Ahohhh! Ma ke vvè successo?!!?
stamo qui a risponne a stì inqualificabbbbbbili!"
E perdemo tempo!!!!
Paolo 1: anche se di dx, m i sei stato mooolto utile con lo
Sta
27 novembre 2009 19:30 - Annapaola Laldi
Mi dispiace ripropormi, ma nel post precedente (uguale a
questo) c'era un errore che ho corretto.
Signor/a Faucau, Lei mi fa una lezione sul fondamentalismo,
dal Suo punto di vista, ma non mi spiega quanto Le ho
chiesto: cosa intende per tolleranza? Forse non mettere un
titolo che non Le piace a una notizia che è riportata
oggettivamente? Sia gentile, faccia uno sforzo, mi spieghi
con parole positive che cosa intende per tolleranza.
A proposito del titolo Le devo dire che non ci avevo neppure
fatto caso, e del resto Lei non lo menzionava esplicitamente
nel Suo intervento.
Ma io torno a riproporLe di considerare la grande libertà,
di cui chiunque può godere qui e di cui Lei non tralascia
di avvalersi.
Le dirò che a me non piace il termine "fondamentalismo",
come non mi piacciono in genere le definizioni; preferisco
le descrizioni. Mi sento quindi di descriverLe il fatto che
ci sono anche parecchi cattolici credenti e osservanti che
si trovano molto a disagio di fronte all'attuale gestione
della chiesa cattolica e parlano anch'essi di una gestione
fondamentalista". Ci sono addirittura dei preti (io ne
conosco alcuni) e anche qualche vescovo (pensi un po') che
offrono nelle loro omelie e nella loro prassi pastorale
un'immagine alquanto diversa del cattolicesimo rispetto a
quella predicata come una crociata dagli attuali vertici
della chiesa cattolica. Del resto, Lei sarà il primo a
sapere che esistono nella chiesa cattolica molte teologie e
prassi ecclesiali tutte quante legittime e ortodosse, e che
quella che va per la maggiore nel governo attuale della
chiesa è solo una delle molte. Tanto per riandare un po'
indietro, l'approccio di Giovanni XXIII era alquanto diverso
su tutto.
Per quanto riguarda poi il diritto di un'associazione di
punire o espellere un proprio membro, benissimo. Chi glielo
nega? Ce l'ha e se lo prende. Ma perché pretendere che chi
sta al di fuori di quell'associazione non possa esprimere
un'opinione sui comportamenti di detta associazione?
Chi l'ha detto che esiste al mondo qualcuno o qualcosa, su
cui non si possa dire rispettosamente la propria
valutazione?
Perché chi condivide la prassi di detta associazione deve
gridare alla "lesa maestà" se ciò avviene? Siamo (ancora)
per fortuna in un regime di libertà. O mi sbaglio?
27 novembre 2009 16:25 - Annapaola Laldi
Signor/a Faucau, Lei mi fa una lezione sul fondamentalismo,
dal Suo punto di vista, ma non mi spiega quanto Le ho
chiesto: cosa intende per tolleranza? Forse non mettere un
titolo che non Le piace a una notizia che è riportata
oggettivamente? Sia gentile, faccia uno sforzo, mi spieghi
con parole positive che cosa intende per tolleranza.
A proposito del titolo Le devo dire che non ci avevo neppure
fatto caso, e del resto Lei non lo menzionava esplicitamente
nel Suo intervento.
Ma io torno a riproporLe di considerare la grande libertà,
di cui chiunque può godere qui e di cui Lei non tralascia
di avvalersi.
Le dirò che a me non piace il termine "fondamentalismo",
come non mi piacciono in genere le definizioni; preferisco
le descrizioni. Mi sento quindi di descriverLe il fatto che
ci sono anche parecchi cattolici credenti e osservanti che
si trovano molto a disagio di fronte all'attuale gestione
della chiesa cattolica e parlano anch'essi di una gestione
fondamentalista". Ci sono addirittura dei preti (io ne
conosco alcuni) e anche qualche vescovo (pensi un po') che
offrono nelle loro omelie e nella loro prassi pastorale
un'immagine alquanto diversa del cattolicesimo rispetto a
quella predicata come una crociata dagli attuali vertici
della chiesa cattolica. Del resto, Lei sarà il primo a
sapere che esistono nella chiesa cattolica molte teologie e
prassi ecclesiali tutte quante legittime e ortodosse, e che
quella che va per la maggiore nel governo attuale della
chiesa è solo una delle molte. Tanto per riandare un po'
indietro, l'approccio di Giovanni XXIII era alquanto diverso
su tutto.
Per quanto riguarda poi il diritto di un'associazione di
punire o espellere un proprio membro, benissimo. Chi glielo
nega? Ce l'ha e se lo prende. Ma perché pretendere che chi
sta al di fuori di quell'associazione possa esprimere
un'opinione sui comportamenti di detta associazione?
Chi l'ha detto che esiste al mondo qualcuno o qualcosa, su
cui non si possa dire rispettosamente la propria
valutazione?
Perché chi condivide la prassi di detta associazione deve
gridare alla "lesa maestà" se ciò avviene? Siamo (ancora)
per fortuna in un regime di libertà. O mi sbaglio?
