guarda che tu non hai capito niente di quello che ho scritto
riguardo al blastocisti e all'anima, e di quello che fanno
nel resto dell'Europa i paesi più evoluti, ma non in
Italia.
Non sono io che sono bigotto, sei tu che non sai leggere e
capire uno scritto di biologia molecolare.
Saluti
21 novembre 2009 16:45 - faucau
il "salatino" è l'ennessimo bigotto che sul tema delle
cellule staminali embrionali ancora parla di anima....
A quando interventi di sana laicità e non di greve,
accecante anticlericalismo?
20 novembre 2009 15:56 - Salatino Vito Enzo
Le cellule staminali adulte.
Non è una novità questa notizia, dal momento che è nota
la proibizione (con leggi dello stato italiano del 2004 e
referendum popolare del 2005) che impedisce nella maniera
più assoluta di lavorare su cellule staminali embrionali
umane per fini terapeutici (cioè prelevate da pre-embrioni
umani a livello di blastocisti di 70-100 cellule, che con
questo prelievo di cellule vengono soppressi).
Nella Unione Europea è in vigore invece una moratoria. Nel
2003 però la U.E. ha autorizzato la ripresa della
sperimentazione a fini terapeutici con prelievo di cellule
staminali embrionali da blastocisti (cioè pre-embrioni in
soprannumero dopo una fecondazione in vitro) secondo
determinati programmi di ricerca concordati. Ciò è stato
recepito da molti paesi europei, ma non dall'Italia dove
anche detta sperimentazione autorizzata rimane proibita.
Siamo un paese in cui lo stato e la Chiesa considerano gli
italiani non come persone umane pensanti, ma come m....
senza cervello, e che considerano invece un pre-embrione
(cioè una cisti in vitro di 70-100 cellule indifferenziate
tutte uguali) come un essere umano con tanto di anima !
Di quì deriva l'interesse fortissimo di aggirare questo
problema (etico ?) dell'uso di pre-embrioni umani per
estrarre cellule staminali embrionali per uso terapeutico.
Si tratta allora di lavorare su cellule staminali adulte,
cioè prelevate dopo la nascita, per riprogrammarle
geneticamente e trasformarle in "analoghe" a cellule
staminali embrionali.
Tutta la ricerca in tutto il mondo è concentrata su questa
attività di riprogrammazione genetica delle cellule
staminali adulte per trasformarle in cellule staminali
"tipo" embrionali, dette "pluripotenti", cioè capaci di
dare origine a tutti i tipi di cellule del corpo umano. Si
tratta poi di inserirle nell'organo del corpo umano al posto
di cellule malate per curare malattie degenerative (morbo di
Parkinson) o traumatiche o cardiocircolatorie, etc. Le
cellule staminali adulte vengono prelevate dallo stesso
individuo, trasformate e riprogrammate, e reintrodotte
nell'organo malato, in modo che dette nuve cellule staminali
si riproducano differenziandosi e sostituendo quelle
malate.
Però il problema dal punto di vista pratico non è così
semplice. Per la riprogrammazione genetica delle cellule
staminali adulte si tratta di individuare e introdurre nel
DNA alcuni geni specifici (4 -6 ?) capaci di trasformare le
cellule staminali adulte in cellule staminali di "tipo"
embrionale pluripotenti, capaci di dare origine a tutti i
tipi di cellule del corpo umano.
Tutti auspicano che questo lavoro di ricerca avanzi con
risultati positivi, come sembra dalle sperimentazioni in
corso. Ma non pare una cosa così facile e semplice.