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5 ottobre 2006 0:00 - francesco
Lei difende bene i consumatori, complimenti
5 settembre 2006 0:00 - prezzolato
Sei PRIMO nello scrivere scicchezze!
Pensi che gli Italiani oltre che somari in informatica lo sono pure in cucina?

PRIMO!!!!! MI FACCIA IL PIACERE ma veramente sei pagato per queste cazzate?Fai domanda al tuo partito(DS) ti assume senz dubbio aome segretario in qualche sez.
5 settembre 2006 0:00 - leopoldo
Ho letto quanto riportato sul comunicato inerente alla cottura alla brace. E' vero le parti organiche sottoposte ad un processo di cottura prolungato o a fiamma diretta, specialmente in presenza di grassi, dove avviene uno stadio di carbonizzazione, si ha la formazione di benzopirene. Concordo anche sul fattore fumo e sua pericolosità. Invito comunque a non eccedere nelle affermazioni e "criminalizzare" un sistema di cottura nato con l'uomo e che compare, anzi consigliato, nelle diete ipocaloriche e per chi ha disturbi all'aparato digerente. Di fatto se la nostra braciola la cuciniamo su una padella antiaderente, senza l'utilizzo di grassi o olii, noteremo che si formeranno sempre delle zone più scure (più cotte) rispetto ad altre. In quelle aree otterremo inesorabilmente formazione di benzopirene, ne più ne meno uguale alla griglia. Il benzopirene è un idrocarburo aromatico derivante dal passaggio di grassi allo stato solido, liquido e poi aeriforme mediante un processo di liquefazione da alte temperature. Quindi consiglierei di affermare che, non il processo di cottura, ma l'eccessiva esposizione di materia organica ad alte temperature, fiamma diretta, o per tempi prolungati porta ad una degenerazione dell'alimento, carbonizzazione di alcune parti, con formazione di benzopirene. La cottura alla griglia, come le altre, è una metodologia sana se questa viene utilizzata rispettando poche e piccole regole, al fine di ottenere un risultato finale in termini di alimento sano, digeribile e gustoso.
Grazie
L. Meneghetti
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