Non è il cannabis, caro Yates, ad essere cattivo; sono gli
uomini che non sono buoni, nemmeno a far buon uso di quello
che esiste in natura. Forse non si capisce che il
problema è piuttosto questo, più che quello di creare
leggi che permettano o impediscano qualcosa. In teoria si
dovrebbe impedire tutto, se affidato puramente all'uomo
materiale, ma dove andrebbe a finire la libertà? Ma questo
è un'altro discorso. Saluti.
10 gennaio 2008 0:00 - Isaia Kwick
Io sulle scatole dei computer scriverei: ATTENZIONE
L'USO SMODATO DI QUESTO ELETTRODOMESTICO PORTA A
DEFORMAZIONE FISICA. 1) GAMBINE CORTE 2) TESTONE
GROSSO 3) DITA AFFILATE AFFLITTE DA REUMATISMO
CRONICO. 4) GRAVI SCOMPENSI VISIVI 5) ANNULLAMENTO
DELLA PERSONALITA' 6) GRAVI DEVIAZIONI SESSUALI
(INFATTI FARSI LE SEGHE DI FRONTE AD UN COMPUTER
EQUIPAGGIATO DI WEB-CAM NON MI PARE NORMALE) 7) PERDITA
DELLA SENSIBILITA' SOCIALE 8) DISTURBI DELLA
PERSONALITA' 9) PERDITA DEL LIGUAGGIO (INFATTI NON
E' NORMALE DIRE AD UNA RAGAZZA:_ TI VOGLIO BENE AMORE,
MA TRA ME E TE MANCA QUELLA INTERFACCIA CHE MI PERMETTE DI
IMPLEMENTARE UNA STORIA DI AMORE SERIA CON TE) UNA MIA AMICA
FU LASCIATA DAL SUO RAGAZZO CON QUESTE PAROLE. 10)
BASTA! PROVATE A RIABBRACCIARE GLI ALBERI. ISAIA KWICK
Zingaro ROM
9 gennaio 2008 0:00 - Maleficus
Coerenza vorrebbe che assieme agli avvertimenti
"terroristici" stampati sui pacchetti di
sigarette, si inserisse sugli alcolici uguale avvertenza;
non solo, ma vorrei che anche negli spaghetti ci fosse la
scritta: «Un consumo eccessivo induce obesità» e nelle
caramelle: «Possono indurre carie dentarie» e così
via. Ma io sono un fumatore (di tabacco e di cannabis)
e non disdegno un buon whiskey o una buona birra; sono
tenacemente antiproibizionista e giudico intollerabile ogni
intromissione nelle mie sacre libertà individuali. Pertanto
fumerò cannabis in dispregio a tutti i divieti e se
proibiranno il tabacco dovrò rivolgermi alla criminalità
organizzata perché mi procuri una stecca di Camel da
fumarmi in santa pace.
5 dicembre 2006 0:00 - TREA
www.reatommaso.it/pg014.html
3 dicembre 2006 0:00 - carola
Ho già risposto in precedenza a questo argomento,ma solo
ora ho letto alcuni commenti,e qui mi sorprendo e mi viene
da chiedermi,ma come nessuno si è mai fatto una canna?
oppure tutti fumatori offesi che si metto allo stretto.
Credo che l'ironia della proposta dell'aduc non sia
stata da alcuni colta, ho scritto nel mio precedente
intervento, che meglio sarebbe ne fumare sigarette ne
farsi canne, gli effetti colaterali esistono in qualunche
dei casi, ci sono una marea di cose che fanno male di coi
poco si parla ,se è per questo la tossicità del
cibo,provoca più danni e a breve termine del tabacco,non
sono in accordo con la liberizzazione della cannabis,ma il
discorso è giusto se propio vogliamo fare i proibizionisti
e perbenisti allora siamo sin infondo, oppure
impegnamoci in altro modo,cercando di risolvere i problemi
alla fonte,chiedendoci perchè una persona arriva
all'uso spasmodico o meno di sostanze come la cannabis o
altro,diamo sostegno ad una società migliore più attenta
hai problemi quali emarginazione delle categorie, parametri
insostenibili che vengono richiesti dalla stessa società,
per guadagnarsi stima e semplicemete l'accettazione in
gruppo, gli over quaranta, senza lavoro sono emerginati dal
mondo del lavoro,i ragazzini senza le nike sono figli dei
poveri,l'elenco sarebbe infinito, e ora tutto d'un
tratto la preoccupazione più grande è se liberalizzare o
no la cannabis,tutti scandalizzati e tutti preoccupati.
