COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)  
24 maggio 2007 0:00 - Che
Ecco il supercitato art. 50:
50. — Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità

Con questo strumento Non-mi-fregate pensi di modificare qualcosa?
Hai idea di quante petizioni siano state ignorate? Sai quante proposte di legge di iniziativa popolare giacciono in parlamento?
Perfino i referendum sono stati traditi o ignorati dalla partitocrazia.
Sai come tremano i parlamentari con il tuo minAcciato uso dell'art. 50!

No, forse dovremmo trovare forza tempo e denaro per sfidare il potere politico sul suo terreno: fondare un partito.
Lo chiamerei così: TUTTI A CASA - CI AVETE ROTTO I COGLIONI!

Il potere è apparentemente diviso in due fronti per dividerci ma in realtà Berlusconi e Prodi sono alleati.
Noi dobbiamo mandarli a casa trovando l'accordo su poche cose concrete da realizzare.
23 maggio 2007 0:00 - Paolo 1
Come dice Sergio, non abbiamo potuto votare per chi avremmo voluto, con la legge elettorale truffa niente preferenze ed eletti i primi candidati in lista, tra cui Berlusconi e Prodi, scelti e imposti dalle segreterie dei partiti.
Certo che se tutti avessimo voluto avremmo potuto mandarli a casa, bastava votare tutti per il partitino piazzato peggio, e i big sarebbero stati spacciati. Magari le cose non sarebbero andate meglio, ma almeno avremmo mandato a casa certa gente.
22 maggio 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
Esiste l'art. 50 della Costituzione, la maggior parte del popolo-bue non lo conosce, i pochi che lo conoscono ritengono evidentemente che non serve a niente; a questo punto: ma di che cavolo ci si lamenta? Con le chiacchiere non si va avanti, se non sui forum come questo...
Se questo popolo del cavolo non è in grado di organizzarsi autonomamente per farsi i suoi veri interessi, beh a questo punto tutto quello che ottiene dalla politica se lo merita fino in fondo...
Ma la Lega, mica si è formata in un solo mese, o per grazia divina, eppure è riuscita a darsi una dignità parlamentare; come mai esistono in Italia 20 milioni di pensioni pagate, e il partito dei pensionati non riesce ad emergere? E come mai nessuno chiama mai a raccolta - magari per due o tre giorni consecutivi - la massa degli italiani sfruttati, emarginati, disoccupati, precariati, ecc. ecc. in un bel corteo per le vie della capitale? Se non in questo modo, come si potrebbe allora risolvere il problema della rappresentanza popolare? Io, altre vie proprio non ne vedo, del resto sia in passato che in tempi recenti e recentissimi tutti i cambiamenti sono sempre avvenuti grazie ad "atti di forza" da parte del popolo, che, se non sbaglio, "è sovrano" anche per diritto costituzionale. Insomma, o ci si da da fare, oppure è meglio emigrare, almeno fino a quando è ancora possibile. Nessuno può fare quello che tocca ai cittadini, veramente qualcuno può ancora credere che ci possano essere dei cambiamenti mediati dai politici, che sono tutti tenuti per le palle dal potere economico che li foraggia e li ricatta? Ma di quali ulteriori dimostrazioni avete bisogno?!...
22 maggio 2007 0:00 - Alex1
Ma che vuol dire?
Se uno dopo il voto non è contento avrà pur il diritto di manifestarlo!
D'altronde si sono avverate tutte le cose che anche io, modestamente, avevo osorprese, ma per molti evidentemente lo sono state.

Non dimentichiamo inoltre che non c'è stata la possibilità di scegliere il rappresentante ma solo il personaggio scelto dal partito.
22 maggio 2007 0:00 - Sergio
Siamo proprio sicuri che questo Parlamento rappresenti gli elettori italiani?
Quale influenza hanno gli elettori nella scelta dei candidati?
Con la vigente legge elettorale – e in buona parte anche con quella precedente – non sono forse le segreterie dei partiti che scelgono chi mandare in Parlamento?
La candidatura multipla soddisfa la necessità della rappresentanza?

No, il Parlamento non rappresenta gli elettori.
Il parlamento non assolve la funzione rappresentativa.
La cosa potrebbe anche non essere grave se fosse assicurata la governabilità.
Il meccanismo delle “coalizioni governative contro qualcosa” (questo sono i due blocchi capitanati da Berlusconi, quello moderato, e da Prodi, quello conservatore) attraverso i veti incrociati garantisce solo il perpetuarsi del regime oligarchico post-fascista.
Alla tangente si è sostituita l’occupazione di ogni spazio di potere. Se la tangente fregava il 5-10% su ogni affare, il sistema attuale frega il 100% di tutto ciò che può essere derubato: furto di denaro e furto di verità.

Il Senato svolge lo stesso identico lavoro della Camera, con la metà del personale.
Possiamo tranquillamente eliminare il 50% dei deputati: a parte le loro famiglie, tutti gli italiani starebbero meglio anche perché avrebbero 315 cretini in meno da ascoltare in tutti i postriboli televisivi.

Questo governo, come i precedenti, viola la Costituzione abusando del metodo della decretazione che, come sanno tutti i cretini tranne Prodi e i suoi bravi, dovrebbe essere utilizzato solo in caso di necessità e urgenza.

Essere parlamentare è oggi un titolo di demerito, una solenne infamia.
Se mi chiamassi Giorgio Napolitano penserei che con l'elezione a Presidente della Repubblica si voglia macchiare la mia onorabilità facendomi passare per il tutor del regime partitocratico, affaristico e mafioso che governa nell’interese di pochi la res publica.

Dimenticavo.
Questo scellerato governo che decreta su tutto, persino sulle ricariche, si ricorda della sovranità del Parlamento quando c’è da blaterare sui costi della politica. E cosa fa: perde tempo istituendo tavoli di cretini esperti nel nulla.
Sperpera per ridurre lo sperpero.
Se volete vi offro una consulenza gratuita su come tagliare i costi della politica.
22 maggio 2007 0:00 - Steven
Purtroppo, al di là dei giochini di parole, nel 2001 l'81,4% degli elettori non aveva altro modo di mandare a casa il precedente governo e nel 2006 si è presentato lo stesso problema risolto in modo analogo. Questo dimostra che gli italiani in parte cambiano il voto ma non basta. Lo strumento del voto da solo non garantisce la rappresentanza del popolo. Se oggi gli italiani si lamentano al punto che pare che il 70% sia insoddisfatto dell'attuale governo non è perchè il popolo italiano è incoerente ma perchè il governo attuale ha tradito le promesse elettorali. Che poi il problema si possa risolvere con la rivoluzione e le proteste di piazza, con i capipopolo che vedo in giro, sono certo di no.
  COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)