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17 gennaio 2008 0:00 - Lauro
Le donne!
Lauro
9 febbraio 2007 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Sì, Francesca, per quello che ho capito finora, mi sembra che la vita funzioni così.
9 febbraio 2007 0:00 - Francesca
Annapaola,
ho letto il tuo articolo la settimana scorsa e, ora che mi accingo ad aggiungere un mio commento, con estremo piacere mi accorgo che nel tuo ultimo intervento ritrovo il concetto di cui volevo servirmi per esprimere il mio pensiero!
In effetti, per esperienza personale, ho capito che il "problema" del tempo nasce dal fatto che a priori e grazie alla nostra educazione, alle nostre esperienze passate e a tanti altri elementi abbiamo giudicato cosa è bene e cosa è male per noi e, secondo tale classificazione, abbiamo deciso cosa fare della nostra vita e del nostro tempo.
Molte volte però la vita ci offre esperienze catalogate come "male" e quindi, oltre a tutti gli impegni quotidiani, passiamo un sacco di tempo e spendiamo un sacco di energie a lottare contro tali eventi, tali emozioni, tali situazioni, tali pensieri. Tale "remare contro" e questa credenza/certezza di sapere cosa è bene per noi ci crea tantissimi problemi tra cui la mancanza di tempo.....
È bella e vera la tua asserzione che la "vita è lì dove noi siamo" basta però smetterla di vivere nel passato, nell'arroganza, nella battaglia e provare a dire "sì" alla vita così com'è e finirla con l'illusione che il tempo potrà portarci la felicità. Credo che la felicità si trovi piuttosto nell'accettazione dell'istante presente.
Annapaola, grazie per il tuo bell'articolo!
2 febbraio 2007 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Cara Simona, penso di capire quello che vuole dire, ma sono sicura anche di non essere stata io a farla piangere. Molto più probabilmente ciò che ha letto ha toccato qualche Suo punto sensibile. Ma mi fermo qui perché non mi va di fare dello psicologismo d'accatto. Lei stessa è perfettamente in grado di leggere dentro di sé e di comprendersi al meglio.
Per il resto, penso di capire anche il Suo bisogno e desiderio di esprimersi; in fondo queste note della "Pulce nell'orecchio" nascono e continuano, come ho detto diverse volte, proprio perché mi servono a capire meglio me stessa e il mondo che mi circonda. E quindi qui ha tutto lo spazio che vuole prendersi.
Desidero aggiungere un'ultima cosa che per me è importante a proposito del tempo ritrovato e che mi piace risottolineare; è il fatto che la vita è quella che viviamo in ogni istante e non un'altra che vorremmo ma che adesso non c'è. In questo modo ci ritroviamo soltanto con una grossa e dolorosa scissione. Se, facciamo il caso, stasera Sua figlia volesse la Sua attenzione a tal punto da non lasciarLe "tempo" per scrivere in questo forum, ebbene, io Le auguro di vivere bene, in grande pienezza, il rapporto con Sua figlia. Potrebbe anche essere che, in un modo un po' misterioso, ma concreto, quello che Lei voleva esprimere scrivendo qui, lo abbia espresso perfettamente facendo qualcosa con la bambina. La saluto cordialmente. Stia serena.
2 febbraio 2007 0:00 - Moon dust

Per Annapaola Laldi

Ho apprezzato il messaggio contenuto nella riflessione che ha voluto condividere con tutti noi e, personalmente, intendo considerarlo un consiglio prezioso da parte di una persona amica.

Serena vita a lei, gentile signora.
2 febbraio 2007 0:00 - Lauro
X Rosario Vesco e non solo.

Te lo appoggio, tu hai centrato il problema, e soprattutto condivido questa< frase che hai scritto "Il dio denaro porta a dare troppo valore persino al tempo e zero valore alla persona".
Le donne hanno un rapporto con i soldi che , io non riesco a capire; capaci di andare a letto con individui schifosi per il dio Denaro, e questo e' il massimo del valore zero attribuito alla propria persona.
Lauro for Landru and friends.
2 febbraio 2007 0:00 - Simona
E' molto bello quello che hai scritto Annapaola Laldi :)

E' la prima cosa che ho letto stamattina, appena giunta qui in ufficio, prima di iniziare a lavorare.



Mi hai fatto piangere ...
Mi hai commosso parecchio ... soprattutto il pezzo iniziale quando hai parlato di tua madre.


Voglio farti un dono.. Se riesco, stasera, appena torno a casa e quindi sarò un pò più tranquilla nello scrivere (senza quella frenesia che caratterizza l'agire di ogni singola donna e che tu la collochi in quelle parole "Furia e Fretta") mi dedicherò a te.

Riordinerò la mia mente nella giusta riflessione che tu poni, e conoscendomi, sono sicura che anch'io avrò qualcosa da aggiungere in ciò che ti sei voluta soffermare adesso, oggi in questo spazio temporale.

Sono sicura, (almeno lo spero) che tu possa apprezzarne questo mio gesto, il mio aver fermato il MIO tempo, per un solo istante, leggendo la tua lettera e imponendomi la giusta riflessione in ciò che ti sei voluta soffermare ...

Vedrò stasera, figlia permettendo, se riuscirò anch'io a scrivere un post degno e meritevole, per poter ampliare la tua osservazione su quelle peculiarità che caratterizzano l'animo femminile e il loro senso.

Mi piacerebbe parlarti di me, raccontandoti della mia consueta frenesia nel MIO quotidiano, nel correre sempre dietro al quel tempo che non è mai sufficente per noi.

Per me, come per altre mille donne come me o te, il tempo, corre sempre troppo veloce!! ...

