Cari lettori ADUC, sulla sentenza CASSAZIONE SEZIONE III
CIVILE 4211/2007, vorrei ricordare che il livello della
qualità della vita democratica non è un concetto teorico
ma ha ampie applicazioni pratiche.
Alexis de
Tocqueville già nel 1800 indicò il pericolo della
"Dittatura della maggioranza". I diritti
civili sono inseriti nelle Costituzioni di tutto il mondo
proprio ad impedire che un giudice, fosse anche la Suprema
Corte di Cassazione, sez. Civile, possa argomentare che
"la motivazione sì fonda su argomenti congrui e
logici, non conformi alle credenze della Comunità religiosa
d’appartenenza del S., ma certo aderenti ad un diffuso
sentire in questo tempo di così vivo ed ampio dibattito sui
problemi esistenziali della vita e della morte, delle
terapie e dei dolore".
In altre parole, il
ricorrente, che è testimone di Geova, avrebbe dei diritti
(art. 19 e 32 cost.) ma potrebbe esercitarli solo se questi
fossero "aderenti al diffuso sentire"; qualora
invece, com'è, egli rifiuta le emotrasfusioni per
motivi religiosi non aderenti al diffuso sentire, allora
secondo la Corte egli risulta privo di diritti, o meglio li
ha ma essi non sono degni di essere tutelati.
Aggiunge la sentenza in modo quasi ironico che "tale
motivazione non è viziata da errori di diritto, perché
rispettosa della legge 145/01" in quanto
"all’articolo 9 stabilisce che “i desideri
precedentemente espressi a proposito di un intervento medico
da parte di un paziente che, al momento dell’intervento,
non è in grado di esprimere la sua volontà, saranno tenuti
in considerazione”. e che i sanitari trentini li abbiano
tenuti in considerazione, risulta non foss’altro
dall’avere interpellato telefonicamente, in costanza di
intervento operatorio, il Procuratore della Repubblica
ricevendone implicitamente un invito ad agire."
Sembra così si instauri agevolmente e senza proteste
la "Dittatura della Maggioranza".
per
l'intera sentenza si veda:
http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2122<
br>
19 marzo 2007 0:00 - Franco
Il problema con Testimoni di Geova, per i medici sta in
questi termini: 1) se non trafondono sangue e il paziente
muore c'è la denuncia penale. 2)se trasfondono sangue
c'è la denuncia civile del paziente. Comunque vada
la denuncia arriva.
28 febbraio 2007 0:00 - passante
ma se la volontà espressa non è quella specifica
dell'individuo ma di una cosa campata in aria,
******** e in base a cosa lo decidi tu? anche il tuo
decidere per conto altrui è una cosa campata per aria!
è la sua scelta, e quindi la si rispetta, anche se a te non
piace (visto che a te non viene imposto nulla). in
fondo tutti sono plagiati da qualcosa.
28 febbraio 2007 0:00 - Gianni
Non scherzo per niente, se uno è così imbecille da seguire
le indicazioni di altrettanti imbecilli incoscienti, e
rinuncia a farsi curare con tutte le tecniche che la
medicina mette a disposizione se ne stia a casa e si faccia
fare un salasso. Che poi siano testimoni di geova o
altre religioni non fa differenza. Se io impongo una
cura non richiesta certo commetto un abuso rispetto alla
volontà dell'individuo, ma se la volontà espressa non
è quella specifica dell'individuo ma di una cosa
campata in aria, tipo le cazzate imposte dai testimoni di
geova ai loro sostenitori, si tratta di plagio e
l'individuo non fa più una sua scelta ma è
condizionato. Giusto o scbagliato che sia la penso
così. Gianni
27 febbraio 2007 0:00 - passante
gianni stai scherzando vero? perchè tu (o chi per te)
dovresti arrogarti il diritto di decidere per conto
altrui? ognuno è arbitro della propria vita, e se un
testimone di geova non vuole trasfusioni e trapianti.. si
rispetta la sua volontà. mai imporre il proprio punto di
vista!
27 febbraio 2007 0:00 - Paola Virgili
Mi chiedo dov'è la libertà e dove sono i diritti
individuali faticosamente conquistati nei secoli e se basta
una anestesia a cancellare tutto quanto. é ignobile che gli
ideali maturati con tranquillità e lucidità da adulti
consapevoli siano annientati approfittanto della temporanea
incoscienza indotta da una anestesia dove altre persone di
fatto impongono la loro volontà come atroci aguzzini.
26 febbraio 2007 0:00 - Gianni
E' giusto rispettare la volontà del paziente quando è
in grado di giudicare le conseguenze delle sue scelte, ma se
è plagiato da qualche religione o superstizione non bisogna
tenere conto dlla sua volontà. Se non vuole essere curato
come va fatto se ne stia a casa e chiamo i suoi
stregoni. Gianni
25 febbraio 2007 0:00 - giuseppe
La Libertà di scelta terapeutica è un diritto sacro santo
garantito dalla Costituzione. Non credo siano superstizioni
preferire una terapia piuttosto che un altra. Il paziente
deve essere sempre rispettato.
25 febbraio 2007 0:00 - Gianni
Nel caso in cui il rifiuto di una terapia sia una
conseguenza di stupide superstizioni religiose o simili è
giusto non seguire la volontà del paziente. Chi non
vuole essere curato con tutti i necessari strumenti o
tecniche che la medicina mette a disposizione, si faccia
curare a casa da qualche mago dei tanti in circolazione o si
affidi alla preghiera ed alla fede. Gianni