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20 agosto 2006 0:00 - Camerata
TUTTO PER FAVORIRE LE COOP ROSSE.

Gli ipermarket Coop vendono più medicine che spaghetti.
A una settimana dall'apertura dei primi tre corner shop di medicinali da banco e senza obbligo di ricetta, gli effetti delle liberalizzazioni introdotte dal decreto Bersani a fine luglio si sono rivelati una manna per i fatturati dei tre ipermercati sperimentali del gruppo «Coop Estense» di Carpi (Modena), Ferrara e Bari.
Il boom di vendite di analgesici e antidolorifici come Moment, Tachipirina,Maalox e Aspirina potrebbe anche essere la conseguenza di improvvisi attacchi di mal di testa, febbre alta e acidità di stomaco che hanno colpito i comunisti ed i falsi pacifisti che non possono sfogarsi nelle piazze.Un risultato che ha permesso a Coop Estense di superare le vendite di pasta, riso e farina messi insieme per un fatturato (quello dei soli farmaci da banco e senza obbligo di ricetta) che raggiunge l'1,90% dell'intero volume di vendita.
16 agosto 2006 0:00 - Fabio
Ma che cavolo dici , l'omeopatia non cura le malattie ma riequilibra il terreno della persona. I medici e soprattutto i farmacisti sono i meno adatti a consigliarli. Non rompete i coglioni
1 agosto 2006 0:00 - renza
ragazzi, dai che ce la facciamo, evviva Bersani dai evviva la liberta' lottiamo.
ciao
1 agosto 2006 0:00 - antonio
visto che per poter vendere i farmaci da banco i supermercati devono avere un farmacista regolarmente iscritto all'albo per tali vendite, perchè tale farmacista non può vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta? per evitare questo in futuro, proprio i farmacisti sono contrari al farmacista nei supermercati e chiedono che i farmaci da banco li possa vendere chiunque, in modo da non correre pericoli sui ben più lucrosi farmaci con obbligo di ricetta (dato che i farmacisti ricevono una percentuale sul venduto, si sa che i farmaci con obbligo di ricetta sono enormemente più costosi dei farmaci da banco)
24 luglio 2006 0:00 - cittadino
non ho bisogno che mi dici cosa dovevo pensare, e soprattutto stia tranquillo che rispondo quando ho finito di leggere. L'iniziativa era della coop e ovviamente si firmava presso le coop, quindi non vedo il senso della sua domanda; se mai si potrà chiedere come mai le coop hanno proposto quell'iniziativa, ma era ovvio che si firmasse presso di loro.
Tra l'altro è partita in un periodo in cui governava il centrodestra ed in quel periodo è stata presentata al parlamento.
23 luglio 2006 0:00 - Stefano
Per Umberto:l'omeopatia è una medicina alternativa non un piatto di spaghetti dove un cuoco lo trovi ovunque.Quindi ti puoi curare anche da solo ma se hai un medico o un farmacista che ti indirizzano almeno inizialmente non credo sia male.C'è anche chi è morto per cure fatte da erboristi da strapazzo.

Per Stanco: vorrei sapere ma il diritto di sciopero (in maniera civile e nei vincoli stabiliti)è di tutti o solo di chi fà comodo a te.Lo sciopero poi non era solo per i farmaci SOP ed OTC come la cattiva informazione vuole far credere.

Per Cittadino: bastava che finissi di leggere il mio post e avresti capito.Le Coop chiedono e Bersani esegue.Ci sei arrivato ora.

Un'ultima cosa: le farmacie sono un servizio o no.Trovatemi una Coop o una farmacia comunale in un paesetto sperduto.
Per il resto sono d'accordo con quanto espresso da Vittorio.
23 luglio 2006 0:00 - cittadino
ma come mai si firmava solo davanti alle coop e non negli altri supermercati

