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31 maggio 2007 0:00 - passante2
Cari lettori ADUC, sulla sentenza CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE 4211/2007, vorrei ricordare che il livello della qualità della vita democratica non è un concetto teorico ma ha ampie applicazioni pratiche.

Alexis de Tocqueville già nel 1800 indicò il pericolo della "Dittatura della maggioranza".
I diritti civili sono inseriti nelle Costituzioni di tutto il mondo proprio ad impedire che un giudice, fosse anche la Suprema Corte di Cassazione, sez. Civile, possa argomentare che "la motivazione sì fonda su argomenti congrui e logici, non conformi alle credenze della Comunità religiosa d’appartenenza del S., ma certo aderenti ad un diffuso sentire in questo tempo di così vivo ed ampio dibattito sui problemi esistenziali della vita e della morte, delle terapie e dei dolore".

In altre parole, il ricorrente, che è testimone di Geova, avrebbe dei diritti (art. 19 e 32 cost.) ma potrebbe esercitarli solo se questi fossero "aderenti al diffuso sentire"; qualora invece, com'è, egli rifiuta le emotrasfusioni per motivi religiosi non aderenti al diffuso sentire, allora secondo la Corte egli risulta privo di diritti, o meglio li ha ma essi non sono degni di essere tutelati.

Aggiunge la sentenza in modo quasi ironico che "tale motivazione non è viziata da errori di diritto, perché rispettosa della legge 145/01" in quanto "all’articolo 9 stabilisce che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà, saranno tenuti in considerazione”. e che i sanitari trentini li abbiano tenuti in considerazione, risulta non foss’altro dall’avere interpellato telefonicamente, in costanza di intervento operatorio, il Procuratore della Repubblica ricevendone implicitamente un invito ad agire."

Sembra così si instauri agevolmente e senza proteste la "Dittatura della Maggioranza".

per l'intera sentenza si veda:
http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2122< br>
19 marzo 2007 0:00 - Franco
Il problema con Testimoni di Geova, per i medici sta in questi termini: 1) se non trafondono sangue e il paziente muore c'è la denuncia penale. 2)se trasfondono sangue c'è la denuncia civile del paziente.
Comunque vada la denuncia arriva.
28 febbraio 2007 0:00 - passante
ma se la volontà espressa non è quella specifica dell'individuo ma di una cosa campata in aria,
********
e in base a cosa lo decidi tu? anche il tuo decidere per conto altrui è una cosa campata per aria!
è la sua scelta, e quindi la si rispetta, anche se a te non piace (visto che a te non viene imposto nulla).
in fondo tutti sono plagiati da qualcosa.
28 febbraio 2007 0:00 - Gianni
Non scherzo per niente, se uno è così imbecille da seguire le indicazioni di altrettanti imbecilli incoscienti, e rinuncia a farsi curare con tutte le tecniche che la medicina mette a disposizione se ne stia a casa e si faccia fare un salasso.
Che poi siano testimoni di geova o altre religioni non fa differenza.
Se io impongo una cura non richiesta certo commetto un abuso rispetto alla volontà dell'individuo, ma se la volontà espressa non è quella specifica dell'individuo ma di una cosa campata in aria, tipo le cazzate imposte dai testimoni di geova ai loro sostenitori, si tratta di plagio e l'individuo non fa più una sua scelta ma è condizionato.
Giusto o scbagliato che sia la penso così.
Gianni
27 febbraio 2007 0:00 - passante
gianni stai scherzando vero? perchè tu (o chi per te) dovresti arrogarti il diritto di decidere per conto altrui?
ognuno è arbitro della propria vita, e se un testimone di geova non vuole trasfusioni e trapianti.. si rispetta la sua volontà. mai imporre il proprio punto di vista!
27 febbraio 2007 0:00 - Paola Virgili
Mi chiedo dov'è la libertà e dove sono i diritti individuali faticosamente conquistati nei secoli e se basta una anestesia a cancellare tutto quanto. é ignobile che gli ideali maturati con tranquillità e lucidità da adulti consapevoli siano annientati approfittanto della temporanea incoscienza indotta da una anestesia dove altre persone di fatto impongono la loro volontà come atroci aguzzini.
26 febbraio 2007 0:00 - Gianni
E' giusto rispettare la volontà del paziente quando è in grado di giudicare le conseguenze delle sue scelte, ma se è plagiato da qualche religione o superstizione non bisogna tenere conto dlla sua volontà. Se non vuole essere curato come va fatto se ne stia a casa e chiamo i suoi stregoni.
Gianni
25 febbraio 2007 0:00 - giuseppe
La Libertà di scelta terapeutica è un diritto sacro santo garantito dalla Costituzione. Non credo siano superstizioni preferire una terapia piuttosto che un altra. Il paziente deve essere sempre rispettato.
25 febbraio 2007 0:00 - Gianni
Nel caso in cui il rifiuto di una terapia sia una conseguenza di stupide superstizioni religiose o simili è giusto non seguire la volontà del paziente.
Chi non vuole essere curato con tutti i necessari strumenti o tecniche che la medicina mette a disposizione, si faccia curare a casa da qualche mago dei tanti in circolazione o si affidi alla preghiera ed alla fede.
Gianni
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