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30 giugno 2007 0:00 - Giuseppe Parisi
----------------Gentile Fabrizio Cabodi
La societa’ Aduc paga per fare i giornalisti non gli scopiazzatori.
A Roberto rispondo, che, o non e’ mai stato a Cuba, o e’ un bravo sognatore.
-Giuseppe Parisi
16 giugno 2007 0:00 - colucci massimiliano
Sull' America mi devo ricredere, pensavo che i poveri americani vivessero un rapporto peggiore con la sanità, anche se ricordo di aver letto che in America hanno un indice di mortalità di neonati "poveri" da terzo mondo. Per qunto riguarda la nostra sanità, (pur rischiando di fare il populista)il problema nasce dal fatto che viviamo in un paese troppo permissivo, e chi gestisce la cosa pubblica lo sa fin troppo bene... Ma va anche detto che la colpa non è dei medici ma di chi amministra. Io credo nella sanità pubblica, ma essa può funzionare solo se c'è una forte moralità,e non mi sembra il nostro caso.Su Cuba si parla con facilità. é una dittatura e lo sappiamo, ma lo è anche la Cina.. Perchè ai primi facciamo l'embargo, mentre i secondi vengono sfasciano Milano e si fanno pure girare le p...e!
16 giugno 2007 0:00 - Topesio
Lei, sig. Parisi, a mio parere dice un sacco di cazzate, ma fa bene a dirle, se rappresentano ciò che pensa.
Da parte mia, non mi stancherò di chiamrle col loro nome proprio: CAZZATE!
16 giugno 2007 0:00 - Fabrizio Cabodi
Caro signor Parisi, vorrei farle una domanda: lei è mai stato a Cuba o perlomeno, lei conosce la realtà cubana? Le ricordo che l'economia dell'isola caraibica è pesantemente condizionata dall'embargo imposto dagli Usa.
Forse non sa, signor Parisi, che a Cuba molti medicinali e apparecchi medicali non arrivano proprio a causa dell'embargo. Nonostante questo Cuba ha un tasso di mortalità infantile inferiore a quello degli Usa. La fonte? Può usare google e troverà tutto. A proposito, proprio grazie a google ho trovato un blog destroide dove curiosamente viene riportato quasi parola per parola il suo intervento:
http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2007/05/la-sanita-a-c uba-e-negli-usa.html

Vedo però che la data del post nel blog è del 30 maggio...
I casi sono due: o le piace usare lo pseudonimo di Paolo di Lautrèamont o scopiazza cose in giro per internet spacciandole per farina del suo sacco!
15 giugno 2007 0:00 - Andrea
la verità è che stanno facendo di tutto per smontare la sanità pubblica in italia, per poter poi proporre il mostruoso (dal punto di vista della democrazia e dell'efficenza) modello sanitario statunitense.
ma al momento questi gioiosi superamericani qui in italia bazzicano blog e samizdad della comunicazione, perchè qualsiasi forza politica che proponesse la privatizzazione della sanità, al momento, non avrebbe chance alcuna...
ma intanto si rimesta nel torbido ...prima facciamo vedere che razza di schifezza sia la sanità pubblica, poi cominciamo a suggerire la soluzione: assicurazioni private!
...già visto con le pensioni.
ma pensate che la gente sia sempre così stupida?
andrea - tv
15 giugno 2007 0:00 - roberto
MI pare il solito anticomunismo d'accatto in un mondo dove il comunismo è morto e sepolto, eccezion fatta per buchi d.c. assurdi come Cuba.
Alcune affermazioni mi sembrano umorismo involontario, come la storia dei milioni di americani palestrati che non hanno l'assicurazione perché non la vogliono, nel paese che ha un tasso di obesità e di criminalità legata all'emarginazione altissimo, oppure gli ingenti ricavi economici per Castro e la sua kermesse di burocrati. E che se ne fanno dei ricavi se poi a Cuba devono vivere?!?! ;-)