Semplicemente perchè l'iniziativa era della coop. Ovvio che le firme si raccolgono presso chi ha preso l'iniziativa.
23 luglio 2006 0:00 - Stefano
Corporazione dei farmacisti? Non sarebbe meglio dire delle industrie farmaceutiche! non mi pare che l'aspirina e il vivin c costino in maniera diversa pur essendo fatte da 2 ditte farmaceutiche diverse ma con lo stesso principio attivo.Per me il prezzo è alto lo stesso, ma è l'industria che decide il prezzo o il farmacista.Per me il concetto da approfondire è questo.Altrimenti se uno è forte con i deboli e debole con i forti è bene che lasci stare.Per quanto riguarda sop ed otc io sono tra quelli che ha firmato perchè andassero nei supermercati, ma come mai si firmava solo davanti alle coop e non negli altri supermercati? Dopo il DL bersani ho capito perchè.quindi se si parla di corporazioni mettiamo sullo stesso piano coop e industri farmaceutiche che è meglio.
22 luglio 2006 0:00 - Antonio De Franco
Le liberalizzazioni non passeranno senza un forte movimento di opinione che spacchi la nazione per ricompattarla sugli obiettivi di eliminazione dei privilegi corporativi emarginando la posizione del mantenimento del ruolo pubblico dei professori universitari, del mantenimento degli ordini-casta, del numero chiuso dei notai, tassisti e bar, del monopolio dell'Enel, per poi passare alla distruzione del libro paga dei patronati e CAF e al monopolio della promozione delle pmi da parte delle camere di commercio (ancora non vi basta l'elencazione?Volete che continui? ...).
Al momento stiamo fermi. Mordiamo il freno: facciamoli sfogare con i loro scioperi; che si illudano che non hanno una controparte.
Un'azione popolare, forte e diffusa, a fine settembre-ottobre, lontano dall'emergenza legislativa, li spiazzerà e li impaurirà, facendoli assumere la consapevolezza che sono minoranza.
Antonio de Franco www.mabonline.org
22 luglio 2006 0:00 - mjguel
La moglie di Bersani ha tenuto aperta la farmacia perchè al governo sono tutti in depressione e hanno continuamente bisogno di psicofarmaci.
21 luglio 2006 0:00 - FABRIZIO
Nonostante non sia del mio colore politico, volevo fare un complimento al mio concittadino Bersani !


Infatti, sul nostro quotidiano locale, ieri, in primissima pagina e poi con ampio articolo a messa pagina nell'interno, abbiamo tutti letto che la sua gentile consorte, farmacista, ha tenuto aperta la sua farmacia.

La gentile consorte, intervistata, ha infatti affermato che la legge Bersani é giusta, e che le farmacie da questa liberalizazione hanno solo da guadagnare.

Niente da dire. Un esempio notevole di libertà di pensiero davvero ecomiabile.

Però, mi viene da pensare, e se la gentile signora non fosse stata meglie del ministro Bersani, ma fosse stata una qualunque farmacista, avrebbe parlato così e avrebbe resistito alla serrata ?

Non lo sapremo mai !

Una cosa é certa:

Chi non sapeva che Bersani avesse una farmacia ora lo sa, ma sopratutto sa anche
..... dove andare a prendere i medicinali se lo sciopero dovesse continuare..... !!!

Il buon Giulio diceva sempre che:

