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11 agosto 2008 0:00 - emiliano
Ci sono avvocati serii (quelli che conosco "purtroppo" io)che prima di fare una causa si adoperano a risolvere e dissuadere il cliente, e avvocati sfigati che fanno cause come le prostitute fanno le marchette. Se volete i nomi a Reggio Emilia ce ne sono diversi da Belsedere a Grappoli, ed altri... Studi la cui serietà sarebbe da sottoporre ad attenta osservazione, da parte delle autorità. Studi senza arte ne parte, che difendono tutti attaccando la brava gente e che sfruttando la legge senza scrupoli fanno guadagni sui danni alrui. Emiliano Bonacini
28 giugno 2007 0:00 - Gourry
Caro Giancarlo, le risposte ai tuoi luoghi comuni sono contenute nei numerosi messaggi di questa discussione e delle altre due che attualmente stanno toccando i notai in questo forum.
Ci tengo solo a precisare una cosa sull'abbassamento della pratica da 24 a 18 mesi. Ora bisogna fare oltre ai 18 mesi, 4 mesi dopo la nomina, mentre prima no. Quindi si compensano. Il concorso è così difficile che due mesi più o meno non penso che faccia la differenza o possa implicare quanto tu demagogicamente fai trasparire dalla tua affermazione in merito.
Vediamo ora cosa si inventano ancora.
28 giugno 2007 0:00 - Giacomo

GIANCARLO ROSSI


SI! i Notai vicitori al Concorso sono già in grado di svolgere la professione in via autonoma

a differenza degli avvocati i quali necessitano invece ancora di una guida per diverso tempo

(questo non l'ho sentito raccontare, ma lo vedo con i miei occhi tutti i giorni in famiglia)


Ora lei dirà:

"dunque la professione di avvocato è più complessa"

la risposta è NO,
e quanto sopra dipende da un differente livello di preparazione richiesto per superare il Concorso e l'esame da Avvocato.


SI', il Notaio è tenuto ad aggiornarsi costantemente per tutta la propria carriere viste le continue novità legislative.

Un Avvocato dunque potrebbe a sua volta imparare?

NO, poichè la base di partenza è diversa, molto diversa



PERCHE' RIDOTTI I TEMPI DI PRATICA?

Semplice per agevolare l'accesso alla professione
e MOLTO PROBABILMENTE perchè il periodo di apprendistato in uno studio notarile, ai fini della preparazione complessiva per il Concorso, rileva in minima parte;

il grosso è costituito dalla base di studio, dunque anni a testa bassa sui libri a studiare.



PERCHE' IL NOTAIO LO SCEGLIE di norma L'ACQUIRENTE?

Molto semplice: di norma chi paga ha diritto di scegliere
28 giugno 2007 0:00 - giancarlo rossi
per GOURRY
mi adatterò al tuo stesso linguaggio, così forse riuscirai meglio a comprendere i concetti.
Premesso che di elementare in questo forum c'è solo il tuo quoziente intellettivo, mi pare ovvio che a 360 gradi la legge non ammetta ignoranza "secula seculorum".
Se vado in farmacia ad acquistare la vaselina e poi ne faccio un uso improprio spalmandola su una fetta di pane tostato, non potrò certo prendermela con il farmacista che me l'ha venduta...
Il consumatore non è un idiota, forse così lo si vorrebbe dipingere. Il consumatore ha la capacità di capire di scatolette di tonno, di informarsi di diritto e pensa un pò...anche di fare il giusto uso della vaselina ( l'hai mai provata a proposito di mazze???).


I notai escono fuori dai concorsi pronti e geneticamente modificati per affrontare qualunque problema giuridico che venga sottoposto loro, o forse sono esseri umani normali come gli avvocati, che hanno bisogno di continui studi ed approfondimenti per rimanere al passo con i tempi?

E se questi aggiornamenti sono in grado di affrontarli i notai, perchè mai gli avvocati calimeri non potrebbero cimentarsi ugualmente in tale faraonica impresa?

E se è cosi difficile fare il notaio e superare un concorso per poi essere un perfetto garante dell'imparzialità, perchè hanno ridotto i tempi della pratica notarile da 24 a 18 mesi?
Si sa la pratica rompe la grammatica....vecchio detto ma sempre attuale.

L'ultima mia domanda è per il Notaio Fasano:
se è vero lei dice, che, rivolgendosi ad un avvocato piuttosto che ad un notaio nella redazione di un atto di compravendita la spesa si raddoppia per esigenze di garantismo, può spiegarmi perchè la scelta del notaio viene affidata alla parte acquirente?

