Ecco il supercitato art. 50: 50. — Tutti i cittadini
possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere
provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità
Con questo strumento Non-mi-fregate pensi di
modificare qualcosa? Hai idea di quante petizioni siano
state ignorate? Sai quante proposte di legge di iniziativa
popolare giacciono in parlamento? Perfino i referendum
sono stati traditi o ignorati dalla partitocrazia. Sai
come tremano i parlamentari con il tuo minAcciato uso
dell'art. 50!
No, forse dovremmo trovare
forza tempo e denaro per sfidare il potere politico sul suo
terreno: fondare un partito. Lo chiamerei così: TUTTI
A CASA - CI AVETE ROTTO I COGLIONI!
Il potere è
apparentemente diviso in due fronti per dividerci ma in
realtà Berlusconi e Prodi sono alleati. Noi dobbiamo
mandarli a casa trovando l'accordo su poche cose
concrete da realizzare.
23 maggio 2007 0:00 - Paolo 1
Come dice Sergio, non abbiamo potuto votare per chi avremmo
voluto, con la legge elettorale truffa niente preferenze ed
eletti i primi candidati in lista, tra cui Berlusconi e
Prodi, scelti e imposti dalle segreterie dei partiti.
Certo che se tutti avessimo voluto avremmo potuto mandarli a
casa, bastava votare tutti per il partitino piazzato peggio,
e i big sarebbero stati spacciati. Magari le cose non
sarebbero andate meglio, ma almeno avremmo mandato a casa
certa gente.
22 maggio 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
Esiste l'art. 50 della Costituzione, la maggior parte
del popolo-bue non lo conosce, i pochi che lo conoscono
ritengono evidentemente che non serve a niente; a questo
punto: ma di che cavolo ci si lamenta? Con le chiacchiere
non si va avanti, se non sui forum come questo... Se
questo popolo del cavolo non è in grado di organizzarsi
autonomamente per farsi i suoi veri interessi, beh a questo
punto tutto quello che ottiene dalla politica se lo merita
fino in fondo... Ma la Lega, mica si è formata in un
solo mese, o per grazia divina, eppure è riuscita a darsi
una dignità parlamentare; come mai esistono in Italia 20
milioni di pensioni pagate, e il partito dei pensionati non
riesce ad emergere? E come mai nessuno chiama mai a raccolta
- magari per due o tre giorni consecutivi - la massa degli
italiani sfruttati, emarginati, disoccupati, precariati,
ecc. ecc. in un bel corteo per le vie della capitale? Se non
in questo modo, come si potrebbe allora risolvere il
problema della rappresentanza popolare? Io, altre vie
proprio non ne vedo, del resto sia in passato che in tempi
recenti e recentissimi tutti i cambiamenti sono sempre
avvenuti grazie ad "atti di forza" da parte del
popolo, che, se non sbaglio, "è sovrano" anche
per diritto costituzionale. Insomma, o ci si da da fare,
oppure è meglio emigrare, almeno fino a quando è ancora
possibile. Nessuno può fare quello che tocca ai cittadini,
veramente qualcuno può ancora credere che ci possano essere
dei cambiamenti mediati dai politici, che sono tutti tenuti
per le palle dal potere economico che li foraggia e li
ricatta? Ma di quali ulteriori dimostrazioni avete
bisogno?!...
22 maggio 2007 0:00 - Alex1
Ma che vuol dire? Se uno dopo il voto non è contento
avrà pur il diritto di manifestarlo! D'altronde si
sono avverate tutte le cose che anche io, modestamente,
avevo osorprese, ma per molti evidentemente lo sono
state.
Non dimentichiamo inoltre che non c'è
stata la possibilità di scegliere il rappresentante ma solo
il personaggio scelto dal partito.
22 maggio 2007 0:00 - Sergio
Siamo proprio sicuri che questo Parlamento rappresenti gli
elettori italiani? Quale influenza hanno gli elettori
nella scelta dei candidati? Con la vigente legge
elettorale – e in buona parte anche con quella precedente
– non sono forse le segreterie dei partiti che scelgono
chi mandare in Parlamento? La candidatura multipla
soddisfa la necessità della rappresentanza?
No,
il Parlamento non rappresenta gli elettori. Il
parlamento non assolve la funzione rappresentativa. La
cosa potrebbe anche non essere grave se fosse assicurata la
governabilità. Il meccanismo delle “coalizioni
governative contro qualcosa” (questo sono i due blocchi
capitanati da Berlusconi, quello moderato, e da Prodi,
quello conservatore) attraverso i veti incrociati garantisce
solo il perpetuarsi del regime oligarchico
post-fascista. Alla tangente si è sostituita
l’occupazione di ogni spazio di potere. Se la tangente
fregava il 5-10% su ogni affare, il sistema attuale frega il
100% di tutto ciò che può essere derubato: furto di denaro
e furto di verità.
Il Senato svolge lo stesso
identico lavoro della Camera, con la metà del
personale. Possiamo tranquillamente eliminare il 50%
dei deputati: a parte le loro famiglie, tutti gli italiani
starebbero meglio anche perché avrebbero 315 cretini in
meno da ascoltare in tutti i postriboli televisivi.
Questo governo, come i precedenti, viola la
Costituzione abusando del metodo della decretazione che,
come sanno tutti i cretini tranne Prodi e i suoi bravi,
dovrebbe essere utilizzato solo in caso di necessità e
urgenza.
Essere parlamentare è oggi un titolo
di demerito, una solenne infamia. Se mi chiamassi
Giorgio Napolitano penserei che con l'elezione a
Presidente della Repubblica si voglia macchiare la mia
onorabilità facendomi passare per il tutor del regime
partitocratico, affaristico e mafioso che governa
nell’interese di pochi la res publica.
Dimenticavo. Questo scellerato governo che decreta su
tutto, persino sulle ricariche, si ricorda della sovranità
del Parlamento quando c’è da blaterare sui costi della
politica. E cosa fa: perde tempo istituendo tavoli di
cretini esperti nel nulla. Sperpera per ridurre lo
sperpero. Se volete vi offro una consulenza gratuita
su come tagliare i costi della politica.
22 maggio 2007 0:00 - Steven
Purtroppo, al di là dei giochini di parole, nel 2001
l'81,4% degli elettori non aveva altro modo di mandare a
casa il precedente governo e nel 2006 si è presentato lo
stesso problema risolto in modo analogo. Questo dimostra che
gli italiani in parte cambiano il voto ma non basta. Lo
strumento del voto da solo non garantisce la rappresentanza
del popolo. Se oggi gli italiani si lamentano al punto che
pare che il 70% sia insoddisfatto dell'attuale governo
non è perchè il popolo italiano è incoerente ma perchè
il governo attuale ha tradito le promesse elettorali. Che
poi il problema si possa risolvere con la rivoluzione e le
proteste di piazza, con i capipopolo che vedo in giro, sono
certo di no.