"A pensar male si fa peccato ma..... di solito ci si becca !"
21 luglio 2006 0:00 - vittorio farmacista
Io credo che ogni professione abbia il dovere di essere trattata con rispetto da chiunque e non insultata da gente che essendo al di fuori non capisce le ragioni dei farmacisti.Lo scopo del decreto bersani non e' tanto quello di favorire i cittadini che alla lunga pagherebbero questa situazione ma quello di favorire le coop e le multinazionali che che se all' inizio vorranno solo i farmaci da banco in seguito reclameranno anche altri farmaci fino a creare catene enormi di farmacie con le quali la piccola farmacia italiana non potra' mai competere.Propongono inoltre meno vincoli per gestire piu' farmacie e parlano di una revisione della pianta organica. Questo, come accaduto in Francia e Grecia che sono corse ai ripari in seguito,porterebbe una concentrazione di farmacie solo nelle zone piu' remunerative lasciando scoperte molte zone rurali e cancellando la capillarita' vero fiore all'occhiello della farmacia italiana.In Italia c'e' una farmacia ogni 3500 abitanti,perfettamente in linea con la media europea.Se se ne vuole aumentare il numero basterebbe assegnare in tempi rapidi le farmacie vinte a concorso che pero' per inspiegabili ritardi non accade quasi mai.L'unico paese d'europa dove tutti i farmaci da banco sono venduti al di fuori della farmacia (e senza farmacista!) e' l' Olanda che pero' ha una farmacia ogni 15.000 abitanti e che sta considerando di rivedere la lista di farmaci vendibili visto le numerose malattie iatrogene(abuso di farmaci).I prezzi di alcuni farmaci(non tutti!) in Italia sono piu' cari che altrove,vero! siamo noi i primi a dirlo,noi contestiamo il criterio di formazione del prezzo:l'industria propone liberamente il prezzo,l'Agenzia Italiana del Farmaco lo esamina e se approva il gioco e' fatto,per noi sarebbe piu' giusto un prezzo calmierato.Bisogna dire una cosa pero':una ditta farmaceutica che ha in prontuario farmaci di fascia A e di fascia C a volte e' costretta ad aumentare il prezzo di questi ultimi altrimenti i primi non sarebbero rimborsati dallo stato,e l'Italia e' forse il paese che in Europa ha la lista maggiore di farmaci rimborsati.Un ultima cosa la concorrenza,Federfarma e' perfettamente in linea con le proposte dell'ADUC:vendere una lista di medicinali da banco ritenuta sicura dal Ministero della Sanita' a confezione e dosaggi ridotti anche in altri esercizi senza l'obbligo del farmacista,e cosi' anche nei luoghi come autogrill,porti o stazioni dove c'e' un grande afflusso di gente e non c'e' la farmacia questa carenza sarebbe colmata.Ed e' questo che avviene nella gran parte dell'Europa.Poi per piacere non prendete ad esempio i drugstore americani,magari li' ti compri 100 aspirine a 2 dollari ma se non hai i soldi per farti ricoverare ti lasciano morire per strada! Abbiamo un SSN e un servizio farmaceutico che il mondo ci invidia...discutiamo come migliorarlo ma stiamo attenti a non distruggerlo
20 luglio 2006 0:00 - Umberto
Farmacista , i rimedi omeopatici dovrebbero essere venduti anche dalle erboristerie (se vai a Lugano , a due passi nel cantone Italiano sono venduti anche da loro , non parliamo della Francia ecc.); Il rimedio omeopatico puo' essere consigliato , anzi , sarebbe meglio se lo fosse da un omeopata (non necessariamente medico , come nel resto d'Europa). Per il resto , non mi interessa se le farmacie lo vendono , ma non mi va giu' che siate solo voi a differenza e in barba agli stati UE. Farmacista...io non ci faccio e non ci sono...dico solo come stanno le cose! Umberto
19 luglio 2006 0:00 - farmacista
umberto ma ci sei o ci fai?
leggi ciò che ho scritto: "gli omeopatici non richiedono ricetta medica, tu puoi andare in qualunque farmacia e richiederli senza ricetta medica. è però consigliabile prima di iniziare una terapia omeopatica rivolgersi ad un omeopata che possa prescriverti quelli più adatti ai tuoi problemi."
Se non vuoi andare dall'omeopata ma preferisci curarti per i cavoli tuoi fallo, chi te lo vieta!! vai in farmacia e ordina gli omeopatici che vuoi. Perchè vengono venduti in farmacia? Perchè se hai bisogno di un consiglio puoi chiedere al farmacista (visto che non ci sono le istruzioni), al supermercato non ti cagano di striscio; se hai bisogno di procurare l'omeopatico la farmacia lo fa in breve tempo, negli altri canali succede lo stesso? il prezzo degli omeopatici è stabilito dalle case produttrici.
e comunque visto che ce l'hai tanto con i farmacisti chiedi ai tuoi amici del supermercato di tenere gli omeopatici no? ma loro spingono solo per gli OTC come aspirina ecc. dove hanno grosso mercato, degli omeopatici non gliene frega niente perchè il giro è piccolo e i margini risicati. vai al supermercato che loro si che sanno come tutelare il cittadino!
tutto questo astio infondato verso le farmacie è stato creato dalla propaganda ingannevole di certi esponenti di lobby ben piu potenti della nostra.

E carissimo Stanco, mi sembra che lo sciopera sia stato veramente civile, non sparare cretinate del tipo che si bloccano i treni per far valere le proprie ragioni, i farmacisti non hanno bisogno di ricorrere a mezzucci del genere