Il venditore può proporre il suo notaio, ma è l'acquirente che deve scegliere il proprio "notaio di fiducia".

Se siete tutti uguali, tutti imparziali, tutti onesti, integgerrimi e uomini di legge, cosa fa la differenza?

Forse la stessa fiducia che bisogna riporre in un avvocato piuttosto che in un altro quanto ci si affida perchè tuteli i nostri interessi?

Riporto per opportuna conoscenza di chi sa solo di scatolette, le definizioni di "avvocato" e di "notaio" tratte dal dizionario della lingua italiana "De Mauro".

no|tà|io
s.m.
1 AU libero professionista assegnato a una sede in seguito a concorso, che svolge la funzione di pubblico ufficiale, attribuendo pubblica fede agli atti ricevuti su richiesta degli interessati e assolvendo altre mansioni quali il deposito o il rilascio di copie di documenti, la consulenza per la stipulazione di atti, l’apposizione di sigilli e sim.
2 TS stor., funzionario incaricato di redigere le lettere dei sovrani, delle signorie o dei comuni, di autenticarne e conservarne gli atti e di soprintendere alle relazioni con altri stati [quadro 5]
Varianti: notaro


av|vo|cà|to
s.m.
FO
1a professionista laureato in giurisprudenza e iscritto all’albo degli avvocati e procuratori che, in forza di un mandato affidatogli dal cliente, lo assiste in giudizio: mettersi nelle mani di un a. (abbr. avv.)
1b gener., chi esercita la professione di avvocato, procuratore, giurista professionista: rivolgersi a un a.
1c in similitudini, parlare come un a., fam., con gran facilità di parola; saperne quanto un a., essere pratico d’intrighi
2 estens., chi prende le difese di altri, di un’idea: fare l’a. di qcn., si è fatto a. del libero mercato


Chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza!
27 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
riporto dal seguente url:
http://www.notariato.it/portal/site/notariato/menuitem.2986b 81bf76e37133d118210b1918a0c/?vgnextoid=a5280d97f7fcc010VgnVC M1000000100007fRCRD

...
Ma la validità del nostro sistema notarile si afferma anche in contesti politici economici totalmente diversi. Alabama e Florida hanno recentemente affiancato al previgente sistema anglosassone un nuovo corpo di notai latini, da tempo esistente pure in Louisiana; altri Stati USA ne stanno seguendo l’esempio. Il notariato italiano intrattiene anche con le nuove realtà d’Oltreoceano intensi rapporti: come già in altri Paesi del mondo, notai italiani sono stati chiamati a collaborare alla formazione dei nuovi colleghi USA.

27 giugno 2007 0:00 - Gourry
Parole Sante Disilluso. Siamo uno dei Paesi più tassato dell'Occidente, ed in cambio riceviamo solo servizi scadenti. Poi sentiamo che per sanare l'Italia bisogna colpire i benzinai o i micro esercizi. Che mostri!!! Ci sono loro dietro al debito pubblico italiano!!! Non le 2000 guardie permanenti al Quirinale (a Buckingam Palace ce ne saranno non più di 200) o la pletora di funzionari inattivi e strapagati con l'auto blu ed altri sprechi ameni a fini elettorali. NO! E' colpa dei benzinai e dei tassisti e ovviamente...DEI NOTAI! Annientiamoli!
Ma vi rendete conto di quanto sia ridicola questa situazione?
27 giugno 2007 0:00 - Giacomo
....."Come sta accadendo nei sistemi di common law, dove stanno prendendo coscienza dei limiti di questo sistema ed alcuni paesi, tra i quali la Florida, stanno considerando l'ipotesi di adottare il nostro sistema"


SE QUESTO FOSSE VERO SAREBBE UNA NOTIZIA ECCEZIONALE CHE DA SOLA SAREBBE IN GRADO DI METTERE A TACERE LE TANTE VOCI CONTRARIE AL NOTARIATO.