27 novembre 2009 10:13 - faucau
il fondamentalismo più diffuso e pernicioso è quello della
stupidità (mi riferisco a chi parla o scrive senza rendersi
neppure conto di quello che dice o scrive). In secondo
ordine poniamo il fondamentalismo dell'ignoranza (es. Fabio
Fazio parla di laicità con Olmi e spiega che cosa significa
laicità - per lui ateismo...). In terza posizione il
fondamentalismo degli interessi e quindi dei manipolatori di
professione(non c'è bisogno di spiegazione).
Annapaola Lualdi mi ricorda che la notizia non se l'è
inventata Aduc, ma viene da un quotidiano statunitense.
Annapola fa la gnorri, perchè l'incipit del pezzo di Aduc
è "fondamentalismo religioso", seguito solo dopo dalla
narrazione del fatto. E' in quell'incipit il giudizio
bigotto, il pregiudizio che stigmatizziamo.
A Lucilla Fiaccola rispondo ...nulla perchè la sua
asserzione è nulla. Purtroppo di questi nulla riempiamo
tutti i giorni pagine, volumi, trasmissioni e polemiche.
A Simona rispondo che la sua posizione è del tutto
legittima, ma va inquadrata in una discussione all'interno
della Chiesa, come questa riguardante una sanzione che può
essere giudicata troppo o poco severa. E' del tutto
legittimo discuterne. Ma condividere l'accusa di
fondamentalismo, è sbagliato. IL fondamentalismo è
l'atteggiamento di chi intende imporre le proprie regole
anche a chi è estraneo al "sistema" di regole che governano
l'associazione o la comunità o l'istituzione. Se L'italia
ha una legge che sbatte in carcere i ladri e la fa
rispettare severamente, nessuno si sogna di tacciare lo
Stato di fondamentalismo.
Quanto alla espressione rivoltami di "pregiudizio cattolico"
rispondo col Manzoni: ogni cosa appare pregiudizio a chi
vive di pregiudizi.
Grazie per l'attenzione e un cordiale saluto a tutti. Fausto
25 novembre 2009 19:00 - Annapaola Laldi
Egregio/a faucau, Lei si scaglia contro "l'ennesimo ed ormai
insopportabile esempio di bigottismo dei commentatori Aduc",
ma commette un grande errore. Infatti, ciò che ha letto e
inteso di commentare non è un "commento" dell'ADUC, ma una
notizia ripresa dalla stampa statunitense in modo, a me
pare, molto neutro, com'è giusto che sia quando si fornisce
un'informazione. Rilegga dunque la notizia con occhi puliti
dal Suo pregiudizio filocattolico e vedrà che si troverà
di fronte, appunto,a una semplicissima informazione di un
fatto. Nient'altro che questo.
24 novembre 2009 17:54 - simona170248
...beh, scusate a mio parere è vero che lo stato non
c'entra, ma il fondamentalismo - un po' - si! Perchè
negare la comunione a un cattolico vuole dire escluderlo
dalla comunità dei fedeli che possono accedere a un
sacramento, dunque è come giudicarlo "tanto peccatore da
dargli una sanzione" - e questo in nome e per conto di Dio.
E secondo me, da credente cristiana (anche se non cattolica)
nessuno può arrogarsi questo diritto, se non Dio stesso,
quando ci giudicherà...quindi non sono troppo d'accordo con
le regole dell'Associazione, nel senso che le trovo, appunto
"fondamentaliste" (tanto è vero che ho lasciato
quell'Associazione, proprio per motivi analoghi - visto che
non la trovavo coerente nell'interpretazione del testo
biblico). E francamente, non vedo molta differenza tra
questo atteggiamento e il fondamentalismo religioso di altre
confessioni, che ad esempio escludono la donna da alcune
posizioni all'interno della comunità (la stessa chiesa
cattolica, di nuovo - non solo l'islam o l'ebraismo
ortodosso...) ogni Associazione anche religiosa può fare un
po' come vuole, certo, ma è legittimo - specialmente per
chi condivide lo stesso "testo di base" (o Statuto, come
dici tu) - dare un parere sul maggiore o minore
fondamentalismo (o apertura, che noi protestanti chiamiamo
"metodo storico-critico") nell'interpretarlo... no? ;-)
Boh, spero di non essere andata fuori tema... e di essere
stata utile alla discussione... ciao!
23 novembre 2009 19:41 - lucillafiaccola1796
Carratùf!!!!!!!
Questa Aduc non è una chiesa!
23 novembre 2009 11:49 - faucau
ennesimo ed ormai insopportabile esempio di bigottismo dei
commentatori Aduc: se la Chiesa nega la comunione a chi si
oppone a sue scelte dottrinali, che cosa c'entra lo Stato,
che cosa c'entra il fondamentalismo. Quale ottuso e bieco
fondamentalismo anticlericale impedisce ad Aduc e chi per
essa di concepire il diritto di qualsiasi associazione di
espellere un socio che non rispetti le regole delloStatuto?
sono fatti interni dell'Associazione su cui gli esterni non
hanno alcun diritto di interventire, soprattutto cadendo
nella proverbiale sciocchezza del bue che dava del cornuto
all'asino. Ormai siamo al paradosso che i fondamentalisti
ateizzanti o semplicemente anticlericali danno del
fondamentalista a chi esercita un suo diritto.
Fausto Carratu'