... abbiamo sempre quella miriade di cose da fare, da pensare, nella nostra eterna ricerca a voler a tutti i costi creare quel benessere necessario regalando il tutto alle persone che amiamo di più al mondo(famigliari e amici) ...

Abbiano SEMPRE quel tentativo di voler a tutti i costi scaldare i loro animi affranti o pigri, a volte spenti, e spesso un pò più lenti rispetto a noi.

Si lo so ... siamo incomprese ... però, sai che ti dico.... ne vale la pena :)

ciao Annapaola Laldi e a stasera
Simona
2 febbraio 2007 0:00 - Rosario Vesco
La vita è breve e va sia vissuta sia, un pochino, riempita.

Ma già i latini (almeno quelli che se lo potevano permettere, come certi poeti) invitavano al godersi la vita.

E il godersi la vita richiede ritmi del tutto incompatibili con la furia o fretta che voglia dirsi.

L'efficientismo è tipico del vivere in una gabbia di polli e, lì, produrre e produrre.

L'efficientismo porta a tante anomalie quali non dedicarsi il tempo di guardare il mondo con spirito critico.

In fondo è questo che si rimprovera a certi nordici con la battuta "sempe' anda' a lavura'", non certo il fatto che i lavori, che in fondo è una aspirazione predominante nella società.
Chi non lavora è, obiettivamente, qualcuno che ha la vita vuota.
Ma anche ad avercela troppo piena si corre, si corre, si corre ... per gli altri! Anche se a lungo non ci se ne accorge.

E così le donne giù a fare mille cose, famiglia, figli, casa .. ora anche e soprattutto lavoro (quando te lo danno..)
E la società va a catafascio malgrado il loro impegno; anzi a volte proprio per il loro sacrificarsi, per il loro impegno eccessivo.
Perchè le donne stesse prima o poi scoppiano, e non potrebbe essere altrimenti. Nessun uomo riuscirebbe a tenere il loro ritmo.
E soprattutto non conviene alla società. Perchè di persone nevrasteniche e violente ce ne sono già troppe, e si finisce per sfogarsi nella coppia, tra vicini, col primo che capita, tra genitori e figli..

Il dio denaro porta a dare troppo valore persino al tempo e zero valore alla persona.
Ci possono raccontare ciò che vogliono, ma la vera causa dei nostri mali è questa.

2 febbraio 2007 0:00 - Lauro
Care donne!
Avete furia perche' siete stressate, avete voluto l'emancipazione, o beccatevi questo.
Non era meglio gentilissime signore e principesse dedicarvi alla famiglia, a rigovernare i piatti a rammendare i carzini a stare dietro al brodo di gallina, che meno di 4 ore non puo' bollire senno viene un troiaio.
Tante 4 oreeeeeee!! Uhhhhh!!
Avete sfragellato la famiglia, le vostre smanie di potere, la vostra atavica battaglia contro l'uomo...E adesso vi lamentate!
Brutte stronze!!! (nell'accezione buona del termine)
Avete il coraggio anche di emulare gli uomini in termini di "amante", adesso e' in per le donne avere l'amante, la maggior parte delle volte uno sfigato piu' giovane di voi senza ne arte ne parte, per lo meno mia madre ne aveva uno con i "sordi". Mio padre.
Lauro, con affetto comunque.
2 febbraio 2007 0:00 - Isaia Kwick
Annapaola Laldi La saluto, ho letto il suo documento sopra esposto, e sono rimasto molto colpito dalle parole, che fanno trasudare come il lardo di maiale al sole una certa ansia, dovuta al rapporto tempo/spazio, sicuramente vissuta quando lei era piccina, sua madre inconsciamente ha provocato in lei un trauma grossissimo, sono sicuro che lei usa orologi piccolissimi e quando si corica se lo leva, e ha scelto l'opzione sul suo computer, "occulta l'orologio sulla barra degli indirizzi", ecco tutto cio' sono sintomi gravi, glielo dico perche' e' capitato anche a mio nonno, adoratore di quegl'orologi detti a "cipolla", capostazione delle onorate Ferrovie dello Stato a Barga; immagini signora o signorina Annapaola quanto puo' avere sofferto mio nonno, avere "FURIA" e lavorare alle ferrovie. Altresi posso fermamente dire che ho una amica che lavora in centro a Firenze, vicino a Piazza San Marco, lei tutte le mattine prende la Sita, anzi spesso la prendano perche' s'addormenta sotto la pensilina di Via Bolognese a Vaglia e con passo felpato e con lo sguardo sornione arriva in ufficio, da subito emana quella flemma, pacatezza e placidita' degna di contrapporre allo stress da lei mensionato, signorina Annapaola, la mia amica mi ha sempre affascinato, mi raccontava dei suoi viaggi in India e le mille peripezie nell'usare le locali SITE, i racconti di questa ragazza non erano mai enfatizzati, riusciva a crearmi una sorta di Mantra, da allora ho iniziato ad amare il bradipo, un animale eccezionale, io sto ore ad osservarlo.
Da cio' puo osservare che se ho tempo di guardare il bradipo per ore, io conduco una vita diametralmente opposta alla sua, signora Annapaola, cosi ho anche piu' tempo per amare la satira.
Isaia Zingaro rom senza Ram.
2 febbraio 2007 0:00 - Kekkul
Annapaola Laldi--------------
Ho letto con interesse tutto il suo messaggio, con calma e senza furia.
Hasta mañana.
KeK un po' meno triste
1 febbraio 2007 0:00 - Paola
E' vero il tempo non si perde mai! bisogna solo riconoscere che la "furia" è indotta dall'esterno: predere le "cose della vita" come vengono aiuta a vivere meglio, anche se non è facile.
scusate l'intrusione e grazie ad AnnaPaola per gli articoli sempre piacevoli.
ciao
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