ha ragione Prodi:"basta con le corporazioni!"
......" proviamo con i lassativi"
26 novembre 2006 0:00 - ZaZaan!
Che questo governo "passerà alla storia" non è
ancora detto.
Che sia "quello delle
tasse" invece è già certo!
26 novembre 2006 0:00 - IlGrilloParlante2002
Sam non ci riprova....parola di Pantalone... Le
corporazioni servono alla destra come alla sinistra! La
democrazia è un sistema di governo che in teoria lascia
liberi tutti di fare quello che vogliono ma in pratica la
propria libertà si può esercitare soltanto nell'ambito
di ciò che non è regolamentato dalla politica, dalla
magistratura e dai poteri economici...Per tutto il resto
siamo liberi....di prenderlo...dove di solito lo prende
l'ortolano.....
15 novembre 2006 0:00 - Davide Rondena
Fino ad ora abbiamo assistito ad un balletto di
dichiarazioni, smentite, riaffermazioni, inserimenti,
stralci, modifiche, abolizioni e reintroduzioni caotiche e
ingannatorie. Questa finanziaria, fatta di banali numeri per
tentare di accontentare tutte le anime della maggioranza,
con una mano dà e con l'altra toglie (aumento di bollo,
iva del gas, imposte di registro..); sarà capace questo
pseudogoverno (per essere governo si presuppone sappia
governare) di fare pulizia di burocrazia e carichi pesanti
per i cittadini senza cedere, cosa molto probabile, alle sue
anime più conservatrici e centraliste che vedono in ogni
riforma in favore di chiunque non sia un povero operaio
sottopagato una agevolazione verso il benessere e
l'arricchimento e cioè verso il male assoluto? Io
ci credo poco...
15 novembre 2006 0:00 - maurizio
Belle parole, ma si dimentica un piccolo particolare che a
volere questo sono anche le banche....se vuoi lavorare hai
bisogno di loro e..... questo lo sanno!!
15 novembre 2006 0:00 - Manfredo
Anche il precedente governo aveva provato ad eliminare un
pò di burocrazia ma senza esito. Con Prodi si parla ora di
eliminare la burocrazia per sfogare il problema delle tasse.
E' mai possibile che con i governi di centro-sinistra si
è avuto solo aumenti di tasse? Ogni anno aumentano le
entrate per un maggiore gettito fiscale ma ciò non frena
l'aumento delle tasse. Non ho mai letto su qualsiasi
organo di stampa quanto lo stato ha di entrate per IRPEF,
IVA, Patenti, auto, costruzioni, benzina,, gas, etc. etc. e
quanto spende per sanità, remunerazione, sicurezza
etc.etc.- Le corporazioni sono dei freni per tutte le
attività, ne aumentano i disagi e i costi.
15 novembre 2006 0:00 - beniamino ferrara
sono d'accordo; viviamo in un paese di corporazioni;
vorrei sapere, per esempio, perchè gli studi di settore per
i professionisti sono " sperimentali"as BEN OTTO
ANNI . DICO OTTO ANNI - A me sembrano troppi
15 novembre 2006 0:00 - Massimo Perini
Scrivo di getto queste considerazioni in merito
all'editoriale "Prodi e le liberazioni
.......".
Sono un ingegnere che lavora come
libero professionista nel settore delle costruzioni edili
che ritene che l'opinione pubblica, non avendo ricevuto
la guista informazione sulla questione dell'abolizione
delle tariffe professionali, si sia fatta un'idea
sbagliata della categoria (ingegneri = cementificatori ed
evasori).
Ciò premesso vengo alla qustione delle
semplificazioni per evidenziare il fatto che
nell'edilizia tutte le semplificazioni procedurali
introdotte fino ad ora hanno semplicemente spostato
l'esecuzione dei necessari adempimenti burocratici dalla
Pubblica Amministrazione al progettista il quale,
oltrotutto, adesso si trova adesso gravato da una serie di
responsabilità accessorie che prima competevano alla PA.
Come contropartita, non solo non sono state adeguate
(aumentate) le tariffe professionali, ma sono state elimate
le tariffe professionali dando L'assurda possibilità ai
committenti (pubblici e privati) di sceglie il
professionista che costa meno senza come se fosse una merce
(attenzione un saggio acquisto di un prodotto deve tener
conto del rapporto qualità / prezzo).
ing.
Massimo Perini
15 novembre 2006 0:00 - Salvatore Rainiere
Tra le tante sciocchezze concepite con una manovra
finanziaria che si accanisce contro i contribuenti che
pagano gia troppe tasse, lasciando impuniti gli evasori
totali e il lavoro nero, l'unica cosa sensata è quella
di abolire le corporazioni e i vari albi professionali che
sono delle vere lobby a circuito chiuso; speriamo che
vengano abolite per legge prima che cada questo esecutivo,
auspicato dalla stragrande maggioranza e prossimo a
verificarsi.
15 novembre 2006 0:00 - Antonio De Franco, coord. Unico-Mab
L'abolizione dei privilegi, dei numeri chiusi, delle
riserve di legge, dei monopoli, è un programma di governo
per attuare l'innovazione e restituire competitività al
sistema nazionale, altrimenti in Italia continuerà ad
esserci una ineguale distribuzione di ricchezza che ingessa
il sistema. Ma prima che programma di governo questo
deve essere un vero e proprio programma politico altrimenti
verrà sempre un Mastella di turno che pretenderà di
sostenere che il numero chiuso e la privativa notarile non
si può toccare rientrando in una attività di interesse
pubblico (una castroneria finalizzata solo a mantenere
l'odioso privilegio notarile: un unicum
mondiale!!!). Dai professori universitari che per la
natura della loro attività devono essere estromessi dal
ruolo pubblico dello Stato e inseriti in una associazione
professionale e lavorare a contratto a termine con le
università che intendono prenderli; al monopolio eni-enel,
passando per notai e servizi pubblici locali (a tal
proposito si pensi ai danni che stanno procurando alla
capacità di consumo delle famiglie la gestione pubblica
monopolistica dei mercati generali da parte dei Comuni) è
da qui che passa l'innovazione. Ma occorre sagacia
politica: si tratta di combattere un sistema, anzi
"il" sistema. Per eliminare il corporativismo ed
il dirigismo (da ultimo basti pensare alle associazioni di
volontariato messe anch'esse a libro paga
dell'Esecutivo col pretesto del 5xmille) occorre
elaborare e stabilire una nuova coesione sociale nazionale:
facciamolo insieme, con o senza Prodi poiché è una
faccenda totalmente diversa rispetto all'introduzione
dell'euro. Antonio De Franco
16 novembre 2006 0:00 - Marinella Zepigi
Come non essere d'accordo?
Marinella Zepigi
16 novembre 2006 0:00 - fethi
Salve, sono studente da tunisia ho fatto l'iscrizione
l'anno scorso alla facolta , ma ho bocciato alla esame
ho fatto la domanda al 14.54 per convertire il permesso di
soggiorno di motivo studio a lavoro, ho verificato il
graduatore ma non c'e niente . chiedo si c'e un
possibilita di convertire il pds ,c'e l'ho un lavoro
tempo inditerminato. cordiali saluti.