FACCIA DI QUESTI "SIGGRI"
AVREBBE VERGOGNA DI ANDARE A CAGARE!!!
19 luglio 2006 0:00 - farmacista
ma è possibile che si debba sempre strumentalizzare tutto e
fare cattiva informazione? i farmacisti oggi scioperano
per il contenuto del decreto Bersani, ma soprattutto per LA
MODALITA in cui viene eseguito!!! ma vi sembra normale che
un ministro che non capisce nulla di sanità vari un decreto
senza consultare le parti e saltando a piedi pari il
ministero della sanità che invece era pronto a discutere
con le associazioni dei farmacisti?? Qui siamo oramai a
livello di dittatura, dove si impone un qualcosa
dall'alto che stravolge l'intera categoria senza
neanche discuterne prima con la categoria interessata.
Il decreto Bersani oltre ai farmaci nel supermercato prevede
anche la possibilità di liberalizzazione delle farmacie...a
loro interessa solo dare vantaggi a quelli già potenti che
potranno così aprire intere catene di farmacie, dove poi
mettere direttori e collaboratori "burattini",
alla faccia della maggiore concorrenza e dell'aiuto alle
tasche cittadino! cosi avremmo catene di farmacie gestite da
non si sa chi, che penseranno solo al guadagno!
per rispondere all'intervento precedente, gli omeopatici
non richiedono ricetta medica, tu puoi andare in qualunque
farmacia e richiederli senza ricetta medica. è però
consigliabile prima di iniziare una terapia omeopatica
rivolgersi ad un omeopata che possa prescriverti quelli più
adatti ai tuoi problemi. E per i prezzi, indubbiamente ci
sono omeopatici costosissimi, questo dipende dalle case
farmaceutiche, non dai farmacisti o dai medici. Ricordo
comunque che la Boiron (la più grande ditta di omeopatici)
ha ribassato in media del 15-25% i prezzi di gran parte del
loro listino, questo a tutto vantaggio delle tasche del
cliente.
Infine un pensiero per i cittadini che
oggi troveranno chiuse le farmacie per sciopero: le farmacie
di turno saranno APERTE per assicurare un servizio minimo,
l'unico disagio sarà lo spostamento, in particolare
degli anziani. Ci rendiamo perfettamente conto del disagio
arrecato ai cittadini e di questo ci dispiace, ma davanti a
certe misure politiche, non resta che dare una risposta
forte
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Fossero solo i farmaci da banco conosciuti... A differenza
dei paesi UE , dove il rimedio (dico rimedio e non farmaco)
omeopatico è presente e venduto nei drug store , in Italia
è venduto solo in farmacia. NON è UN FARMACO , MA è
VENDUTO SOLO IN FARMACIA A COSTI PIU' ALTI DEI PAESI
EUROPERI , E COME SE NON BASTASSE DIETRO RICETTA (NON è UN
FARMACO PRESCIVIBILE) DEL MEDICO. INSOMMA , GLI AMICI MEDICI
E FARMACISTI SI SPARTISCONO IL BOTTINI DA VERI AMICI
LOBBISTI. E' ora di finirla con queste imposizioni
fasciste dei farmacisti e delle lobby scroccasoldi! Umberto