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2 dicembre 2006 0:00 - Rosario Vesco
Da sempre il buon giorno si vede dal mattino.
La scuola Italiana è stata distrutta da una classe politica che ha volutamente cercato di abbassarne il livello culturale a tutto vantaggio (vittoria di Pirro se pur vi fosse stata vittoria) a vantaggio d scuole private e/o confessionali che fossero di basso o di alto profilo, ma la cui "potenza" economica non sarebbe MAI stata in grado di mettere in campo gli investimenti necessari, dai computer alla differenziata capacità di docenti preparati, soprattutto nelle materie scientifiche.
Da lì, dalla scuola media o forse anche prima, parte l'abbassamento della preparazione media.
Non si recupera più un giocatore che non si allena.
Lo stesso un cervello.
E una politica MIOPE da parte di manager industriali orientati al mordi e fuggi ha fatto il resto.
Solo con l'itervento privato si eleveranno le scuole tecniche, oramai.
Ma preferiscono portar lavoro ai Cinesi!
E l'intervento andava fatto venti anni fa, ai tempi della mitica Olivetti, consorziandosi con la Francia e altri.
Ora la risalita, sempre che la si voglia fare anzichè stare a diventar sempre più obesi di ignoranza, sarà molto più dura.
Se si riparte, occorreranno almeno due generazioni.
Se non si riparte, saremo l'Africa del futuro.
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