Io non mi batto per la liberalizzazione, ma libera o meno il
problema sta da un altra parte, nel perchè bisognarebbe
farne uso e sefa uso,buoni gli intenti della Turco ma credo
che non siano sufficienti,tanto le canne sempre si son fatte
e sempre si faranno.
3 dicembre 2006 0:00 - carola
Buongiorno,io sono una fumatrice,ma mi ritengo una
persona,nei limiti,abbastanza coerente,non posso fare altro
che darvi ragione,e voglio portare la vostra attenzione al
problema del alcoolismo che poco se ne discute e solo ora
c'è stato un accenno alla proibizione di vendere
bevande alcoliche ai minori. Non sono molto propensa
alla cannabis,da parte mia sono un animale raro che non ne
ha mai fatto uso,ma credo di avere compensato la carenza
iniziando a fumare, meglio sarebbe non fare uso di
droghe e non fumare sigarette, nonstante il mio vizio a cui
sto cercando di riparare,lo ripeto sono d'accordo con
voi.
2 dicembre 2006 0:00 - Fulvio Cochi
Ma…siete impazziti, come l’Italia di Prodi!!! Va
bene provocare, ma suggerire, da parte di ADUC, da me
creduto liberale et radicale, addirittura la proibizione e
la messa al bando del tabacco…supera davvero il limite
della tollerabilità politica. Come fate a dire “La
cannabis non ha mai provocato un decesso documentabile,
mentre il tabacco ne provoca 80 mila ogni anno solo in
Italia” senza pensare di dare numeri al lotto, non
conoscete forse la differenza tra scienza e statistica,
siete anche voi irreggimentati nel conformismo della
condanna aprioristica dei fumatori, chi vi ha fornito queste
chicche, l’OMS, ormai stella polare di ADUC? Sorvolo
sul fatto che nemmeno una delle morti compiante da OMS sia
scientificamente e direttamente attribuibile al fumo,
perchè basterebbe chiedere a qualsiasi “statistico” di
classificare l’ordine di grandezza della truffa
(statistica) sul fumo perpetrata da anni e per il quale
motivo non sono realmente documentabili ne morti dovute
monofattorialmente alla cannabis ne morti dovute
monofattorialmente al fumo. Ritengo estremamente
pericoloso questa specie di baratto da voi sottinteso, per
il quale se la droga cd leggera deve essere proibita, allora
tutte le sostanze che possono provocare danni dovrebbero
unitamente a questa, per coerenza, essere vietate.
Signori, ma con l’alcool come la mettiamo, una bella
proibizione non vi dispiacerebbe quindi? Della serie…lo
stato deve proteggere i propri(?) cittadini da se stessi,
alla faccia di tutti i movimenti liberali e libertari che
propugnano inascoltati la responsabilità individuale nelle
scelte e nei comportamenti delle persone? I costi della
sanità, ma come li avete calcolati? ve li ha “passati”
il Ministero sulla base di quelli OMS, ah beh allora!!!
State facendo il gioco di forzare la mano, facendo leva
sulla emotività dell’assunto per cui il fumo fa sempre
male, e se si accetta una cosa che fa male allora tutte le
altre devono essere, per coerenza accettate, o tutto o
niente insomma. E’ un pensiero che porta lontano e….ci
siamo sempre più vicini. Ora a parte la figuraccia
che state facendo, si tratta di un gioco pericoloso, si
corre il rischio di essere ascoltati e magari esauditi, ma
nella direzione opposta alle intenzioni, che, credo siano
ancora quelle di perorare la liberalizzazione delle droghe
(leggere), unitamente alla libertà di fumarsi in pace anche
una bella sigaretta e un arcibuon sigaro. Ma poi, non
vi viene in mente che anche il fumo di cannabis, sovente
miscelato al tabacco, contenga i prodotti di combustione che
voi accreditati essere mortiferi ad 80 mila l’anno,
accodandovi in questo alla più mistificante correttezza
politica, quella sul fumo, mai comparsa in delle società di
tipo occidentale? Nell’esempio sulle giornate perse,
invece di difendere i fumatori, vi scagliate contro, dalla
parte dei vituperati padroni, con le loro demagogiche
proposte: prima una legge discriminante ed intensamente
illiberale, che allontana e marginalizza i fumatori, poi,
quando questi, per non “avvelenare” gli altri, sono
costretti ad allontanarsi dalla loro scrivania, ecco che il
censore immancabilmente tuona (sono cose già viste nella
“moderna” america), trovando sempre nuovi accoliti,
sempre perbenisti, benpensanti che sanno far di conto per
calcolare le “perdite” della società. Volete
sostenere gli antiproibizionisti, o volete vi si ricordi
come “divietisti”, siete un’associazione di
consumatori di stile liberal-radicale o volete confondervi
coi Codacons?
