COMMENTI
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10 gennaio 2008 0:00 - lara fabian
stefano t amo
30 settembre 2007 0:00 - Ghost
Primo Mastrantoni, segretario Aduc,ma lei tira il sasso e poi nasconde la mano?
10 gennaio 2007 0:00 - ghoost
Dimenticavo... mia moglie deve pagare ogni anno circa € 2.500 per le cartelle inpis,deve pagare per poi non poter usufruire della pensione in quanto non potrà certo lavorare sino a 87 anni,capito?
10 gennaio 2007 0:00 - ghoost
Certo,passante,hai perfettamente ragione!
Ti sei mai chiesto e dato risposta sul fenomeno?
Mia moglie ha una piccolissima attività di servizi.
IO non posso lavorare in quanto invalido civile con € 248,00 al mese (da circa un anno)oggi ho 60 anni.
non posso percepire altra pensione in quanto non ho raggiunto ancora i 35 anni di lavoro,quindi mi hanno concesso solo l'invalidità.Siamo senza figli e lavoravo solo io,mia moglie era casalinga.
Adesso è una commerciante!
Bene dirai tu,no ribadisco io!
Per non morire di fame ci siamo fatti fare un prestito di € 60,000 per aprire questa attività.
Ti ricordo che a 59 anni siamo tagliati fuori dal mondo del lavoro,l'unica soluzione... il commercio.
Per iniziare l'affitto per il locale è molto più alto di un affitto di casa,mq 70 € 1.200,00
il contratto energia elettrica e telefonica anch'essi sono più alti,
devi avere un consulente il cui costo è di € 140,00 al mese,
approvazione fonometrica costo €600,00,
acquisto stivile e attrezzatura € 37.000,00
adeguamento impianto elettrico ,,,,,€ 2.500,00,
ripristino locale € 2.000,00,
adeguamento servizi igienici € 4.000,00,
materiale di consumo € 7.500,00,
3 insegne luminose € 800,00,
2 collaboratrici messe in regola € 3.000,00 al mese.
Qualcosa di sicuro dimenticata,ma non facciamoci caso.
Oggi a 2 anni di attività lavorando dal lunedi al sabato dalle ore 09,00 alle 19,30 (al pubblico) non chiudiamo prima delle 20,30,arriviamo a casa alle 21,00 (leggasi 12 ore di lavoro con orario non stop)incasso medio giornaliero € 130,32 da stornare l'aliquota iva.
Credi che si possa continuare?
NO!
Quindi bisogna fare qualcosa,ma cosa?
Chiudere, e buttare i soldi e pagare (come?) le rate?
Risparmiare l'energia? Non posso tenere il locale al buio!
Togliere il telefono?Non posso, i clienti devono rintracciarci in ogni momento
Eliminare il consulente? Non è possibile con il casino e innovazioni esistenti!
Prendere un locale più piccolo? Non è possibile per le attrezzature e per un futuro leggermente migliore.
Cosa fare quindi?
Non mettere in regola le 2 collaboratrici e ridurre lo stipendio.
O cosi o tutti a casa a farci le seghe in attesa di tempi migliori.
Mia moglie lavora 12 ore al giorno,non gode di ferie,non può ammalarsi,rischiamo il culo,credi che dovremmo fare beneficenza ai maledetti politici e vari leccaculi?
E... no caro mio.
Un saluto affettuoso


P.S. dimenticavo che devo alla fine pagare anche le tasse,bello no?
9 gennaio 2007 0:00 - passante
il fatto che ci siano altri sprechi non significa che la lotta all'evasione fiscale non vada fatta.
è come dire che non bisogna perseguire gli scippi perchè avvengono gli omicidi.

si fanno tutte e due: lotta all'evasione, lotta agli sprechi della sanità.
9 gennaio 2007 0:00 - ghoost
Buona sera Sig. Primo Mastrantoni,segretario Aduc,ben riletto.
Credevo che non lavorasse più all'Aduc.

Come vede, quanto da Lei postato in data 27 Dicembre 2006 con il titolo = FISCO E FINANZIARIA. QUANDO NON SI VUOL FARE LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE = non ha alcun senso.
A conti fatti l'evasione fiscale è ben poca cosa rispetto a quanto si sperpera in tutti gli ospedali.

Sa quanto costa un giorno di degenza?
Indovini un po?
Per agevolarla Le dico, a priori. che è una cifra astronomica.
Tiri un po ad indovinare e poi se ne ha il coraggio posti ancora sull'evasione fiscale.

Non Le dico a ben risentirci,perchè nel post suindicato non mi ha risposto.

saluti,ghoost
8 gennaio 2007 0:00 - Alex1
Comunque la situazione, così come è stata presentata in questi giorni dai telegiornali, era già stata denunciata da Striscia la notizia mesi fa.
8 gennaio 2007 0:00 - Stefano Pagnutti
Non ci sono parole per esprimere l'indignazione che si prova a conoscere che nel nostro Paese alcune strutture sanitarie versano nelle condizioni dell'Umberto I o peggio. E ancora più scoramento si prova sapendo che le segnalazioni sono già state fatte da tempo. Per cui di nuovo un grazie all'Aduc e a tutti quelli che si battono per un Paese più civile.


Solo una osservazione su quanto scritto nel vostro commento: la percentuale di infezioni nel reparto di terapia intensiva è - purtroppo - elevata a causa del fatto che la maggior parte dei pazienti sono in respirazione assistita, cosa che, unita al necessario utilizzo di cateteri urinari favorisce l'insorgenza di infezioni (tipicamente polmonite e infezioni al tratto genito-urinario); in altri termini la percentuale di pazienti che sviluppano infezioni dipende da due fattori: l'asetticità dell'ambiente e le condizioni in cui versano i pazienti, e purtroppo quest'ultimo fattore gioca un ruolo importante.
Dati del 2001 (C Suetens, National Surveillance of Hospital Infections (NSIH); Scientific Institute of Public Health,Brussels
ESQH Workshop – Brussels, 30 November 2001) danno come incidenza media di infezioni ospedaliere in europa il 5%, e la percentuale riportata sempre relativamente alla realtà europea per quanto riguarda le unità di terapia intensiva è circa il 30% (Prof Jean-Louis Vincent MD Nosocomial infections in adult intensive-care units The Lancet 2003; 361:2068-2077). Altre percentuali sono leggermente minori, ma sostanzialmente elevate come ad esempio in uno studio Finlandese (P. Ylipalosaari1, T. I. Ala-Kokko2, J. Laurila2, P. Ohtonen3 and H. Syrjälä Epidemiology of intensive care unit (ICU)-acquired infections in a 14-month prospective cohort study in a single mixed Scandinavian university hospital ICUActa Anaesthesiologica Scandinavica, Volume 50 Issue 10 Page 1192 - November 2006), dove la percentuale è del 23,9%.

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