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15 agosto 2006 0:00 - giuseppina
Anche questa sarebbe un'iniziativa volta al recupero degli sprechi, auspico che il ministro si attivi immediatamente poichè tale iniziativa non lede nessun cittadino, ma recupera risorse utili alla sanità.
4 agosto 2006 0:00 - alfredo
om poretti e spett aduc invece di andare a curiosare in Galizia ( Spagna ) ..date un'occhiata alla farmacia sotto casa ed informatevi.
Antibiotici iniettabili sono tutti monodose da parecchi decenni
antibiotici per os in cpr coprono terapie da 3 a sei giorni , esattamente il periodo minimo di cura previsto.
Antibiotici in sospensione per bambini non fate più di 4 giorni, appunto.
Antiinfiammatori di solito si prescrivono per patologie croniche ( nota cuf limitativa ) e non credo che si debba portare il paziente con artrite reumatoide tutti i giorni prima dal medico e poi in farmacia per una compressa.
Delle pomate poi nessuna è rimborsata dal ssn e come tanti altri farmaci se le paga il cittadino.
Qui il discorso è diverso e le confezioni ridotte ci stanno proprio ...ma col ssn non hanno nulla a che fare.
Va però ricordato che il confezionamento, lo stoccaggio e la distribuzione costerebbero in proporzione di più.
Va per ultimo ricordato che anche per gli otc famigerati il prezzo non lo fa il farmacista ma la ditta produttrice e lo stato lo approva.
Ssrei del resto curioso di sapere se suo figlio\a avesse la febbre e le servisse della tachipirina se gradirebbe comperare una supposta sola ... e magari farla applicare ( tanto per risparmiare ) al sig Anegelini in persona.
Spesso mi pare che ci si limiti a riprendere una notizia dall'estero e ci si butta dentro a capofitto.
In tema di sanità ad esemio ci si rifà a paesi anglosassoni come fulgido esempio da imitare.
Bene , il pricipale ( la Gran Bretagna ) con tutte le liberalizzazioni rappresenta il paese occidentale con la sanità peggiore mai vista.
Roba da terzo mondo.
Vada a vedere laggiù Sig Onorevole.
La sua dose di medicinale " monodose " le verrà servita da un indiano in costume tradizionale in mezzo a filmini hard esposti.
Tanto ...non ci credete.
Fatti vostri .. ma parlate spesso a vanvera.
Alfredo
3 agosto 2006 0:00 - Scocciato
Visto dal sottoscritto:
Infermiere che buttano rotoli di carta-per mani-igienica ecc. ancora non finiti perchè il giro delle sostituzioni è programmato e se finiscono " infra periodo " non vogliono storie che manca la carta.
Negli ospedali e nelle cliniche si fa così. Moltiplicate per tutti i nosocomi d'Italia e vedrete che bel conticino.
Senza parlare dei pasti, del via-vai di gente(dipendenti) che a piedi porta pratiche da un capo all'altro della struttura, fogli per essere fotocopiati macinando kilometri per tutto il giorno ed inutilmente, reparti complementari, ma lontani fra di loro, senza ancora contare gli ammanchi dai depositi di medicinali, presìdi vari, materiale di consumo, ecc.(camerette attigue alle corsie)che spesso sono lasciati incustoditi e con le porte aperte, alla mercè di chiunque passi di lì e magari addetti poco fedeli che trafugano (cronaca di tutti i giorni e in tutti i settori). Chi li fa e come si fanno gli inventari? Ognuno si arrangia; e poi se la "sanità" è in deficit si incolpa sempre il cittadino che abusa. Guardiamo bene, invece, in tantissimi settori dove con i microsprechi si accumulano macrodeficit!
3 agosto 2006 0:00 - blaster
bha nel 99% dei casi le confezioni di antibiotici prevedono il numero di compresse adeguato per la terapia. Tuttavia su alcuni farmaci potrebbero fare confezioni ridotte (pomate per esempio), anche se i grossi sprechi non sono nei medicinali, ma in altri settori.
3 agosto 2006 0:00 - ernesto
Non solo per gli antibiotici.Il motivo per il quale tutti gli italiani hanno l'armadietto pieno di farmaci e' proprio dovuto al fatto che nelle confezioni c'e' quasi sempre il doppio del necessario.Il motivo e' dovuto al fatto che la confezione giusta costerebbe di meno e le case farmaceutiche incasserebbero di meno.
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