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31 maggio 2007 0:00 - Paolo 1
Italiano,
ovviamente nelle mie poche righe ho trattato solo una parte del problema.
Non capisco cosa c'entri la camorra con la immondizia, la gestione e' sotto il commissario del governo, Bertolaso, quindi a meno che Bertolaso e i governi degli ultimi 13 anni non siano in combutta con la camorra, questa non dovrebbe c'entrare per niente.
Un'altra cosa che non capisco e' perche' i Campani brucino i rifiuti in toto, se fossero furbi come si dice dovrebbero prima mettere da parte quelle sostanze, come le materie plastiche, che bruciando producono veleni come la diossina.
Comunque, in generale, cosi' come sono scettico sul problema ecologico (a me sembra solo un gigantesco business su dati inventati, dove vado al mare io in 50 anni o piu' il livello del mare non e' aumentato, tanto per dirne una), sono altrettanto scettico sul problema rifiuti. I rifiuti ci sono sempre stati, da quando l'uomo e' comparso sulla Terra, e non sono mai stati un problema. Escrementi umani e animali sono stati utilizzati come concime o materiale da costruzione, idem i rimasugli di cibo, molte altre sostanze marciscono e rientarno naturalmente nel ciclo naturale, le uniche due "novita'" che meritano di essere prese in considerazione sono il grande aumento della popolazione mondiale (e certi cretini vorrebbero dare incentivi a chi fa figli, animali molto inquinanti) e le materie plastiche, che esistono giusto da 100 anni. Non sono un esperto in materie plastiche, ma tutto il resto, e in questo concordo in linea di principio con i fautori della raccolta differenziata, puo' essere sistemato facilmente, e spesso riciclato (vetro, alluminio, etc, con notevoli risparmi di energia quando viene rilavorato rispetto alla prima lavorazione). Sono invece molto ostile al modo in cui viene fatta la raccolta differenziata, ad esempio a Parma, in realta' la raccolta non avviene porta a porta, ma marciapiede per marciapiede, con contenitori sporchi da riportare in casa, contenitori dove chiunque puo' buttare i propri rifiuti (quindi non si misura la quantita' di rifiuti del singolo ne' si premia il singolo utente), le tariffe aumentano invece di diminiuire, e per ora sembra molto difficile vendere direttamente ai consorzi di raccolta i propri rifiuti (organico per i campi, carta vetro metalli per le industrie), cosi' si paga di piu', e non si viene pagati per il lavoro che si fa (non indifferente) ne' per i materiali che si forniscono, insomma una gigantesca truffa, i contenitori vanno esposti in giorni e orari fissi, grosso problema per chi esca ore prima per andare al lavoro e non abbia un maggiordomo o una moglie in casa, e le schifezze vanno tenute in casa per giorni, cosa pessima per l'igiene. Molti la pensano come me.
Paolo
30 maggio 2007 0:00 - Italiano
Paolo, e la soluzione è lasciare i rifiuti per strada? La soluzione è lamentarsi solo quando si fanno le discariche e non quando l'immondizia la gestisce la mafia? La soluzione è non fare la raccolta differenziata?
La soluzione è continuare ad individuare siti provvisori per spostare più in là nel tempo il problema?
Prima di lamentarsi bisogna anche tirare su le maniche!!
30 maggio 2007 0:00 - Paolo 1
Hanno ragione i Napoletani.
A Parma parecchi anni fa avevano fatto un inceneritore in periferia, al Cornocchio, in una posizione tale che i venti prevalenti portavano i fumi verso la citta'. Ci sono voluti anni e anni e un incremento pauroso di morti per cancro prima che si riuscisse a farlo chiudere. E da qualche anno ci stanno riprovando, cercando di far fare un "termovalorizzatore", come chiamano adesso gli inceneritori, dall'altra parte del torrente. Dicono che sara' innocuo. Il piu' e' credergli.
Corre voce che in certe citta' abbiano messo gli inceneritori e persino i forni crematori (quelli dei cimiteri, non delle SS) entro le citta', resta da chiarire se li' li hanno fatti meglio, a regola d'arte, in modo che non siano dannosi, o se quelle popolazioni siano particolarmente credulone.
Certo che quando dopo rassicuranti dichiarazioni ufficiali (dopo Cernobil sulle radiazioni, o di recente in provincia di Parma per l'acqua potabile) qualche cittadino si procura un contatore Geiger (accadde in Liguria) o fa analizzare l'acqua a un figlio o nipote laureato in chimica ne saltano fuori delle belle, insomma le dichiarazioni rassicuranti speso sono false.
Paolo
29 maggio 2007 0:00 - francesca
come al solito hanno nominanto un'altra boca da sfamare.... che non risolverà nulla!!!
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