Sapevo che il nostro Notariato era stato recentemente già scelto da Cina e Russia, ma che ciò possa accadare negli States

BALUARDO DEL LIBERO MERCATO OVE LA CONCORRENZA E' SPIETATA ANCHE NELLA SCELTA DELLO SPAZZOLONO DA WATER, come alcuni qui non mancano di ricordare, E' VERAMETE UN' OTTIMA NOTIZIA.
26 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
per privato sottufficiale:
credo di conoscere la professione forense,per essere stato avvocato,per diversi anni, poi, quando ho deciso di fare il notaio, mi sono messo a studiare,di notte,di domenica e durante le ferie,perché di giorno facevo il suo lavoro. Ed ho superato quel concorso, non ho usato scorciatoie,non ho chiesto beneficenza,non ho cavalcato treni favorevoli cercando di accaparrarmi competenze che non mi spettavano per il percorso professionale che avevo scelto.
Non capisco cosa le faccia pensare che il mio "parametro di riferimento sia soltanto il reddito",mi pare che le mie valutazioni siano orientate verso considerazioni di carattere ordinamentale e di vantaggio per il consumatore,il reddito mi pare sia una ossessione dei nostri detrattori, che lo utilizzano come argomento fondamentale per determinare la nostra inutilità, io posso dirle che se paragoniamo, città per città, il reddito dei notai con gli incassi, reali, di chi fa veramente,e bene,l'avvocato,il commercialista,il medico specialista, avremmo molte sorprese e cadrebbe questo banale luogo comune del reddito dei notai.

per giancarlo rossi:
lei potrebbe, nell'esempio che ha prospettato,avvalersi d un suo amico(o conoscente) avvocato, che tutelerebbe i suoi interessi, lo stesso dovrebbe fare la sua controparte, con un altro avocato, che tutelerebbe gli interessi della sua controparte, alla fine verrebbe fuori un contratto,iniquo, in cui chi è più bravo avrà vantaggi, a discapito dell'altra parte,con buone probabilità di finire in Tribunale.
Come sta accadendo nei sistemi di common law, dove stanno prendendo coscienza dei limiti di questo sistema ed alcuni paesi, tra i quali la Florida, stanno considerando l'ipotesi di adottare il nostro sistema.
Sarò un ingenuo, ma io invece credo che il garantismo sia proprio insito nel DNA dei notai.

Mi si consenta l'ultima considerazione:nessun notaio pensa di possedere il sacro graal, anzi, nella categoria è forte la consapevolezza di doversi continuamente porre in discussione per mantenere il passo dei tempi,anche facendo delle rinunce, ma è forte anche la consapevolezza di essere oggetto di una campagna denigratoria organizzata da chi vuole distruggere il notariato, per avere mano libera nel mercato, per avere un rapporto diretto (senza un mediatore e controllore neutrale) con il singolo cittadino, per piegarlo ai propri interessi.
26 giugno 2007 0:00 -
Per tutti quelli che partecipano costruttivamente a questo forum:

Non fatevi demoralizzare da ragazzetti provincialotti come “gourry”, vediamo bene che è in giro per tutto il forum a fare il bischero, ha scoperto un nuovo gioco, lo tolleriamo. Ricordatevi che sono molto più le persone che seguono di quante partecipino, e molte sono seriamente interessate a questo e ad altri argomenti.
La libertà ha un prezzo e una fatica. Grazie.
26 giugno 2007 0:00 - disilluso
In Italia siamo tutti vittime di un peccato originale: l'enorme tassazione.
Ci fanno discutere sui forum (e noi ci caschiamo!) dei notai, benzinai, edicolanti liberalizzazioni in genere, MA IL VERO PROBLEMA E' CHE TUTTI CI DOBBIAMO SOBBARCARE UN FARDELLO PESANTISSIMO, L'ENORME COSTO DELL'APPARATO STATALE.
Cominciando dal costo dei politici che ci vogliono convincere che i sacrifici (NOSTRI) sono indispensabili. Però nessuno osa affrontare IL PADRE DI TUTTI I PROBLEMI: LA SPESA PUBBLICA!
Perchè ha un altissimo costo politico (IN TERMINE DI VOTI; 3.500.OOO PER LA PRECISIONE)
DIVIDE ET IMPERA!
AVVOCATI CONTRO NOTAI.
BENZINAI CONTRO BANCARI
EDICOLANTI CONTRO .......
ECC.ECC.
Io nella mia vita ho fatto un solo atto notarile; PERO' LE TASSE (ALTISSIME) LE PAGO TUTTI I GIORNI!
26 giugno 2007 0:00 - Gourry
Dai giancarlo ma se uno non capisce una mazza di diritto come fa a capire che l'avvocato Tizio è adatto a quel compito? Al contrario per i Notai questo discorso non si può fare perché, avendo ciascuno di loro superato un concorso difficilissimo, è lo Stato stesso che certifica la loro capacità a svolgere una tale funzione. Ma ci vuole tanto a capire un concetto così elementare?
Il consumatore è così idiota da dover essere iper informato sulle scatolette di tonno mentre invece è un professore di diritto per barcamenarsi nel mondo giuridico? Evidentemente no. Se un avvocato vuole fare ciò che fanno i Notai lo dimostri facendo il concorso. E' aperto a tutti i laureati in legge con 18 mesi di pratica alle spalle.
Purtroppo siamo tutti vittime di un pensiero debole e mediocre che pervade l'intera nazione da decenni. Per un buonismo demagogico figlio del '68 si è pian piano ma inesorabilmente erosa la funzione selettiva delle scuole e delle università. Ora, visto che ormai si laureano anche i bovini, si è passati prima all'esame d'avvocato rendendolo una farsa, ma, non contenti, visto che la massa anche lì faceva la fame, si vuole abbattere anche il filtro per l'accesso al Notariato. Ed anche qui, come là, invece di far star meglio il consumatore, faremo stare peggio sia quest'ultimo, che i notai, che i loro dipendenti nonché l'indotto intero. Ma di cosa ci sorprendiamo? Non è forse proprio degli ex comunisti il voler far stare tutti peggio? L'invidia sociale fine a sé stessa non è sempre esistita? Hanno capito che all'uomo odierno dargli un pagnotta o toglierla al vicino è la stessa cosa. Si chiama invidia sociale e non mi pare che sia un sentimento che faccia evolvere una società.
26 giugno 2007 0:00 - Privato sottufficiale
Per Matteo Fasano, notaro.