Grazie per l’attenzione che
avrete voluto dedicarmi, ricambiando la mia.
PS:
suggerisco una chiarificante lettura sull’argomento-capro
espiatorio fumo…
http://www.forcesitaly.org/italy/evidenza/index.htm
Fulvio Cochi
1 dicembre 2006 0:00 - passante
legalizzare una sostanza consiste nel ridurre il danno? a
chi? e a danno invece di chi? abbiamo sottocchio i
risultati su tabacco e alcool, liberalizzare non risolve per
niente il problema.
1 dicembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Chiedo scusa signor Moretti per la mia totale ignoranza in
questo campo. Non so nulla di droghe, ma fui fumatore
accanito.
Per mia informazione: un grammo di
cannabis, in cosa si traduce, praticamente? A quanti
spinelli (mediamente) corrisponde?
Io fumavo 40
Stop senza filtro al giorno, e non ho mai pensato che la
nicotina fosse una droga "buona", ma ormai, pur
passato nella schiera dei non-fumatori, non mi permetterò
di fare alcun apprezzamento.
Sarei contento se
lei (o altri), volesse soddisfare la mia domanda.
1 dicembre 2006 0:00 - livingsunrise
fascistoni vergogna!!
1 dicembre 2006 0:00 - RIKI
ciao "passante".. conosci la politica della
riduzione del danno"????? ... pensi che se
alcool e sigarette non fossero socialmente accettare,avremmo
i soliti problemi????
x coerenza e in base al
principio in cui ciò che altera il sistema nervoso è
cosiderato sostanza stupefacente,da domani dovremmo vietare
entrambe le sostanze. perchè non lo facciamo????
... ...
colgo l'occasione x ricordare al
proibizionista che l'italiano si era già espresso in
merito alla questione cannabis... vogliamo riprovare ed
aggionnarci??? sarebbe un vero esempio di democrazia
...
buona giornata.
30 novembre 2006 0:00 - Pierino
sarebbe la migliore proposta. e chi viene pescato a
drogarsi e fumare bisogna infliggere una multa salata come
quando si attraversa con il rosso e se non ha soldi mandarlo
ha lavorare come Boy George.
30 novembre 2006 0:00 - passante
riki quello che tu dici non dimostra niente se non che siamo
in italia e quindi proibizionismo o meno se mancano i
controlli il risultato è sempre lo stesso. abbiamo
l'esempio opposto di alcol e sigarette... tutto
liberalizzato eppure danni non ce ne sono secondo te?
l'importante è fare rispettare le leggi che ci sono.
30 novembre 2006 0:00 - archimede
..Bravi,tutti a fumare canne, cosi tra 5 anni saremo tutti
sballati di cervello,..ma rendete conto di quello che
scrivete? o la cannabis vi ha già bruciato il cervello?
Eravate felici quando la LIVIA TURCO ha presentato la sua
proposta di legge sulla cannabis..VERO? La cannabis per uso
in medicina..ok..ma farne il fumo del domani..no..meglio il
tabacco.E voi sareste un,associazione per la tutela dei
consumatori? ..in california potreste avere successo ,dato
che quel delinquente di Stanton GLANTZ stà vivendo anni di
gloria con la sua crociata antifumo,sapete chi è Glantz? un
criminale che falsificò il suo curriculum spacciandosi per
professore di chissà cosa,..era solamente un ingegniere
meccanico,in america si sà,chi più truffa è più ben
visto e Glantz ha truffato l,opinione pubblica di tutta la
terra con la sue bugie e false pubblicazioni sulle ricerche
sul cancro,attribuendo tutte le malattie di questo mondo
alla pianta di tabacco(vecchia storia)gli indiani vennero
sterminati perchè fumavano tabacco(calumet della
pace).Volete forse sterminare i nuovi indiani?
stààààààà minkiaaaaaaa..cari signori,smettete di
scrivere cazzate e se non siete più capaci di ragionare con
la vostra testa,cambiate nazione,andate in iraq,li c,è meno
fumo di tabacco,ma altro fumo che vi riempirà i
bronchi. Mò accendo nà bella sigaretta,una birrozza e
nà pagnotta con mezzo kilo di carne di cavallo..alla faccia
di tutti i proizibionisti.
