ho vissuto 15 anni nel Sud Africa in pieno apartheid, fino
al 1979, dove l'Italiano era considerato un bianco di classe
inferiore rispetto all'Inglese.
Non esageriamo, l'Italia non è ancora cosi conciata, sono
casi isolati e meno male.
Non c'è niente da vergognarsi, storie simili lo troveremmo
sempre, per la razza, la religione, la nazione, la zona,
l'aspetto.
Non vedo per quale motivo il razzismo dovrebbe essere peggio
del etichetta religioso, dove invece la gente ne va
fiera.
Quindi alla ragazza direi di andare fiera di essere "Negra"
(uhm..), fiera di essere Italiana, e fiera di essere
veneta.
Togliere il peso alla parola è il migliore modo per
disarmare il nemico.
La ragazza ha l'occasione per rendere ridicolo la parola
stessa, al punto che si sentiranno infantile ad usarla.
I miei genitori sono siciliani, Io non ho problemi a
definirmi un terrone, al punto che se qualcuno dovesse
urlarmi "brutto terrone", e come dirmi "brutto capelli
grigi" o brutto grassone non ho alcuna reazione.
La ragazza non deve farsi difendere da qualche associazione
degli stranieri, deve essere difesa dai suoi amici
Italiani.
Non creamo inutili barriere, la ragazza è italiana.
Non alimentiamo inconsapevolmente le divisioni razziali.
Già ne abbiamo abbastanza di vedere i non cattolici
trattati come stranieri, nonostante ci sono quasi 10 milioni
di atei Italiani puro sangue in Italia, ci manca solo che un
Italiano non può avere la pelle scura.
9 dicembre 2009 10:31 - ivana4309
Quando succedono queste cose, e purtroppo accade sempre più
spesso, mi vergogno che questa sia la mia terra, dove sono
nata e vissuta.
6 dicembre 2009 19:39 - lucillafiaccola1796
La fiaccolata? Ma dateje na' zoccolata in testa a queste
merde infasciate e ficcateje la svastica li dove non "batte"
mai il sole...