Premesso che in un forum l'anonimato è la regola, non l'eccezione, vorrei dirle che lei ha un concetto molto approssimativo della professione forense.
Inoltre, pensa che chiunque osi mettere in discussione l'attuale assetto del notariato non può essere altro che un avvocato fallito.
Forse non le interessa e non interessa altri lettori, ma vorrei farle presente che io non vivo di invidia.
Mi sono laureato in Lettere (a Roma) a 23 anni ed ho insegnato per una decina di anni.
Ho vinto il concorso (nazionale) a Preside a 34 anni. Poi mi sono laureato in Giurisprudenza (a Roma) ed ho conseguito l'abilitazione alla professione forense al primo tentativo.
Ho lasciato la scuola per dedicarmi alla libera professione, essendo incompatibile il ruolo di Preside con la professione di avvocato. Esercito da 20 anni; tengo famiglia, ma non tengo bisogno (come diceva Biondi).
Non so che cosa intende per "avvocati che hanno la stoffa".
Io so che ci sono avvocati affermati (economicamente) che lavorano per le banche: si presentano all'udienza con un pila di fascicoli facsimile (precetto, pignoramento, processo di esecuzione).
Molti diventano espertissimi di quella branca della procedura, ma guai a parlare di altro.
Ci sono altri avvocati (quelli che lei definisce sfigati perché il suo paramentro di riferimento sembra essere soltanto il reddito), che fanno barba e contropelo a molti colleghi "affermati" e che di tanto in tanto chiamano in causa i suoi infallibili colleghi notai.
Mi consideri pure tra gli avvocati "sfigati" se le dà godimento.
Solo chi ha pochi argomenti cerca di cavarsela dicendo che gli avversari non capiscono niente o parlano per interesse personale.
26 giugno 2007 0:00 - giancarlo rossi
Forse il mio nome non sarà originale ma almeno corrisponde ad un identità ben precisa e verificabile...gourry invece mi sa tanto di marca di lassativo andato a male.
La vera tristezza è leggere questo forum dove ben poco spazio viene lasciato alle libere opinioni personali ed invece tanto ampio respiro viene dato alle proprie frustrazioni personali.
Sicuramente dirigerò il mio interesse verso forum più seri e qualificati dove le persone (camuffate o meno dietro un nik accattivante o "normale") riescono a confrontarsi serenamente senza la presunzione di possedere il sacro graal (mi riferisco ai due notai (almeno due sono quelli che si firmano tali) e senza la malizia di infangare posizioni che non condividono o alle quali non appartengono.