30 novembre 2006 0:00 - riki
se lo stato tenesse veramente ai suoi cittadini , in primis
eviterebbe in tutti i modi che questi entrino in contatto
con ambienti malavitosi... poi porgo una domanda a
tutti quelli che sono convinti che la strada proibizionista
sia la soluzione che riuscirà a debellare la piaga
droga: "allora,dopo tutti questi anni di
proibizionismo abbiamo bene o male i risultati ottenuti.
okey. riassumiamoli. + droga . + morti . + carceri
pieni . + utili x le mafie + cittadini umiliati e con vite
distrutte . + lavoro x le forze
dell'ordine....bla..bla..bla..bla.. a me pare un
disastro!!!!ed andare avanti un suicidio!!!!.....ed ecco che
entra in scena la mia mia domanda: perchè a questo punto
non provare a regolamentare x un paio di anni tutto questo
mercato???? dopodichè confrontare i
risultati....." + consapevolezza e meno ipocrisie
sarebbero le medicine x un'italia veramente malata...
30 novembre 2006 0:00 - abolitore
Anche l'aria se troppo fredda ed in montagna può
produrti un raffreddore, poii una polmonite e poi la morte.
ABoliamola e invece mettiamo in commercio la cocaina in
spray.. Ma andatevene a farvi dare tutti, radicali merdosi,
senza scienza e coscienza. Siete un branco di imbecilli
drogati.
29 novembre 2006 0:00 - Isaia Kwick
Non spariamo cazzate la Cannabis fa male! Io per
esempio sono diventato troppo intelligente, piu' che
fumo piu' sono intelligente; ho capito per esempio che
gli Americani non hanno trovato le armi di distruzione di
massa in Iraq, ho capito che in Italia e' uguale a
prima, stesse clientele stesso potere politico, ho capito
che il Vaticano ha potere sullo Stato Italiano, ho capito
che ho FUMATO TROPPO! ISAIJUANA.
29 novembre 2006 0:00 - passante
Anche l'auto provoca tanti morti: aboliamola!
29 novembre 2006 0:00 - Francesco
Buonasera a tutti, buonasera caro Pietro Yates
Moretti, come non darle ragione nelle sue parole:
"Per comprendere di cosa stiamo parlando.....[omissis]
La cannabis non ha mai provocato un decesso documentabile,
mentre il tabacco ne provoca 80 mila ogni anno solo in
Italia".Questo perchè?Perchè abbiamo in italia un
governo"stupefacente"!Nel mio blog(/ il link alla
fine) avevo postato un argomento sulla cannabis o
marjiuana,chiamatela come volete "LA VERA STORIA:
PERCHÈ LA MARIJUANA FU PROIBITA" e se mi permettete
rimetto l'articolo in circolo: -->La marijuana
(spagnolo), o cannabis (latino) o hemp (inglese) è una
pianta che si potrebbe definire miracolosa, ed ha una storia
lunga almeno quanto quella dell'umanità. Unica pianta
che si può coltivare a qualunque latitudine,
dall'Equatore alla Scandinavia, ha molteplici proprietà
curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere,
offre un olio di ottima qualità (molto digeribile), ed ha
fornito, dalle più antiche civiltà fino agli inizi del
secolo scorso, circa l'80 per cento di ogni tipo di
carta, di fibra tessile, e di combustibile di cui
l'umanità abbia mai fatto uso.E poi, cosa è successo?