Moore, ha voluto fare una provocazione probabilmente. E' nel suo stile.
Cuba rappresenta il peggio in termini di servizi pubblici, eppure, in certi casi, L'America sta anche peggio.
15 giugno 2007 0:00 - Giancarlo Delmedico
Ho vissuto in america per un certo periodo della mia vita e non ho trovato quelle meraviglie descritte dal sig. Parisi.
Infatti l'articolo lo intitolerei :Parisi nel paese delle meraviglie.
Le cliniche a cinque stelle sono riservate ai ricchi o a chi ha un reddito annuo superiore a 300000 $ ,a chi può permettersi di pagare certe rette.
Chiaramente queste persone , che appartengono all'establishement non sono interessate a pagare tasse per estendere l'assistenza medica al resto della popolazione.
Sig. Parisi lasci stare l'etica calvinista , jeremy rifkins lo sa fare meglio di lei e dimostra anche di averla capito.
Ho avuto problemi di salute , in Italia con l'assistenza sanitaria ho fatto un operazione di bypass in un centro delle marche ,ho avuto una buona assistenza ,sono ancora vivo e possiedo ancora la mia casa e non faccio esborsi rilevanti per curarmi.
Se fossi stato un cittadino americano ,insieme alla mia salute se ne sarebbe andata la mia casa e la mia pensione , magari mi troverei a mendicare per le vie di Milwakee.
La smetta anche di criticare Cuba , un paese che da 40 anni vive in stato di assedio da parte degli americani,usi anche po il buon senso
Saluti Giancarlo.
15 giugno 2007 0:00 - ivano
non solo dal documentario di moore si evince la sanita' americana non e' proprio idiliiaca come la dipingete voi.Vi ricordate il film "john q" un altro illuminante esemmpio di sanita' libera e autodeterminata.Avremo dei problemi e sprechi, questo si ma non c'e' proprio paragone tra la nostra e la loro.Se solo avessimo dei politici all'altezza saremmo 100 anni avanti aloro.
15 giugno 2007 0:00 - lucia
A Cuba sono stata e una volta ho avuto necessità anche di un opedale (a Cienfuegos).
La situazione era poco migliore di quella da voi descritta. Vi siete però dimenticati di dire una cosa importante.
L'embargo americano e le gravi sanzioni prese dagli USA per i paesi che mettevano in atto accordi con il governo cubano, finiti gli aiuti provenienti dall'ex CCCP, non ha permesso per decenni di accedere alla disponibilità di farmaci (peraltro carissimi grazie alle politiche economiche delle "democrazie" occidentali), così come di apparecchiature (compresi i pezzi di ricambio), di fonti energetiche, etc..
Provate a tagliare ogni rapporto economico-commerciale con il resto del mondo ad un paese come la Svizzera o la Svezia e poi vediamo come funziona il loro sistema sanitario!
Mi pare profondamente ingiusto tirare sempre fuori il paragone con chi parte come gli altri, ma a metà gara si trova con le gambe tagliate...

P.S. All'ospedale di Cienfuegos mi hanno ascoltato e seguito, per quanto possibile, molto meglio di quello che mi è successo a Chelthenam (UK) dove mi hanno fatto rimanere ad aspettare, sanguinante, per più di 3 ore senza darmi nemmeno un po' di ghiaccio secco o di cotone, ma si sa ero straniera e non assicurata!!!
15 giugno 2007 0:00 - Roberto Vernero
Premetto di non aver ancora visto l'ultimo documentario di M. Moore (di cui conosco però alcuni precedenti lavori, tra l'altro mi sembra ampiamente riconosciuti e premiati anche negli stessi USA) nè di aver sentito le dichiarazioni che il Sig. Parisi attribuisce a Vincenzo Mollica. Quest'ultimo tra l'altro mi risulta semplicemente un giornalista che di solito si occupa di cinema e spettacolo per la "democristiana" RAI1 e non per la "comunista" RAI3 (per qualcuno TeleKabul è rimasta sempre la stessa: pensate trasmettono ancora trasmissioni come Ballarò o peggio ancora Report!!)... Vengo al dunque: domando ai responsabili del presente Forum che hanno accettato di pubblicare le sue riflessioni di presentare in maniera anche spicciola il Sig. Parisi, visto che personalmente non ho mai sentito parlare di lui e non so che credenziali abbia, una cosa che mi sembra corretta quando si parla in pubblico. Ma soprattutto faccio notare a tutti quelli che leggeranno una cosa: M. Moore nei suoi lavori argomenta le sue tesi (attenzione: a scanso di equivoci con i soliti benpensanti dico apposta ARGOMENTA e non DIMOSTRA!) con vario materiale o come minimo con delle immagini... Il Sig. Parisi ci mette invece solo delle "parole" per cui se intende confermarle per cortesia illustri chiaramente le fonti delle sue asserzioni (se ricavate da esperienze dirette, o raccogliendo testimonianze di vari profughi del regime castrista, o altro ancora...) perchè altrimenti, mi si permetta, allo stato attuale l'impressione che se ne ricava leggendole è quella di un mediocre "sentito dire" e niente più.
Cordialità.
Roberto Vernero
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