Desidero infine rispondere al Notaio Fasano.
E' chiaro che dovendo essere operato la mia scelta ricadrebbe su un chirurgo piuttosto che su un otorino, ma ritengo il suo paragone quanto meno fuori luogo.
Intanto perchè non sono pochi i casi in cui l'errore umano anche fatto da un chirurgo ha avuto conseguenze letali irreversibili e poi perchè si parla di vite umani per le quali non esiste prezzo.
Se invece (facciamo il caso) io dovessi stipulare un atto di compravendita ed avessi un amico (o conoscente) avvocato di cui conosco la valenza e l'approfondimento tecnico che gli è proprio... cosa impedirebbe al mio essere di operare una "scelta" per avvalermi dell'operato di un professionista del diritto anzichè di un altro?.
Non credo che il cosiddetto garantismo di cui si fa un gran parlare in questo forum, sia insito nel DNA della casta notarile!
Buon proseguimento


P.S. Privato sotto ufficiale sentiamo la tua mancanza nel forum anche se ormai l'argomentazione è satura di contenuti e purtroppo si va avanti solo ad insulti..da buoni italiani quali siamo.
26 giugno 2007 0:00 - Gourry
x privato sott.: bello il tuo nuovo nick "giancarlo rossi" era in saldi al supermercato? Mamma mia che tristezza. Chi non ha più argomenti comincia ad utilizzare i fake.
26 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
per giancarlo rossi:

mi pare che qui, ed ovunque, i notai si dichiarino tali e di camuffato, in questo blog, ci sia solo la finta volontà di confrontarsi di alcuni, che mal cela il supporto,strumentale e fazioso,di posizioni demagogiche legate, forse, a non esaltanti esperienze concorsuali pregresse o lavorative attuali.

Il sito che ci occupa appartiene ad un'associazione di consumatori e l'ottica del discorso deve avere come riferimento gli interessi dei consumatori.

L'argomento iniziale era l'atrtribuzione delle mansioni notarili ad avvocati e funzionari comunali.

Non credo che l'amendamento ritirato facesse gli interessi dei consumatori, credo che nella sostanza facesse l'interesse delle grandi multinazionali delle professioni,molto "care" ad alcuni uomini politici attualmente in voga, le quali, assoldando a quattro soldi avvocati sfigati (gli avvocati che possono degnamente fregiarsi di tale titolo, quelli che hanno la stoffa, hanno preso le distanze da tale emendamento ritenendolo non in sintonia con la propria funzione, dichiarandosi assolutamente disinteressati a svolgere tale attività), diano un prodotto allineato a quello USA: alti costi,disparità di trattamento per classi disagiate,totale mancanza di garanzie.

Occorre dare valore al merito,alla professionalità,alla responsabilità.Il resto sono solo chiacchere.

Matteo Fasano - notaio in Salerno.
26 giugno 2007 0:00 - Giacomo

PRIVATO SOTTOUFFICIALE


........."Se è vero (ed è vero) che i notai non possono essere contemporaneamente avvocati, è vero che gli avvocati non possono essere contemporaneamente notai.
Dove sta la diversità tra le due attività a proposito di incompatibilità?"........


Rima baciata a parte


Sbaglio o siete voi Avvocati a voler fare i Notai???
Non mi pare si possa affermare l'opposto.


Da non lascir neppure cadere l'affermazione:

......."anche se mi rendo conto di avere di fronte un gruppo di avversari di gomma"....

massima espressione del detto:

vedere un pagliuzza nell'ochio altrui, ma non la trave nel proprio.

Ma considerato che qui si risponde ad una mitragliata di luoghi comuni, tuttosommato il famoso detto ci stava tutto!
26 giugno 2007 0:00 - Giacomo
GIANCARLO ROSSI


Sciacalli i Notai???

io avrei detto lo stesso degli avvocati

che con sospetta celerità:

- erano pronti ad accaparrarsi le competenze di una FIGURA PROFESSIONALE CHE, come direbbe Di Pietro, NULLA C'AZZECCA CON LA LORO;

- sbrodolavano una presunta legge forense a regolamentazione della compravendita immobiliare (legge MAL COPIATA DA QUELLA NOTARIE)


In merito le ricordo anche che:

- i PRIMI A PUBBLICARE UN ANNUNCIO SUI GIORNALI SONO STATI GLI AVVOCATI del foro di Milano (in cui si dichiaravano pronti ad assumersi le competenze...bla bla bla)

- in risposta solo un paio di giorni dopo i Notai hanno fatto lo stesso (pensa siano idioti che si fanno sbranare senza muovere un dito???)

- con una faccia tosta in barba A QUALUNQUE RIMASULIO DI RETTITUDINE MORALE, gli Avvocati hanno risposto nuovamente
SPERgiurando di assumere poter l'incarico con onestà e rigore....e (PAZZAESCO) manifestando rammarico per il tentativo di difesa del Notariato.

IO FOSSI AVVOCATO (e non sono Notaio gisto per ribadirlo) MI SAREI VERGOGNATO!!!!!


LE RIPROPONGO UNA DOMANDA:

Lei si farebbe operare al miocardio da un chirurgo estetico?

