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26 maggio 2007 0:00 - scienziato
x enoch
il nome del prodotto "bioclimatizzatore" sarà pure bello, se invece di raffreddare ad aria lo fa ad acqua non è che non venga usata corrente elettrica, così come l'impatto ambientale che resta
26 maggio 2007 0:00 - Alex1
Scocciato io sono d'accordo con te sulla battaglia contro gli sprechi, ci mancherebbe!
Ma basterebbe un uso razionale di tutto quello che abbiamo per consentire tranquillamente anche i condizionatori, che non possiamo certo vietare per legge.
L'etichettatura energetica in questo senso ha fatto enormi passi avanti, consentendo agli elettrodomestici di consumare molto meno (10 volte) rispetto ai predecessori.
In fondo chi può dire cosa è superfluo e cosa no?
Basterebbe anche fissare delle soglie di consumi oltre i quali il costo va a salire in maniera molto progressiva, così chi consuma e inquina di più almeno paga.
L'accordo di Kyoto sappiamo tutti essere una bufala, visto che alcuni non l'hanno firmato e quelli che l'hanno sottoscritto non lo rispettano.
26 maggio 2007 0:00 - enoch
io per minimizzare l'impatto ambientale del condizionatore, ho acquistato un prodotto australiano denominato bioclimatizzatore mastercool, marca Convair, che utilizza l'acqua per raffreddare l'aria.
E' portatile, consuma come un normale ventilatore, e abbassa la temperatura di 5-10 gradi con una piacevole sensazione di fresco simile alla brezza marina.ù
semplice ed economico
26 maggio 2007 0:00 - Scocciato
Siete solo degli estremisti. O tutto o niente. Che la tecnologia progredisca, va bene, ma non confondiamo i risparmi energetici con gli sprechi e gli oggetti inutili. Poi tutto è relativo. Se sono state individuate delle soglie dei consumi, non si possono oltrepassare, ma anzi bisogna diminuire i consumi stessi e di molto! Se tutte le conferenze dicono che bisogna diminuire un tre per cento all'anno delle emissioni e dei consumi nazionali(per esempio dei gigawatt annui Italia), e poi si costruiscono più case(esempio per immigrati) con nuovi riscaldamenti e condizionamenti e consumi ordinari, col cavolo che si diminuisce, anche se si risparmia con apparecchiature un pò meno fameliche. Se monto in una nuova casa una nuova caldaia risparmiosa rispetto ad un'altro tipo obsoleto, risparmierò il trenta per cento alla migliore ipotesi, sì ma aumenterò i consumi generali, le emissioni(ancorchè inferiori) e le spese nazionali( e private) comunque del SETTANTA per cento e per ammortizzarlo con quote del 3% , serviranno 23 anni, senza contare le spese e i consumi effettuati dalla produzione al consumo e quelle di smaltimento.
Queste sono limitazioni cerebrali.
La tecnologia, il progresso, tutto va bene a parole, e senza arrivare ai paradossi dell'uomo della pietra, non servono quei piccoli risparmietti da qualche due-tre per cento. Occorre limitare e porre drasticamente paletti importanti di remissione e non di espansione.
Gli asciugacapelli vent'anni fa tiravano tre-quattrocento watt, ora millecinque-duemila. Una volta e ancora adesso si asciugava il bucato al sole, all'aria, in bagno, in terrazza,sui radiatori...No,sistemi burini e trogloditici..ora ci vogliono le asciugabiancheria che succhiano due-tremila watt ! Le macchine da caffè casalinghe, erano con caldaietta da 800 watt, ora le hanno tutti e tirano 1300-1500, e vengono pure lasciate sempre in preriscaldamento perchè non si può più tollerare di aspettare un minuto in più che esca l'espresso!!; la risparmiosa " bialetti o altro" che fa schifo e non è tecnologicamente in linea con il progresso era mille volte più risparmiosa. Infiniti gli esempi ; altro che incolpare le lucette o inventarsi le classi A AAAAhhh che pure, in caso di forzata sostituzione, vanno bene.
Quindi polemizzare globalmente e astutamente e tanto per parlare, denota scarsa comprensione di queste problematiche reali e fa sospettare sentenziamenti di parte ed interessati ed elucubrazioni semplicemente accademiche.
Quando avremo molteplici black-out e vi salterà il computer, direte: chi se ne frega (?) ma io ho l'UPS (altro oggetto necessario che si assomma agli altri di cui non si può fare a meno) ma sapete che l'UPS consuma in continuazione perchè deve sempre tenere in carica la batteria tampone?
E tutta questa energia a BREVE , con tutte le diavolerie inventate dall'industria e comprate( magari a rate) da tutti i consumisti, questa energia chi ce la darà?
25 maggio 2007 0:00 - FABRIZIO
Io non possiedo (per scelta) alcun condizionatore (a parte quello dell'auto).

Ma sono d'accordo con Alex che non si può pensare di vivere con la candela, lavarsi alla fontana e ....defecare nei campi !!

Però a tutti quelli che vanno a comprare un climat. farei firmare una liberatoria che autorizza lo stato a costruire centrali elettriche e a non opporsi alla costruzione di una c.e. nel proprio territorio.

Pena l'immediata riduzione della potenza del proprio contatore da 3 a 1,5 KW !!!
25 maggio 2007 0:00 - Alex1
Se la mettiamo così siamo anche sempre stati senza corrente, tv, metano, lavatrice... la tecnologia va avanti e il tenore di vita sale inevitabilmente; e se non lo fai tu, lo fanno tutti gli altri. Oggi, per esempio, non c'è più una sola auto venduta senza condizionatore.
Non è sbagliato avere il condizionatore, l'importante è farne un uso corretto e sceglierlo con una classe energetica elevata.
Piuttosto di gridare allo scandalo per qualche condizionatore privato perchè non verificare tutto lo spreco di "aria condizionata" in uffici pubblici, supermercati, ecc ecc?
25 maggio 2007 0:00 - Scocciato
Alla faccia del risparmio energetico !
Invece di obbligarci a mettere qualche lampadina a basso consumo( ho detto a mio figlio: perchè tieni sempre la lampadina accesa anche di giorno con la tapparella chiusa?...Perchè è una lampada a risparmio energetico e quindi la luce costa meno) finiamola di propagandare condizionatori assetati, però acquistarli facendo attenzione alla classe energetica! Ma che cazzata, Non dovrei neppure consumare cento%, ma grazie alla classe energetica o con la tenda spostata consumo solo novanta%....
Demenzialità assoluta con i tempi che corrono.
Il condizionatore è un'altra di quelle trovate fameliche che va contro (come del resto altre più indispensabili) i protocolli del risparmio, della micidiale bolletta energetica e petrolifera, dell'accordo di Kyoto, dei massimali da tre kw che in casa tutti abbiamo, solo per i nostri sciocchi desideri.
Le popolazioni sono sempre state senza condizionamento, ma ora sembra che per favorire industria, commercio, installatori e nondimeno la moda, sia obbligatorio quasi averlo, alla faccia di ogni logica di spesa inutile e di spreco. Fra poco si dirà che chi non ha il condizionatore è un povero, ma non un dissipatore di risorse, altrimenti interverranno i sindacati, le associazioni di consumatori, ecc.per far crescere la busta paga e conseguente costo della vita con la voce: indennità raffrescamento.
24 maggio 2007 0:00 - Alex1
...e attenzione alla classe energetica!!! Ormai anche i condizionatori hanno l'etichettatura obbligatoria.
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