x Franco SE NOI SIAMO I PRIMI A NON RISPETTARE, ANZI A
DISTRUGGERE quello che ci guadagnamo o ci viene dato, come
possiamo pretendere che ci venga dato altro? Soprattutto se
lo chiediamo usando come linguaggio il vandalismo e la
violenza( anche urlare è violenza) . Più distruggiamo e
più interferiamo con il lavoro e le creazioni altrui (ad
esempio tramite scioperi e manifestazioni che bloccano i
mezzi pubblici o che disruggono la proprietà altrui ) chi
alloca risorse si trova sempre meno soldi e quelli che ha li
deve utilizzare per ristabilire la situazione precedente.
Non dimentichiamoci che il bene pubblico, il bene Statale o
di enti locali non è che non appartenga a nessuno o,
peggio ancora, sia del "nemico-stato". Quello è
tutto patrimonio dei cittadini, di noi, alla cui
costituzione e al cui mantenimento contribuiamo un po'
tutti. Prenderebbe a calci la sua moto o la sua chitarra per
dimostrare che non vuole lavare i piatti in quanto reputa
che il padrone di casa debba forniriLe una
lavastoviglie?
15 agosto 2006 0:00 - Franco
A me non sono mai piaciuti questi appelli al buon
comportamento. Si fa il gioco di chi amministra la cosa
pubblica, di chi ha il compito di gestire e soprattutto di
CONTROLLARE se le regole imposte per il bene della comunità
vengano rispettate. Se agli irrispettosi viene diminuità la
possibilità di farla franca e quindi aumentata la certezza
di ricevere una pena, una sanzione per l'illecito
commesso, solo allora si verificare un cambiamento. La
"mancanza di cultura" come spesso si dice per dare
una spiegazione, non centra nulla. Nel settore della
Giustizia è ancora più grave sentire un Prefetto, un
Ministro dell'Interno fare appelli ai cittadini per una
collaborazione con le Forze dell'ordine. Come si può
chiedere ad un cittadino, isolato,terrorizzato da questa
malaGiustizia lenta, da questa Polizia incapace, di essere
un cittadino coraggioso. Questi appelli alla collaborazione
partono proprio da chi ha le maggiori responsabilità che
provvedono soprattutto a pararsi il culo facendosi
proteggere dalle scorte, da quei poliziotti utili per
controllare ed assicurare una vita sicura a tutti. Quando
questi responsabili cammineranno senza scorta al seguito,
sarà quello il segnale per essere collaborativi e
coraggiosi. Bisogna lavorare sulle CAUSE e non sugli
EFFETTI!! Poi, l'economia, il benessere, i buoni
comportamenti arriveranno... Franco CUTTANO da Foggia