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  (Da 1 a 8 di 8)  
27 novembre 2009 20:25 - lucillafiaccola1796
Ahohhh! Ma ke vvè successo?!!?
stamo qui a risponne a stì inqualificabbbbbbili!"
E perdemo tempo!!!!
Paolo 1: anche se di dx, m i sei stato mooolto utile con lo Sta
27 novembre 2009 19:30 - Annapaola Laldi
Mi dispiace ripropormi, ma nel post precedente (uguale a questo) c'era un errore che ho corretto.

Signor/a Faucau, Lei mi fa una lezione sul fondamentalismo, dal Suo punto di vista, ma non mi spiega quanto Le ho chiesto: cosa intende per tolleranza? Forse non mettere un titolo che non Le piace a una notizia che è riportata oggettivamente? Sia gentile, faccia uno sforzo, mi spieghi con parole positive che cosa intende per tolleranza.
A proposito del titolo Le devo dire che non ci avevo neppure fatto caso, e del resto Lei non lo menzionava esplicitamente nel Suo intervento.
Ma io torno a riproporLe di considerare la grande libertà, di cui chiunque può godere qui e di cui Lei non tralascia di avvalersi.
Le dirò che a me non piace il termine "fondamentalismo", come non mi piacciono in genere le definizioni; preferisco le descrizioni. Mi sento quindi di descriverLe il fatto che ci sono anche parecchi cattolici credenti e osservanti che si trovano molto a disagio di fronte all'attuale gestione della chiesa cattolica e parlano anch'essi di una gestione fondamentalista". Ci sono addirittura dei preti (io ne conosco alcuni) e anche qualche vescovo (pensi un po') che offrono nelle loro omelie e nella loro prassi pastorale un'immagine alquanto diversa del cattolicesimo rispetto a quella predicata come una crociata dagli attuali vertici
della chiesa cattolica. Del resto, Lei sarà il primo a sapere che esistono nella chiesa cattolica molte teologie e prassi ecclesiali tutte quante legittime e ortodosse, e che quella che va per la maggiore nel governo attuale della chiesa è solo una delle molte. Tanto per riandare un po' indietro, l'approccio di Giovanni XXIII era alquanto diverso su tutto.
Per quanto riguarda poi il diritto di un'associazione di punire o espellere un proprio membro, benissimo. Chi glielo nega? Ce l'ha e se lo prende. Ma perché pretendere che chi sta al di fuori di quell'associazione non possa esprimere un'opinione sui comportamenti di detta associazione?
Chi l'ha detto che esiste al mondo qualcuno o qualcosa, su cui non si possa dire rispettosamente la propria valutazione?
Perché chi condivide la prassi di detta associazione deve gridare alla "lesa maestà" se ciò avviene? Siamo (ancora) per fortuna in un regime di libertà. O mi sbaglio?
27 novembre 2009 16:25 - Annapaola Laldi
Signor/a Faucau, Lei mi fa una lezione sul fondamentalismo, dal Suo punto di vista, ma non mi spiega quanto Le ho chiesto: cosa intende per tolleranza? Forse non mettere un titolo che non Le piace a una notizia che è riportata oggettivamente? Sia gentile, faccia uno sforzo, mi spieghi con parole positive che cosa intende per tolleranza.
A proposito del titolo Le devo dire che non ci avevo neppure fatto caso, e del resto Lei non lo menzionava esplicitamente nel Suo intervento.
Ma io torno a riproporLe di considerare la grande libertà, di cui chiunque può godere qui e di cui Lei non tralascia di avvalersi.
Le dirò che a me non piace il termine "fondamentalismo", come non mi piacciono in genere le definizioni; preferisco le descrizioni. Mi sento quindi di descriverLe il fatto che ci sono anche parecchi cattolici credenti e osservanti che si trovano molto a disagio di fronte all'attuale gestione della chiesa cattolica e parlano anch'essi di una gestione fondamentalista". Ci sono addirittura dei preti (io ne conosco alcuni) e anche qualche vescovo (pensi un po') che offrono nelle loro omelie e nella loro prassi pastorale un'immagine alquanto diversa del cattolicesimo rispetto a quella predicata come una crociata dagli attuali vertici
della chiesa cattolica. Del resto, Lei sarà il primo a sapere che esistono nella chiesa cattolica molte teologie e prassi ecclesiali tutte quante legittime e ortodosse, e che quella che va per la maggiore nel governo attuale della chiesa è solo una delle molte. Tanto per riandare un po' indietro, l'approccio di Giovanni XXIII era alquanto diverso su tutto.
Per quanto riguarda poi il diritto di un'associazione di punire o espellere un proprio membro, benissimo. Chi glielo nega? Ce l'ha e se lo prende. Ma perché pretendere che chi sta al di fuori di quell'associazione possa esprimere un'opinione sui comportamenti di detta associazione?
Chi l'ha detto che esiste al mondo qualcuno o qualcosa, su cui non si possa dire rispettosamente la propria valutazione?
Perché chi condivide la prassi di detta associazione deve gridare alla "lesa maestà" se ciò avviene? Siamo (ancora) per fortuna in un regime di libertà. O mi sbaglio?