Dubito...

Bhè si ricordi che comprare una casa a mezzo di una atto autenticato da un Avvocato o di un funzionario comunale le darebbe le stesse garanzia di un intervento a cuore aperto fatto da un chirurgo estetico....

per quanto preparato, anche se primario, professore, luminare un chirurgo estetico ha altre copmpetenze....esattamente come un Avvocato, per quanto preparato, ne ha rispetto alla materia Notarile.

26 giugno 2007 0:00 - Giacomo
Avvocati e Segretari Comunali rispondono disciplinarmente nonchè patrimonialmente come i Notai???

Un segretario comunale od un'Avvocato potrebbe essere sospeso per un BANALISSIMO ERRORE DI FORMA???... e se l'errore è + grave destituito???

Anche Avvocato ha un'assicurazione, non personale, bensì "Nazionale" il cui MECCANISMO RISARCITORIO VIENE MESSO IN MOTO SENZA DOVER INSTAURARE ALCUN CONTENZIOSO???

LE 2 suddette figure hanno una capacità risarcitoria per singolo che può arrivare a 2,6 milioni di Euro???



Quanto alla selezione a mezzo del Concorso

Le ho spiegato che per ne per logica, ne per via di alcuna elaborazione mentale,
ma per semplicemente per forza di natura se

di circa 8.000 candidati ne passano solo circa 200 dopo DIVERSE prove

è legittimo ipotizzare che Questi 200 siano la "crema".... E di raccomandazioni grazie a Dio non se ne può parlare.
25 giugno 2007 0:00 - giancarlo rossi
per gourry.
Se evitassi di partecipare al forum, lo stesso ci guadagnerebbe sicuramente in stile.

Per privato sotto ufficiale(ormai divenuto pubblico)
Lascia perdere sono tutti notai camuffati, che si fanno suggerire le risposte nella loro lista prima di pubblicarle nei forum, per rimanere politicamente corretti.
Con le tue affermazioni non rispondi ad un notaio ma a 5.000 e tutti e 5.000 si organizzano prima di mettere nero su bianco la risposta, la correggono , la integrano ed infine la varano nei forum.

Per caramella.
Lei è sicuramente un avvocato corretto...di quelli che avrebbero tranquillamente la stoffa per fare i notai...purtroppo la sua professione oggi rimane penalizzata a causa dell'inflazione che la caratterizza.
Quella stessa inflazione che non si vuole far giungere sino alla casta notarile, per far sì che ogni sciacallo che vi appartiene non debba venir fuori con la sua vera natura, ma possa tranquillamente rimanere camuffato da "puttino"
Poche sono le eccezioni, tanta la falsità.
Non è per fare retorica ma non dimentichiamoci che prima di essere notai, avvocati, netturbini, commercianti o preti, in questo mondo siamo tutti uomini...ed in quanto tali siamo suscettibili delle nostre debolezze.
Non esiste la casta pura (vatican-pedofilia docet), esistono le persone che lavorano onestamente e che non sempre antepongono i propri interessi personali a quelli altrui, poi è poco importante a quale categoria o casta appartengano...ma se noi togliamo a queste persone la possibilità di spiccare per onestà ed umiltà, rimarremo perennemente nel marcio piattume che pervade l'ITALIA.
25 giugno 2007 0:00 - Gourry
Privà ma ti reni conto della minchiata che hai appena scritto? Se 2+3 = 5 allora spiegami anche perché 3 + 2 = sempre 5??? Ma conosci il concetto di "logica" e di proprietà commutativa???
25 giugno 2007 0:00 - Matteo Fasano
Per "Privato sottufficiale"

Nella "parzialità", che è tipica ed essenziale dell'avvocato, e nella "terzietà" che è tipica ed essenziale del notaio.

E' la scelta di campo che li diversifica, l'avvocato ha scelto di essere di parte, di proteggere,tutelare "una" parte,contro l'altra; il notaio esattamente il contrario,nella cornice assoluta ed invalicabile di ciò che può definirsi "legalità", impegnandosi costantemente ad osservarla ed a farla osservare.

25 giugno 2007 0:00 - Privato sottufficiale
Per Matteo Fasano.

Se è vero (ed è vero) che i notai non possono essere contemporaneamente avvocati, è vero che gli avvocati non possono essere contemporaneamente notai.
Dove sta la diversità tra le due attività a proposito di incompatibilità?
25 giugno 2007 0:00 - Privato sottufficiale
Per Giancarlo Rossi.