19 luglio 2006 0:00 - Stanco
Tanto adesso faranno un po' di scioperi, bloccheranno qualche treno (danneggiando 2 volte i cittadini), il governo se la fara' sotto e tutto tornera' come prima. La mia fiducia e' ZERO, ma spero, almeno per una volta, di sbagliarmi.
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
I rimedi omeopatici in UE sono prescritti e indicati soprattutto dagli operatori non medici o heilpraktiker o naturopati. Vedi la legislazione in Germania , Olanda , Danimarca , Norvegia , Belgio , Portogallo , Spagna , Svizzera; Come mai in Italia deve essere il solo medico ad occuparsi di prevenzione (l'omeopatia cura il terreno e non la patologia , la persona e non il sintomo) e suggerire rmedi omeopatici? Come mai solo in Italia sono le farmacie a venderli? MISTERO DELLA MAFIA SANITARIA!
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Caro amico farmacista , il rimedio omeopatico in Europa è libero di essere indicato e prescritto dai non medici o naturopati o heilpraktiker...studiati le leggi in UE e ne vedrai delle belle!! Chissa' cosa ti hanno inculcato i bugiardoni delle case farmaceutiche e la FNOMCEO la piu' grossa lobby scroccasoldi italiana! Umberto
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Solo qui in Italia la "terapia" omeopatica necessita della diagnosi del medico...quando non trattasi di diagnosi nosologica , perchè l'omeopatia agisce sul terreno e non sulla malattia , sul soggetto e non sul sintomo , dove i medici che fanno corsetti di 100 ore sono abilitati (si fa per dire , perchè non esiste ancora nessuna legge , che impone di essere medici per suggerire rimedi omeopatici) a prescrivere rimedi , dove in Europa i non medici , ovvero gli heilpraktiker tedeschi , danesi , norvegesi , olandesi , e i naturopati portoghesi , spagnoli , (cioè quelli piu' competenti)tutti per legge abilitati ad esercitare le medicine complementari , suggeriscono con liceita' i rimedi omeopatici , molto meglio e in barba alle pressioni corporativiste dell'Italia , cioè la FNOMCEO e la FEDERFARMa. Basta dire minchiate all'Italiana , basta storpiare la verita', qui in Italia comandano ancora il parrino , il sindaco e il maresciallo dei carabinieri , come nei paesi di 100 anni fa! Umberto
19 luglio 2006 0:00 - Elena Bianchi
Pieno sostegno al Decreto Bersani!
Impediamo che finisca come con i tassisti!
19 luglio 2006 0:00 - Ciribiribì
C'è un detto molto efficace a mio avviso per rappresentare la corporazione dei farmacisti... che si addice ovviamente anche a notai... avvocati...giudici... taxisti... ed un'infinità di categorie che pretendono di conservare privilegi da medio evo.

Il cittadino comune... il lavoratore comune... l'umile che non ha la tracotanza di queste categorie se.....

AVESSE IL CULO COME LA FACCIA DI QUESTI "SIGGRI" AVREBBE VERGOGNA DI ANDARE A CAGARE!!!
19 luglio 2006 0:00 - farmacista
ma è possibile che si debba sempre strumentalizzare tutto e fare cattiva informazione?
i farmacisti oggi scioperano per il contenuto del decreto Bersani, ma soprattutto per LA MODALITA in cui viene eseguito!!! ma vi sembra normale che un ministro che non capisce nulla di sanità vari un decreto senza consultare le parti e saltando a piedi pari il ministero della sanità che invece era pronto a discutere con le associazioni dei farmacisti?? Qui siamo oramai a livello di dittatura, dove si impone un qualcosa dall'alto che stravolge l'intera categoria senza neanche discuterne prima con la categoria interessata.
Il decreto Bersani oltre ai farmaci nel supermercato prevede anche la possibilità di liberalizzazione delle farmacie...a loro interessa solo dare vantaggi a quelli già potenti che potranno così aprire intere catene di farmacie, dove poi mettere direttori e collaboratori "burattini", alla faccia della maggiore concorrenza e dell'aiuto alle tasche cittadino! cosi avremmo catene di farmacie gestite da non si sa chi, che penseranno solo al guadagno!

per rispondere all'intervento precedente, gli omeopatici non richiedono ricetta medica, tu puoi andare in qualunque farmacia e richiederli senza ricetta medica. è però consigliabile prima di iniziare una terapia omeopatica rivolgersi ad un omeopata che possa prescriverti quelli più adatti ai tuoi problemi. E per i prezzi, indubbiamente ci sono omeopatici costosissimi, questo dipende dalle case farmaceutiche, non dai farmacisti o dai medici. Ricordo comunque che la Boiron (la più grande ditta di omeopatici) ha ribassato in media del 15-25% i prezzi di gran parte del loro listino, questo a tutto vantaggio delle tasche del cliente.

Infine un pensiero per i cittadini che oggi troveranno chiuse le farmacie per sciopero: le farmacie di turno saranno APERTE per assicurare un servizio minimo, l'unico disagio sarà lo spostamento, in particolare degli anziani. Ci rendiamo perfettamente conto del disagio arrecato ai cittadini e di questo ci dispiace, ma davanti a certe misure politiche, non resta che dare una risposta forte
19 luglio 2006 0:00 - Umberto
Fossero solo i farmaci da banco conosciuti... A differenza dei paesi UE , dove il rimedio (dico rimedio e non farmaco) omeopatico è presente e venduto nei drug store , in Italia
è venduto solo in farmacia. NON è UN FARMACO , MA è VENDUTO SOLO IN FARMACIA A COSTI PIU' ALTI DEI PAESI EUROPERI , E COME SE NON BASTASSE DIETRO RICETTA (NON è UN FARMACO PRESCIVIBILE) DEL MEDICO. INSOMMA , GLI AMICI MEDICI E FARMACISTI SI SPARTISCONO IL BOTTINI DA VERI AMICI LOBBISTI. E' ora di finirla con queste imposizioni fasciste dei farmacisti e delle lobby scroccasoldi! Umberto
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