27 novembre 2009 10:13 - faucau
il fondamentalismo più diffuso e pernicioso è quello della stupidità (mi riferisco a chi parla o scrive senza rendersi neppure conto di quello che dice o scrive). In secondo ordine poniamo il fondamentalismo dell'ignoranza (es. Fabio Fazio parla di laicità con Olmi e spiega che cosa significa laicità - per lui ateismo...). In terza posizione il fondamentalismo degli interessi e quindi dei manipolatori di professione(non c'è bisogno di spiegazione).
Annapaola Lualdi mi ricorda che la notizia non se l'è inventata Aduc, ma viene da un quotidiano statunitense. Annapola fa la gnorri, perchè l'incipit del pezzo di Aduc è "fondamentalismo religioso", seguito solo dopo dalla narrazione del fatto. E' in quell'incipit il giudizio bigotto, il pregiudizio che stigmatizziamo.
A Lucilla Fiaccola rispondo ...nulla perchè la sua asserzione è nulla. Purtroppo di questi nulla riempiamo tutti i giorni pagine, volumi, trasmissioni e polemiche.
A Simona rispondo che la sua posizione è del tutto legittima, ma va inquadrata in una discussione all'interno della Chiesa, come questa riguardante una sanzione che può essere giudicata troppo o poco severa. E' del tutto legittimo discuterne. Ma condividere l'accusa di fondamentalismo, è sbagliato. IL fondamentalismo è l'atteggiamento di chi intende imporre le proprie regole anche a chi è estraneo al "sistema" di regole che governano l'associazione o la comunità o l'istituzione. Se L'italia ha una legge che sbatte in carcere i ladri e la fa rispettare severamente, nessuno si sogna di tacciare lo Stato di fondamentalismo.
Quanto alla espressione rivoltami di "pregiudizio cattolico" rispondo col Manzoni: ogni cosa appare pregiudizio a chi vive di pregiudizi.
Grazie per l'attenzione e un cordiale saluto a tutti. Fausto
25 novembre 2009 19:00 - Annapaola Laldi
Egregio/a faucau, Lei si scaglia contro "l'ennesimo ed ormai insopportabile esempio di bigottismo dei commentatori Aduc", ma commette un grande errore. Infatti, ciò che ha letto e inteso di commentare non è un "commento" dell'ADUC, ma una notizia ripresa dalla stampa statunitense in modo, a me pare, molto neutro, com'è giusto che sia quando si fornisce un'informazione. Rilegga dunque la notizia con occhi puliti dal Suo pregiudizio filocattolico e vedrà che si troverà di fronte, appunto,a una semplicissima informazione di un fatto. Nient'altro che questo.
24 novembre 2009 17:54 - simona170248
...beh, scusate a mio parere è vero che lo stato non c'entra, ma il fondamentalismo - un po' - si! Perchè negare la comunione a un cattolico vuole dire escluderlo dalla comunità dei fedeli che possono accedere a un sacramento, dunque è come giudicarlo "tanto peccatore da dargli una sanzione" - e questo in nome e per conto di Dio. E secondo me, da credente cristiana (anche se non cattolica) nessuno può arrogarsi questo diritto, se non Dio stesso, quando ci giudicherà...quindi non sono troppo d'accordo con le regole dell'Associazione, nel senso che le trovo, appunto "fondamentaliste" (tanto è vero che ho lasciato quell'Associazione, proprio per motivi analoghi - visto che non la trovavo coerente nell'interpretazione del testo biblico). E francamente, non vedo molta differenza tra questo atteggiamento e il fondamentalismo religioso di altre confessioni, che ad esempio escludono la donna da alcune posizioni all'interno della comunità (la stessa chiesa cattolica, di nuovo - non solo l'islam o l'ebraismo ortodosso...) ogni Associazione anche religiosa può fare un po' come vuole, certo, ma è legittimo - specialmente per chi condivide lo stesso "testo di base" (o Statuto, come dici tu) - dare un parere sul maggiore o minore fondamentalismo (o apertura, che noi protestanti chiamiamo "metodo storico-critico") nell'interpretarlo... no? ;-) Boh, spero di non essere andata fuori tema... e di essere stata utile alla discussione... ciao!
23 novembre 2009 19:41 - lucillafiaccola1796
Carratùf!!!!!!!
Questa Aduc non è una chiesa!
23 novembre 2009 11:49 - faucau
ennesimo ed ormai insopportabile esempio di bigottismo dei commentatori Aduc: se la Chiesa nega la comunione a chi si oppone a sue scelte dottrinali, che cosa c'entra lo Stato, che cosa c'entra il fondamentalismo. Quale ottuso e bieco fondamentalismo anticlericale impedisce ad Aduc e chi per essa di concepire il diritto di qualsiasi associazione di espellere un socio che non rispetti le regole delloStatuto? sono fatti interni dell'Associazione su cui gli esterni non hanno alcun diritto di interventire, soprattutto cadendo nella proverbiale sciocchezza del bue che dava del cornuto all'asino. Ormai siamo al paradosso che i fondamentalisti ateizzanti o semplicemente anticlericali danno del fondamentalista a chi esercita un suo diritto.
Fausto Carratu'
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