Ti ringrazio per l'incoraggiamento a non mollare.
Io certamente non mi arrendo, anche se mi rendo conto di avere di fronte un gruppo di avversari di gomma, sui quali le nostre argomentazioni rimbalzano.
Impenetrabili come la loro casta ed il loro osannato numero chiuso.
Però la storia sta dalla nostra parte e questo mi rincuora.
I notai sono come Giano bifronte: sono per il libero mercato quando le imprese che devono avvalersi della loro opera per ogni stupidaggine, compresa la redazione di un verbale di assemblea straordinaria di società; sono statalisti duri e puri quando lo Stato gli assicura pappa e ciccia.
Saluti cordiali.
25 giugno 2007 0:00 - Giacomo
Continuo nell'apprezzamento delle chiarificazioni fornite dal Notaio Matteo Fassano e del Notaio Sabino.

Trova invece difficile dare risposta alla questione in cosa/dove risieda la natura dell'astio di Privato sottufficiale, la sua aggressività e la sua evidente voglia di non capire....

Ipotizzerei, però, un qualcosa di VOLUTAMENTE doloso e provocatorio.
25 giugno 2007 0:00 - matteo fasano
correggo il refuso:
...
da ciò si rileva chiaramente il principio esistente nel nostro ordinamento giuridico che prevede l'incompatibilità dell'esercizio, nello stesso ambito territoriale, di una professione come quella dell'avvocato, tipicamente di parte, con la professione di giudice o notaio, tipicamente imparziali;
...
25 giugno 2007 0:00 - Caramella
Per Giacomo

scusi, ma cosa significa "responsabilità personale"? La responsabilità è sempre personale e già ora rispondono personalmente sia gli avvocati che i segretari comunali.
Per quanto riguarda l'assicurazione gli avvocati hanno una convenzione con la compagnia Generali per la responsabilità civile (non vedo dove sia il problema).
In merito al numero chiuso da Lei citato non significa nulla. Può forse giurare che i 200 che passano l'esame siano SICURAMENTE i migliori fra i partecipanti?
25 giugno 2007 0:00 - Matteo Fasano
Per "privato sottufficiale"

Già, il concorso:
- la regolamentazione dell'accesso, prevista analiticamente dalla normativa statale, viene effettuato attraverso un concorso, bandito dallo Stato e da quest'ultimo reso rigoroso, severo, estremamente selettivo proprio per scegliere soggetti che dimostrino, con la loro assoluta,rigorosa,ineccepibile preparazione e con il loro senso di abnegazione, di essere degni di ricevere in affidamento la tutela e la gestione della pubblica fede, attribuendo loro corrispondenti responsabilità, di carattere civile e penale, ed al contempo assicurando loro un giusto compenso (totalmente sottoposto a tassazione).
Tale concorso è libero, pubblico, aperto a chiunque abbia la voglia di studiare,purché munito di laurea in giurisprudenza, quindi anche un avvocato, come me, se intende esercitare la professione di notaio, può farlo, ma senza scorciatoie, senza bluffare, facendo tutto quello che ha fatto un notaio e dimostrando di averne le capacità allo Stato, solo allo Stato, con un regolare concorso, come abbiamo fatto tutti e non alla stampa con sterili proclami.
Il concorso può farlo anche chi non ha ingenti mezzi economici perché le scuole del notariato sono le più economiche tra le scuole di specializzazione professionale e poi perché chi non ha proprio soldi, ma è meritevole, viene aiutato dal notariato con borse di studio;

- un notaio che vince il concorso non può aprire lo studio dove vuole, ma dove serve, quindi anche in un paesino di mille anime a mille chilometri dalla sua città di residenza, e solo in quel Distretto Notarile può svolgere la sua attività, perché il Notaio è anche Pubblico Ufficiale e può decidere della sua vita professionale, ma fino ad un certo punto;

- la sottoposizione ai controlli: un notaio dipende, per tutta la sua vita professionale, dai controlli che sullo stesso esplica il Consiglio Notarile, per la responsabilità disciplinare,il Conservatore dell'Archivio Notarile competente,con ispezioni biennali,per il corretto svolgimento dell'attività notarile, il Dirigente dell'Ufficio del Registro, con controlli quadrimestrali, per la corretta esplicazione dell'attività esattoriale;

