Anche questa sarebbe un'iniziativa volta al recupero
degli sprechi, auspico che il ministro si attivi
immediatamente poichè tale iniziativa non lede nessun
cittadino, ma recupera risorse utili alla sanità.
4 agosto 2006 0:00 - alfredo
om poretti e spett aduc invece di andare a curiosare in
Galizia ( Spagna ) ..date un'occhiata alla farmacia
sotto casa ed informatevi. Antibiotici iniettabili sono
tutti monodose da parecchi decenni antibiotici per os
in cpr coprono terapie da 3 a sei giorni , esattamente il
periodo minimo di cura previsto. Antibiotici in
sospensione per bambini non fate più di 4 giorni,
appunto. Antiinfiammatori di solito si prescrivono per
patologie croniche ( nota cuf limitativa ) e non credo che
si debba portare il paziente con artrite reumatoide tutti i
giorni prima dal medico e poi in farmacia per una
compressa. Delle pomate poi nessuna è rimborsata dal
ssn e come tanti altri farmaci se le paga il cittadino.
Qui il discorso è diverso e le confezioni ridotte ci stanno
proprio ...ma col ssn non hanno nulla a che fare. Va
però ricordato che il confezionamento, lo stoccaggio e la
distribuzione costerebbero in proporzione di più. Va
per ultimo ricordato che anche per gli otc famigerati il
prezzo non lo fa il farmacista ma la ditta produttrice e lo
stato lo approva. Ssrei del resto curioso di sapere se
suo figlio\a avesse la febbre e le servisse della
tachipirina se gradirebbe comperare una supposta sola ... e
magari farla applicare ( tanto per risparmiare ) al sig
Anegelini in persona. Spesso mi pare che ci si limiti a
riprendere una notizia dall'estero e ci si butta dentro
a capofitto. In tema di sanità ad esemio ci si rifà a
paesi anglosassoni come fulgido esempio da imitare.
Bene , il pricipale ( la Gran Bretagna ) con tutte le
liberalizzazioni rappresenta il paese occidentale con la
sanità peggiore mai vista. Roba da terzo mondo.
Vada a vedere laggiù Sig Onorevole. La sua dose di
medicinale " monodose " le verrà servita da un
indiano in costume tradizionale in mezzo a filmini hard
esposti. Tanto ...non ci credete. Fatti vostri ..
ma parlate spesso a vanvera. Alfredo
3 agosto 2006 0:00 - Scocciato
Visto dal sottoscritto: Infermiere che buttano rotoli
di carta-per mani-igienica ecc. ancora non finiti perchè il
giro delle sostituzioni è programmato e se finiscono "
infra periodo " non vogliono storie che manca la
carta. Negli ospedali e nelle cliniche si fa così.
Moltiplicate per tutti i nosocomi d'Italia e vedrete che
bel conticino. Senza parlare dei pasti, del via-vai di
gente(dipendenti) che a piedi porta pratiche da un capo
all'altro della struttura, fogli per essere fotocopiati
macinando kilometri per tutto il giorno ed inutilmente,
reparti complementari, ma lontani fra di loro, senza ancora
contare gli ammanchi dai depositi di medicinali, presìdi
vari, materiale di consumo, ecc.(camerette attigue alle
corsie)che spesso sono lasciati incustoditi e con le porte
aperte, alla mercè di chiunque passi di lì e magari
addetti poco fedeli che trafugano (cronaca di tutti i giorni
e in tutti i settori). Chi li fa e come si fanno gli
inventari? Ognuno si arrangia; e poi se la
"sanità" è in deficit si incolpa sempre il
cittadino che abusa. Guardiamo bene, invece, in tantissimi
settori dove con i microsprechi si accumulano macrodeficit!
3 agosto 2006 0:00 - blaster
bha nel 99% dei casi le confezioni di antibiotici prevedono
il numero di compresse adeguato per la terapia. Tuttavia su
alcuni farmaci potrebbero fare confezioni ridotte (pomate
per esempio), anche se i grossi sprechi non sono nei
medicinali, ma in altri settori.
3 agosto 2006 0:00 - ernesto
Non solo per gli antibiotici.Il motivo per il quale tutti
gli italiani hanno l'armadietto pieno di farmaci e'
proprio dovuto al fatto che nelle confezioni c'e'
quasi sempre il doppio del necessario.Il motivo e'
dovuto al fatto che la confezione giusta costerebbe di meno
e le case farmaceutiche incasserebbero di meno.