E' successo che in quel periodo è avvenuto il clamoroso
sorpasso dell’industria ai danni dell'agricultura, e
di questo sorpasso la cannabis è stata chiaramente la
vittima numero uno. I nascenti gruppi industriali
americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del
petrolio per l’energia (Standard Oil - Rockefeller), delle
risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle
fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont) – tutti
settori nei quali avevano investito grandi quantità di
denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno,
questo avversario potentissimo, e si unirono così per
formare un'alleanza sufficientemente forte per
batterlo.L'unica soluzione per poter tagliare di netto
le gambe ad un colosso di quelle dimensioni risultò la
messa al bando totale. L’illegalità. Partì quindi
un'operazione mediatica di demonizzazione, rapida,
estesa ed efficace ("droga del diavolo",
"erba maledetta" ecc. ), grazie agli stessi
giornali di Hearst (è il famoso personaggio di Citizen
Kane/Quarto Potere, di O. Wells), il quale ne aveva uno
praticamente in ogni grande città. Sensibile al denaro, e
sempre alla ricerca di temi di facile presa popolare,
Hollywood si accodò volentieri alla manovra, contribuendo
in maniera determinante a porre il sigillo alla bara della
cannabis (a sin. la locandina del fim "Marihuana:
assassina di giovinezza - Un tiro, una festa, una
tragedia").
La condanna morale viaggiava
rapida e incontrastata da costa a costa (non c’era la
controinformazione!), e di lì a far varare una legge che
mettesse la cannabis fuori legge fu un gioco da ragazzi.
Anche perchè pare che i tre quarti dei senatori che
approvarono il famoso "Marijuana Tax Act" del
1937, tutt'ora in vigore, non sapevano che marijuana e
cannabis fossero la stessa cosa: sarebbe stato il genio di
Hearst ad introdurre il nomignolo, mescolando le carte per
l'occasione.
THOUGHTS ON CANNABIS
"How many murders, suicides, robberies, criminal
assaults, holdups, burglaries and deeds of maniacal insanity
it causes each year, especially among the young, can only be
conjectured...No one knows, when he places a marijuana
ciga-rette to his lips, whether he will become a joyous
reveller in a musical heaven, a mad insensate, a calm
philosopher, or a murderer..."
"Quanti
omicidi, suicidi, furti, aggressioni criminali, rapine,
scassi e gesti di follia maniacale provochi ogni anno, lo si
può solo indovinare. Nessuno sa, nel mettere ad altri fra
le labbra una sigaretta di marijuana, se ne faranno un
allegro visitatore di paradisi musicali, un folle delirante,
un tranquillo pensatore, o un assassino..."
HARRY J ANSLINGER . Commissioner of the US Bureau of
Narcotics 1930-1962
Fatto sta che a partire da
quel momento Dupont inondava il mercato con le sue fibre
sintetiche (nylon, teflon, lycra, kevlar, sono tutti marchi
originali Dupont), il mercato dell'automobile si
indirizzava definitivamente all'uso del motore a benzina
(il primo motore costruito da Diesel funzionava con
carburante vegetale), e Hearst iniziava la devastazione
sistematica delle foreste del Sudamerica, dal cui legno
trasse in poco tempo la carta sufficiente per mettere in
ginocchio quel poco che era rimasto della concorrenza.
Al coro di benefattori si univa in seguito il
consorzio tabaccai, che generosamente si offriva di porre
rimedio all'improvviso “vuoto di mercato” con un
prodotto cento volte più dannoso della cannabis stessa.
E le "multinazionali" di oggi, che
influenzano fortemente tutti i maggiori governi occidentali,
non sono che le discendenti dirette di quella storica
alleanza, nata negli anni '30, fra le grandi famiglie
industriali. (Nel caso qualcuno si domandasse perchè mai la
cannabis non viene legalizzata nemmeno per uso medico,
nonostante gli innegabili riscontri positivi in quel
senso).
Come prodotto tessile, la cannabis è
circa quattro volte più morbida del cotone, quattro volte
più calda, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, dura
infinitamente di più, ha proprietà ignifughe, e non
necessita di alcun pesticida per la coltivazione. Come
carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto,
e come supporto per la stampa circa un decimo.
Abbiamo fatto l'affare del secolo. Grazie per la
lettura www.bloggers.it/thepoweroflinux
Ps:l'articolo è a pag.2,archivio ottobre
29 novembre 2006 0:00 - manuel
solo il 20% degli italiani ha consumato cannabis?e ci
credete anche!la metà degli studenti universitari!diciamo
pure 2/3 che e piu credibile! e poi dite che la
cannabis non ha effetti collatelari?ce gente che fuma 2/3
pacchetti di sigarette al giorno anche da 20 e piu anni
provate voi a fumarvi 2 pacchetti di canne al giorno e poi
ditemi se la cannabis non fa danni!