- per garantire la terzietà e l'imparzialità del notaio questi non svolgere altre attività, in particolare non può svolgere la professione di avvocato, pur avendone i titoli.
Il nostro ordinamento giuridico prevede l'incompatibilità tra lo svolgimento dell'attività di avvocato e quella di notaio, come prevede l'incompatibilità, per evidente conflitto di interessi, tra lo svolgimento dell'attività di giudice onorario e di avvocato nell'ambito del territorio di competenza dello stesso Tribunale, da ciò si rileva chiaramente il principio esistente nel nostro ordinamento giuridico che prevede l'incompatibilità dell'esercizio, nello stesso ambito territoriale, di una professione come quella dell'avvocato, tipicamente di parte, con la professione di giudice o avvocato, tipicamente imparziali;

- il notaio ha la responsabilità disciplinare, penale, fiscale ed economica del suo operato, se sbaglia paga lui, di propria tasca e/o la sua assicurazione, garantita dai Lloyds; se poi il notaio, per assurdo, impazzisce e si prende i soldi dei clienti questi vengono rimborsati dagli altri notai, che hanno già costituito il fondo di garanzia;

- il notaio è economico, per la redazione di un atto di compravendita la tariffa notarile, prevista dalla legge, prevede un onorario che va dalla metà ad un quinto dell'onorario dell'avvocato.
Inoltre il notaio tutela entrambe le parti invece negli ordinamenti dove le compravendite sono gestite dagli avvocati (vedi U.S.A. n.d.r.) ciascuna parte si presenta all'incontro con il suo avvocato, per cui il suddetto onorario viene corrisposto da ciascuna parte.

A disposizione per altri chiarimenti.
25 giugno 2007 0:00 - saino lombardo
Intervento non firmato

Sono d'accordo con Lei che non bisogna generalizzare, ma mi pare che sia Lei a farlo.

Lei scrive:
"Pur non godendo della genialità riservata ai notai credo di poter approcciare qualunque questione di diritto (civile per quanto mi riguarda)e sono in grado di capire se un atto necesita di particolare studio o no!".

Se Lei sostiene di avere una preparazione in materia notarile pari a quella di un notaio, sarà certamente vero.
In questo caso però, non rientra certamente nella normalità sia degli avvocati che dei notai.
Essendo Lei infatti sicuramente almeno altrettano preparata nella Sua specifica materia, ha una competenza giuridica veramente spaventosa, che Le invidio.
Ma non credo affatto che tutti i 180.000 avvocati abbiano un tipo di preparazione paragonabile alla Sua.
Aprire la funzione notarile a tutti gli avvocati, anche a quelli che non hanno la Sua genialità, porterebbe solo danni.
Lei, secondo me, dovrebbe scegliere se continuare a fre l'avvocato o candidarsi al concorso da notaio, che, sono certo, passererebbe al primo tentativo.
La domanda a cui in questo forum non viene mai data risposta, è perchè chi ritiene di essere sufficientemente preparato in materia notarile, e vuole svolgere questa professione, non faccia il concorso.
In Italia, al momento, malgrado le liberalizzazioni Bersani, non esiste ancora la "dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà" sulle proprie capacità professionali.
Il pretendere di svolgere la funzione notarile, come qualsiasi altra funzione, senza dar prova a nessuno di esserne capace, mi sembra un modo per fare esperienza, invece che sulla propria pelle, su quella degli altri (i clienti).
Non mi dica: io il concorso lo farei, ma c'è il numero chiuso, i pochi posti sono già assegnati ai figli dei notai, eccetera
Ripeto quanto già detto, da quando esiste il concorso notarile solo pochissime volte, che si possono contare sulle dita di una mano, i posti messi a concorso sono stati assegnati tutti, e questo perchè non vi erano abbastanza concorrenti sufficientemente preparati, indipendentemente dal fatto che fossero o meno figli di notai.
In particolare, su questo ultimo punto, Le preciso che la assoluta maggioranza dei notai italiani, io per primo, non sono figli di notai.
Cordiali saluti
sabino lombardo
24 giugno 2007 0:00 - giancarlo rossi
per pubblico sotto ufficiale e per Gourry.
Caro pubblico sotto ufficiale volevo manifestarti pubblicamente i miei complimenti per i tuoi interventi precisi e competenti. Non preoccuparti per gourry credo che sia solo un notaio camuffato nel forum, che tira acqua al suo mulino sotto false spoglie.
Sai si sono proprio organizzati a demandare questo compito a qualcuno di loro per mantenere alto l'onore dei notai nei forum e per convincere la gente che non sono poi così inutili.
Continua così, difendi le tue idee e dimostra loro di che pasta sono fatti.
24 giugno 2007 0:00 - Giuliana
Privato sottufficiale ma perché insulti e basta? Non contribuisci alla discussione e porti solo confusione non richiesta.
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