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1 ottobre 2010 14:12 - savpg8801
Il guaio è che è molto difficile estrarre informazioni dai propri medici che non hanno tempo, non vogliono istruire troppo per non creare contestazioni, si sentono forti delle loro preparazioni che espongono come ineluttabili, dicono che le enciclopedie mediche (adesso il web) sono la rovina dei pazienti che poi tendono a curarsi da soli, ecc.
Ma il paziente smette di avere pazienza. Egli è titolare della propria salute e cerca di favorirla con ogni mezzo possibile (ed anche impossibile). Moltissime persone hanno più disturbi, più tipologie di patologie, si debbono curare con molti medicinali. Quando , vere o false, si leggono o ascoltano o si sentono riportare notizie di malasanità di corruzione, di incapacità, di falsi medici, di medici che a mala pena ti prescrivono qualcosa per telefono, di strutture non proprio preparate, di diagnosi sbagliate, di scambi di indagini di laboratorio, di complicanze evitabili, di incriminazioni, ecc.ecc. viene spontaneo alle persone di informarsi e cercare di approfondire il tema della propria salute, che, guarda caso, viene considerato primario. E' la salute che fa vivere le persone.Morti tutti non ci sarebbe neanche più bisogno di Sanità e di Internet.
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